GLI STRASCICHI DELLA GUERRA DI COALIZIONE
Guerra di Coalizione.
Il Terzo Trattato a Nimega.
L’Imperatore aderisce alla pace di Nimega (5 II 1679), riottiene dalla Francia
Breisach e Fribourg-en-Brisgau cedendo in cambio di Philippsburg (Luigi XIV chiede
la cessione di una di queste due ultime piazze, a scelta dell’Imperatore).
Il vescovato di Strasburgo è reso ai fratelli Furstenberg (filo-francesi). Il
trattato tra Francia ed Impero è redatto in latino.
A Carlo V duca di Lorena è proposta la restituzione del suo ducato con
l’esclusione di Nancy, Longwy e Marsal, ma il duca rifiuta e la Lorena rimane
occupata dai francesi.
La pace di Nimega rappresenta l’apice del potere di Luigi XIV in Europa. È
stato calcolato che durante la guerra il re ha passato 647 giorni con le sue truppe.
Il parlamento di Parigi gli riconosce ufficialmente il soprannome "Il Grande" (1680).
La pace è celebrata da un sonetto di Jean La Fontaine (1694), in cui Luigi
XIV è chiamato "Arbitre de l'Europe" (Arbritro dell’Europa).
Second Resistance.
Carlo II Stuard re d’Inghilterra sottopone nuovamente i vescovi al re. I Covenanters
presbiteriani della Scozia sud-occidentale sono perseguitati, subiscono alcune
condanne a morte e si ribellano. Alcuni ribelli assassinano l’arcivescovo James
Sharp (3 V 1679).
I Covenanters si riuniscono a Rutherglen (29 V), bruciano alcuni atti del parlamento
e del concilio ed affiggono una dichiarazione di protesta contro l’operato del
governo a partire dal 1660. È chiamata "Dichiarazione di Rutherglen". La
rivolta è chiamata "Second Resistance".
I ribelli riportano un successo a Drumclog (1 VI), sono
respinti da Glasgow (2 VI) e sconfitti dal duca di Monmouth al ponte di
Bothwell (22 VI).
La ribellione è sedata e seguita da numerosi arresti e condanne a morte, ma i
Covenenters rafforzano la propria organizzazione.
Guerra di Scania - Il Trattato di Saint-Germain.
L’Elettore Federico Guglielmo I duca di Brandeburgo effettua una campagna in Livonia
(I 1679).
Luigi XIV e l’Imperatore aprono trattative per chiudere la guerra di Scania (II
1679). Carlo XI firma la pace di Celle con i tre duchi di Brunswick-Lüneburg ed
il mese dopo un trattato con il vescovo di Münster.
Con il trattato di Saint-Germain (29 VI 1679), Luigi XIV obbliga l’Elettore Federico Guglielmo I duca di Brandeburgo a
restituire alla Svezia Stettino e la Pomerania
Occidentale.
Guerra di Scania - Il Trattato di Fontainebleau.
Cristiano V re di Danimarca, rimasto solo contro Francia e Svezia, sposta il grosso delle truppe nei ducati in Germania.
I francesi si preparano ad invadere le contee danesi di Oldenburg e Delmenhorst, attaccano Delmenhorst ma sono respinti.
Svezia e Danimarca aprono trattative a Lund, ma il trattato di Fontainebleau (26 IX
1679) impone alla Danimarca la pace con la Svezia, alla quale rende le conquiste in
Scania e nel Baltico in cambio di un’indennità. La Danimarca deve restituire al duca di Holstein-Gottorp i suoi
stati e le sue fortezze e deve demolire la fortezza di Tönningen.
Un trattato chiude lo stato nominale di guerra della Svezia con la Spagna e le
Provincie Unite (X 1679).
Carlo XI di Svezia sposa Ulrica Eleonora di Danimarca, sorella di Federico III. I due
sovrani si accordano per uniformare la monetazione nei tre regni scandinavi (1680).
Due diete svedesi (1680 e 1683) trasformano la monarchia in assoluta.
Il Carnefice di Messina.
Francesco de Bonavides conte di Santo Stefano vicerè di Sicilia dichiara
Messina "Morta Civilmente" per lesa maestà.
Messina perde tutti i privilegi: quello di battere moneta, l’università ed il
porto franco. Il palazzo del senato è raso al suolo e sull’area è
cosparso il sale. Le opere d’arte e gli archivi storici di Messina sono inviati in
Spagna (sono restituiti nel 1992), la campana dal duomo è fusa per erigere
nella piazza del Duomo la statua equestre a Carlo II che calpesta un’idra (Messina).
È eretta La Cittadella (1679) su progetto dell’olandese Carlo Grunenbergh.
Esiliano 20.000 abitanti, pari a due terzi della popolazione.
Francesco de Bonavides è quindi detto "Carnefice di Messina".
La Rivolta Contadina in Boemia.
La Boemia è colpita da piccole rivolte contadine (1652, 1668, 1673) seguite da carestia e peste (1679) che sfociano
in una grande rivolta (1680). A Praga sono uccise 15.000 persone, pari ad un terzo degli abitanti.
L'Imperatore Leopoldo I d'Asburgo accoglie alcune petizioni dei contadini ma i nobili le osteggiano.
Il colonnello Christopher Harant con 2 compagnie di corazzieri ed alcuni cannoni sconfigge i contadini a Celiv, armati
principalmente di falci, falcette e mazzafusti, causando un centinaio di caduti, e nuovamente a Cestina, causando un altro
centinaio di caduti. La rivolta è domata (fine IV) ed è seguita da un centinaio di condanne a morte ed un
migliaio di condanne ai lavori forzati.