La Battaglia di BOTHWELL BRIDGE (22 VI 1679).
Guerra di Coalizione - Second Resistance (1679).
I Covenantes.
A nord di Hamilton, presso il ponte di Bothwell, si radunano 4-5-6.000
covenantes dalle regioni di Ayrshire, Renfrew, Lanark, Stirling e Galloway
(VI 1679), guidati dal giovane sir Robert Hamilton.
John Welsh (ha una taglia sulla sua testa) guida 440 uomini, Weir di Greenridge guida
140 cavalieri. Sono presenti i clan Cameron (estremista) ed Hamilton (moderato), i
ministri religiosi Donald Cargill, Thomas Douglas, John King e John Kidd.
Innalzano il "Blue Banner" con il motto scritto in lettere d’oro "Per la
Corona di Cristo ed il Covenant".
I Regi.
Da Londra giunge James Scott duca di Monmouth e di Buccleuch, figlio naturale di
Carlo II Stuard, con un contingente di truppe regolari, al quale si uniscono John
Graham di Claverhouse, chiamato "Bloody Graham, i conti di Linlithgow, di
Home, di Airlie e lord Mar con le proprie milizie scozzesi.
In tutto 5-10-15.000 uomini. Dalziel è in arrivo da Londra con altre
truppe.
La Battaglia.
I regi giungono al ponte di Bothwell sul Clyde (Bothwell Brig in gaelico) e
dopo inutili trattative attaccano. Il ponte fortificato è difeso dal capitano
Hackston di Rathillet, da Hall di Hoaughhead ed altri 300 uomini.
Le guardie attaccano guidate da lord Livingstone ed appoggiate dall’artiglieria. Dopo
tre ore di combattimenti, i covenantes sono a corto di munizioni e
ripiegano.
I regi passano il ponte e si schierano, con l’artiglieria sul fronte. Il duca di
Monmouth guida la cavalleria, il conte di Linlithgow la fanteria, Claverhouse i
dragoni.
I covenantes sono schierati in 11 quadrati, con 6 bandiere, un cannone, due
squadroni di cavalleria ed un copro di schermagliatori. Weir di Greenridge con i
suoi 140 cavalieri fugge mentre i regi si schierano. La cavalleria di Hamilton si
disordina.
Dopo un intenso combattimento i covenantes sono messi in rotta (ore 10:00) ed
inseguiti dalla cavalleria regia, lasciando 15 caduti nei combattimenti, 4-5-600
caduti nella fuga e 1.000-1.200-1.400 prigionieri. Cargill è ferito e
catturato, poi è liberato.
William Hamilton di Raploch, che ha combattuto per i regi, torna al proprio castello
ma mentre passa il portone cade da cavallo e muore; la tradizione afferma che
è stato maledetto da uno dei covenanter da lui ferito mortalmente,
che gli ha predetto che non sarebbe morto nel suo letto.
La Crown of London.
I prigionieri sono rinchiusi nella chiesa di Creyfriar, ad Edimburgo. Molti sono
liberati dopo aver firmato una dichiarazioni di appoggio al governo e l’impegno di
non prendere più le armi contro il re, alcuni muoiono in prigione, altri
riescono a fuggire.
I 257 prigionieri rimasti, dopo 5 mesi (IX 1679) sono imbarcati sulla "Crown of
London" e deportati in America settentrionale per essere venduti. Sulla costa
dell’Orkney la nave è investita da una tempesta ed urta uno scoglio (10 XII,
ore 22:00); il capitano e l’equipaggio si salvano facilmente ma solo una cinquantina
di deportati raggiunge la riva, gli altri muoiono annegati.