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Controllo di qualità

 

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L'approccio al Controllo di Qualità è dettato da quanto richiesto da Certificazione ISO e da European Community Standards for Good Manufacturing Practice (GMP). L'implementazione della filtrazione globale necessita di:

  •  un programma di validazione dei sistemi,

  •  un controllo del prodotto finito;

  •  personale adeguatamente addestrato;

  •  attrezzatura idonea e validata;

  •  monitoraggio e revisione del processo.

Essendo il sangue variabile nelle sue caratteristiche biologiche, per attuare un controllo di qualità adeguato dei prodotti filtrati è necessario valutarne globalmente le caratteristiche e le prestazioni,

Si deve pertanto:

1.

Prima della filtrazione determinare la carica leucocitaria (numero totale di leucociti presenti nell'unità da filtrare). Per questa prima conta è sufficiente l’uso di contatori automatici.

2.

Dopo la filtrazione eseguire una conta dei leucociti residui.

Il bassissimo numero di leucociti che rimane negli emocomponenti filtrati rende problematica questa seconda conta in quanto i contatori automatici hanno una soglia di rivelazione insufficiente.

Dal momento che il numero di leucociti è inferiore a 10 x mL, sono quindi state introdotte delle tecniche nuove e sofisticate, sia automatiche (citometria a flusso) che manuali (camera di Burker o di Nageotte).

Il risultato di questo conteggio deve essere inferiore a 1x106 per unità.

Sia prima che dopo la filtrazione è importante misurare la quantità di prodotto per calcolare la perdita dovuta a cause meccaniche (adesione del prodotto alla superficie del filtro e dei tubi di raccordo) e all'attivazione delle piastrine che, in genere per un riposo insufficiente, si aggregano facilmente restando intrappolate nel filtro.

Si devono considerare inoltre:

  • l'età del prodotto (con il passare del tempo le emazie perdono la loro forma);

  • le soluzioni additive utilizzate (se nel prodotto da filtrare il plasma è sostituito da SAG-M) si osservano dei cambiamenti sulla deformabilità dei GR per una variazione del potenziale zeta che aumenta la tendenza dei GR a formare degli impilamenti che, trattenuti dal filtro, causano una diminuzione del prodotto;

  • l'ematocrito del prodotto da filtrare;

  • il contenuto di plasma-proteine;

  • il numero e lo stato di leucociti;

  • il metodo di lavorazione;

  • la temperatura e la pressione di filtrazione;

  • le condizioni di conservazione;

  • il tipo di emocomponente (nelle emazie senza buffy coat, non si ha l'attesa diminuzione dei leucociti, anzi, la presenza dì piastrine migliora la rimozione di leucociti tramite il meccanismo dell'adesione indiretta).  

 

 Copyright© 1999/2005 - Francesco Angelo Zanolli - Ultimo aggiornamento in data 16/11/2005