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L'Orgoglio Inglese.
Maria di York, nipote di Carlo II Stuard re d’Inghilterra, sposa Guglielmo d’Orange
(15 XI 1677).
Il re d’Inghilterra, preoccupato dei successi francesi nelle colonie, firma
un’alleanza offensiva e difensiva con le Provincie Unite (10 I 1678), richiama le
truppe inglesi al servizio della Francia, chiede al parlamento i fondi per
equipaggiare 90 navi da guerra e mobilitare 30.000 uomini. Il trattato d’alleanza
tuttavia non è retificato dal parlamento inglese.
Le trattative di pace franco-spagnole, finora senza esito, si intensificano (II
1677).
L’Ultima Campagna nei Paesi Bassi Spagnoli.
Luigi XIV si reca con la corte e 120.000 uomini in Lorena (7 II), confondendo gli avversari riguardo le sue intenzioni,
induce gli spagnoli a rinforzare le piazze dell'Hainaut e del Lussemburgo, sparge la voce che va ad assediare Namur e
torna rapidamente (60 leghe in 3 giorni) ed in segreto nei Paesi Bassi Spagnoli (fine II).
I francesi si radunano ad Audenarde, minacciando a Gand e Ypres. Il maresciallo d’Humiéres effettua una finta su
Ypres, inducendo gli spagnoli a spostarvi parte della guarnigione di Gand. D’Humiéres investe Gand (3 III),
difesa dal governatore Francisco de Pardo con 500 uomini. Agli assedianti si uniscono Luigi XIV (4 III), i marescialli
Lussemburgo, Schomberg e de Lorge. I francesi, dopo un assalto respinto (5 III), ottengono la resa della città (9
III) e della sua cittadella (12 III), a corto di viveri.
Luigi XIV ed il maresciallo di Lussemburgo assediano Ypres (18 III) e dopo 7 giorni ne ottengono la resa (25 III).
Jean La Fontaine scrive due sonetti celebrativi (1694), uno per la presa di Gand (il
cielo non ascolta i desideri dei ribelli) ed uno per quella di Ypres (nonostate
l’orgoglio inglese e le armi spagnoli).
Luigi XIV sospende le operazioni militari fino al 10 maggio per dare spazio alla
diplomazia.
I Successi dei Marescialli.
Sul Reno, il maresciallo François cavaliere di Créquy e marchese di Marines
sconfigge un distaccamento di Carlo V duca di Lorena a Rhinfeld (6 VII 1678) ed a
Gengenbach (23 VII), passa il Reno a Kintzing e lo respinge verso Offenbourg. I
francesi incendiano il ponte di Strasburgo.
In Catalogna il maresciallo di Navailles prosegue l’avanzata.
I francesi bombardano Genova che si è rifiutata di riconoscere il diritto delle navi
francesi ad essere salutate per prime (1678).
Gli Spagnoli sono minacciati anche ad Orano da 3.000 turchi di Algeri.
Guerra di Messina - La Francia Abbandona Messina.
Luigi XIV ordina il ritiro segreto delle truppe del marchese di La Feuillade dalla
Sicilia (I 1678). La Feuillade annuncia l'imminente conquista francese di tutta
l’isola ed imbarca le truppe con il pretesto di una spedizione contro Palermo.
Gli spagnoli proseguono l’avanzata verso Messina (I-II 1678). I francesi rispondono
attaccando il porto di Agua Viva e poi il castello di La Mola, ma sono respinti con
gravi perdite.
Il duca di Bournonville abbandona Augusta distruggendo le fortificazioni (III 1678) e,
dopo aver avvisato i messinesi (13 III), anche Messina (8 IV 1678). I deputati
messinesi aprono trattative di resa.
Il cardinale Portocarrero è sostituito nella carica di viceré da
Vicente Gonzaga (20 III).
Il Disastro delle Isole Aves.
L’ammiraglio Jean d’Estrées raduna a Tobago 13-15 vascelli francesi e 17
navi corsare, per un totale di 5.000 uomini, con i quali attacca Curaçao.
Gli olandesi dispongono di meno della metà delle navi ed attirano la flotta
francese presso i fondali pericolosi attorno alle isole Aves, al largo del
Venezuela, dove è colpita da una tempesta che affonda 6 vascelli (11 V
1678), compresa l’ammiraglia "La Terrible" (70 cannoni, 500 uomini d’equipaggio). I
francesi perdono 500 uomini. Un migliaio di naufraghi raggiungono le isole ma gran
parte di loro muoiono per le privazioni.
La Pace di Nimega.
Inghilterra e Provincie Unite firmano un trattato d’alleanza difensiva (III 1678).
Luigi XIV avanza proposte di pace a Nimega (9 IV 1678) e pretende una risposta entro
il 10 maggio, termine poi prorogato di 6 settimane. In pratica si tratta di
un’ultimatum.
Francia e Spagna firmano un accordo preliminare di pace (14 IV 1678).
Luigi XIV firma un trattato d’alleanza con Carlo II Stuard re d’Inghilterra (V 1678)
ed a Nimega/Nimègue/Nijmwegen una serie di trattati separati con gli
avversari, che accettano le sue condizioni:
Le Provincie Unite (notte tra il 10 e l'11 VIII 1678)
riottengono Maastricht, purchè rispettino la religione cattolica, ed alcune
fortezze di frontiera.
Un successivo trattato commerciale abolisce le tariffe doganali francesi del 1667 e
ripristina quelle del 1664, più favorevoli alle Provincie Unite.
La Spagna (17 IX 1678) cede la Franca Contea e 12 piazzeforti in
Fiandra (Valenciennes, Maubeuge, Cambrai, Ypres, Saint-Omer, Bouchain, Condé,
Ypre, Aire, Cassel, Charlemont, Poperinge, Bailleul, Warneton), riottiene Charleroi,
Courtrai, Oudenarde, Ath, Gand, Binch e Limburgo. Il trattato tra Francia e Spagna
è redatto nelle rispettive lingue.
È deciso il fidanzamento del giovane Carlo II d’Asburgo re di Spagna con Maria
Luisa di Borbone, sorella del duca d’Orleans.
La Battaglia Inutile.
Il conte di Montal ed il barone di Quincy bloccano Mons (18 V 1678), coperti dal
maresciallo di Lussemburgo. La città è difesa dal duca d’Arschot ed
è soccorsa da Guglielmo d’Orange.
Da Enghien giunge un convoglio ed il maresciallo di Lussemburgo prende posizione a
Tubize-Lembecq (16 VII). Gli eserciti si fronteggiano alcuni giorni, poi il
maresciallo di Lussemburgo riceve la notizia della fine della guerra (13 VIII), ed
invia parte delle truppe ad Havré ed a Hyon. Guglielmo d’Orange, raggiunto
frattanto dal duca di Villa Hermosa, passa indisturbato la Haine, riceve la notizia
della pace la mattina seguente mentre si prepara a dare battaglia e decide
egualmente di attaccare i francesi a Saint-Denis (14 VIII),
ma è sconfitto.
I francesi ripiegano tra la Sambre e la Mosa, e levano l’assedio a Mons (19 VIII).
Gli alleati ripiegano verso Nivelles.
Gli imperiali non aderiscono al trattato di Nimega ed il maresciallo di Lussemburgo
li caccia dal ducato di Juliers (IX-X 1678).
Guerra di Scania - Gli Svedesi Sono Espulsi dalla Germania.
Sull'isola di Rügen, il generale svedese Otto Wilhelm Königsmarck raccoglie le sue forze e sconfigge i danesi, con
ausiliari del Brandeburgo, Assia e Münster, guidati da Rumor ad Alte Fehr (8 I 1678).
I brandeburghesi ed i danesi costringono alla resa Stettin (I 1679). Horn compie un’abile ritirata dal confine orientale
della Prussia a Riga.
Cristiano V re di Danimarca invia 6.000 uomini in Norvegia, poi cambia strategia e li richiama in Scania per liberare
Christianstad, ma non giungono in tempo. Danesi e Svedesi si scambiano reciproche scorrerie in Scania, a spese soprattutto
della popolazione rurale, favorevole alla Danimarca. La flotta danese compie piccole azioni lungo la costa della Scania
e del Blekinge, favorita dal fatto che quella svedere rimane nei propri porti.
I danesi marciano contro Helsinborg, al cui comandante è recapitato un falso ordine di resa (27 VI), ma Carlo XI
occupa una forte posizione e blocca l'avanzata, inducendo i danesi a tornare a Landskrona. I difensori di Christianstad,
esaurite le provviste, si arrendono (5 VIII) ed ottengono dagli svedesi gli onori di guerra.
I brandeburghesi invadono nuovamente l'isola di Rügen (autunno 1678), occupano Stralsund e Greifswald; ultimi
possedimenti svedesi in Germania.
Gli svedesi invadono la Prussia dalla Livonia (XI 1678) ma sono respinti.
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