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SOLUZIONI PER LA
CONSERVAZIONE
Nella conservazione del sangue
devono essere osservate tre fondamentali proprietà biologiche:
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L'unità deve rimanere sterile durante la
conservazione.
-
La maggior parte degli eritrociti deve rimanere
vitale. Per convenzione, è stato stabilito che in media almeno il 75% degli
eritrociti deve sopravvivere al trauma della conservazione e della
reinfusione. Tale valore è stato dedotto da studi che mostrano come una
sopravvivenza più bassa sia causa di un elevato tasso di emoglobina plasmatica
libera e di emoglobinuria ed è dunque in rapporto alla sicurezza del ricevente
nei riguardi dei prodotti di degradazione delle emazie più che a
considerazioni sulla loro efficacia.
-
Gli eritrociti trasfusi devono essere
fisiologicamente validi. La funzionalità è adeguatamente misurata con la curva
di dissociazione dell'ossigeno e con l'indice significativo di questa curva,
vale a dire la p50 (pressione parziale di ossigeno a una saturazione
dell'emoglobina con ossigeno del 50%).
Il sangue fresco appena
prelevato ha una p50 di 26-28 mm Hg, ma dopo la conservazione per 7-14 giorni
in una qualsiasi delle soluzioni anticoagulanti oggi disponibili, la p50
scende a 16-18 mm Hg.
L'infusione di sangue a
bassa p50 costringe il ricevente a un compenso fisiologico per sopperire alla
ridotta funzionalità delle emazie trasfuse nelle prime 12-24 ore, fino a che
gli eritrociti trasfusi non abbiano rigenerato una normale p50.
Le strategie sviluppate per
migliorare la conservazione prevedono attualmente l'uso di sacche multiple in
plastica nelle quali prelevare il sangue con un anticoagulante, per separare poi
i vari componenti e, quindi, conservarli singolarmente in modo da ottimizzare la
conservazione di ciascuno di essi con l'aggiunta sia di sostanze nutrienti che
di sostanze "inerti", atte a stabilizzare il pH. Gli anticoagulanti e
conservanti sono raccolti nella tabella.
SCADENZA DEGLI
EMOCOMPONENTI
Ogni emocomponente presenta una differente
scadenza. Anche nelle migliori condizioni di conservazione, durante la
conservazione avvengono vari cambiamenti biochimici. L'ATP e il 2,3-DPG
diminuiscono mentre K+ serico e pH aumentano. I
periodi di scadenza dei vari emocomponenti sono raccolti nella tabella che
segue.
Temperatura (°C) |
Emocomponente |
Scadenza* |
20-24 |
Piastrine |
5
giorni |
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Granulociti |
24
ore |
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Crioprecipitato scongelato |
6 ore |
1-6 |
Sangue intero |
21-42 giorni, a seconda dell'anticoagulante |
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Eritrociti |
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PFC scongelato |
24 ore |
< -18 |
PFC |
1 anno |
|
Crioprecipitato |
1 anno |
< -65 |
Eritrociti congelati
(40% glycerol) |
10 anni |
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Eritrociti congelati (20% glycerol) |
10 anni |
(*) Se la sterilità viene interrotta durante il
frazionamento o la preparazione, il tempo di conservazione dei componenti
conservati a 2-6°C (eritrociti lavati, eritrociti decongelati etc.) deve essere
portata a 24 ore per i componenti conservati a temperatura ambiente (piastrine
da pool etc.) a non più di 4 ore.
BIBLIOGRAFIA GENERALE
-
Technical Manual,
11th edition. American Association of Blood Banks, Bethesda, NY, 1993.
-
Blood
Transfusion Therapy: A Physician's Handbook, 4th edition. American
Association of Blood Banks, Bethesda, NY, 1993.
-
Circular of
Information for the Use of Human Blood and Blood Components. American
Association of Blood Banks/American Red Cross, March 1994.
-
Westphal RG.
Handbook of Transfusion Medicine. The Roberts Press, Charlotte, VT, 1987.
-
Calhoun L. Blood
product preparation and administration. In Clinical Practice of Transfusion
Medicine. Petz LD, Swisher SN, Kleinman S, Spence RK, Strauss RG, eds. 3rd
edition, Churchill Livingstone, NY, 1996, pp. 305-333.
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