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Fattori di crescita

 

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I fattori di crescita della mielopoiesi sono glicoproteine che regolano la proliferazione e differenziazione dei progenitori mielopoietici. Eritropoietina (EPO), granulocitopoietine (GM-CSF e G-CSF), fattore stimolante i macrofagi (M-CSF) e Interleuchina 3 (IL3) sono stati recentemente purificati, clonati e prodotti in larga scala con la tecnica del DNA ricombinante. La proliferazione delle cellule staminali, dalle quali originano le diverse linee cellulari del sangue è stimolata dallo Stem cell factor (SCF). Attualmente la sperimentazione di questa sostanza è in fase molto avanzata.

Per circa 30 anni si è cercato il fattore di crescita delle piastrine, la trombopoietina. Attualmente sono almeno tre i prodotti dell'ingegneria genetica con funzione piastrinopoietica. Due di essi sono in fase 2 di sperimentazione: la trombopoietina (TPO) e il fattore di crescita e sviluppo dei megacariociti (PEG-rHuMGDF), una è stata recentemente licenziata per l'utilizzazione clinica, l'interleuchina-11 (IL-11).

Esiste una notevole sovrapposizione di azione fra i diversi fattori di crescita. Sia GM-CSF che IL3 inducono la formazione di colonie miste granulocito-macrofagiche; G-CSF e M-CSF sono stati finora considerati fattori di differenziazione terminale specifici, inducendo la formazione prevalentemente di colonie pure granulocitarie e macrofagiche. In realtà anche questi ultimi fattori svolgono una azione più complessa di una semplice induzione differenziativa terminale.

IL3 e GM-CSF hanno un'azione molto simile sull'eritropoiesi stimolando la proliferazione e la differenziazione delle cellule progenitrici degli eritrociti in sinergismo con l'eritropoietina, fattore centrale nella differenziazione in senso eritroide. IL3 e GM-CSF inoltre sono in grado di stimolare la crescita in vitro anche dei progenitori megacariocitari.

Dal punto di vista più strettamente biologico le caratteristiche dei fattori di crescita (peso molecolare, origine cellulare, locus genico, cellule bersaglio distinte in progenitori e cellule mature) sono indicate nella tabella che segue:  

 

Fattore 

Peso Molecolare 

Origine

Bersaglio

(Progenitore)

Bersaglio

(Cellule mature)

 EPO

  34.000

Cellule peritubulari renali, 

Cellule di Kuppfer

CFU-E, CFU-MK,

BFU-E tardive

 

 GM-CSF

  22.000

Linfociti T fibroblasti  

cellule endoteliali

CFU-GEMM,

CFU-GM,CFU-G,

CFU-M,CFU-EO,

CFU-MK,CFU-E

Granulociti, 

monociti,

eosinofili 

G-CSF

  19.600

Fibroblasti

monociti

endotelio

CFU-G

granulociti

M-CSF

  45.000

Fibroblasti

CFU-M (topo)

Monociti

 IL3

  25.000

Linfociti T

CFU-GEMM,

CFU-GM,CFU-G,

CFU-M,CFU-EO,

CFU-BASO,BFUe

Monociti, 

Eosinofili

 

L'attività biologica delle citochine è elevatissima e la risposta ai fattori di crescita dipende dal bersaglio: i progenitori rispondono proliferando e differenziandosi, mentre gli elementi maturi rispondono attivando le loro funzioni.

Oltre ai fattori di stimolazione finora trattati sono attualmente molto studiate alcune molecole ad attività pleiotropa denominate modulatori. 

Tali molecole comprendono una vasta famiglia di composti tra cui il tumor necrosis factor o (Tnf alfa), gli interferoni alfa, beta e gamma, il platelet growth factor, il transforming growth factor beta. La loro azione dipende dalla concentrazione e soprattutto dal bersaglio cellulare con effetti talora opposti su proliferazione e differenziazione. Ad esempio, il TNF e l'Interferon a piccole concentrazioni stimolano il rilascio di fattori di crescita (GM-CSF, G-CSF) da parte di monociti e cellule epiteliali, quindi con azione stimolatoria indiretta, mentre ad alte concentrazioni inibiscono la crescita in vitro di cellule staminali e commissionate.

Ne consegue pertanto che la regolazione della proliferazione delle cellule staminali mielopoietiche è basata su di una complicata rete di interrelazioni tra le diverse citochine, in cui le cellule produttrici di fattori di stimolazione occupano un ruolo centrale essendo esse stesse bersaglio e sede di produzione dei diversi fattori.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici i primi studi sui fattori di crescita negli animali sono stati incoraggianti per quanto riguarda sicurezza d'uso ed efficacia nella stimolazione della mielopoiesi. Appare quindi necessario un sia pur breve cenno sui risultati finora ottenuti nell'uomo.  

 

Eritropoietina

 

L'eritropoietina viene impiegata con successo in pazienti con anemia da insufficienza renale cronica. Gli effetti dell'Eritropoietina su ematocrito, conta reticolocitaria e necessità trasfusionale si sono rivelati importanti e durevoli. Effetti collaterali più importanti sono rappresentati da ipertensione e, per dosi elevate, da possibili alterazioni della viscosità ematica.

L'eritropoietina si è dimostrata utile anche in condizioni associate a livelli di eritropoietina sierici normali, come in pazienti con condizioni infiammatorie croniche tipo l'artrite reumatoide, in soggetti che non possono ricevere trasfusioni a causa della presenza di auto-anticorpi e nell'anemia correlata al trattamento con AZT in pazienti con AIDS. E' di recente stata approvata anche l'utilizzazione per ampliare il numero di soggetti sottoponibili a trasfusione autologa.

 

Fattori di crescita della granulomonocitopoiesi

 

Il GM-CSF è stato usato in pazienti neutropenici ottenendo rapidi aumenti del numero di neutrofili ed eosinofili e con normale funzionalità degli elementi prodotti. Gli effetti sono dose-dipendenti e tendono a ridursi abbastanza rapidamente con la sospensione del farmaco.

La tossicità dei fattori di crescita varia da fattore a fattore e generalmente è scarsa. Gli effetti collaterali più frequenti sono la comparsa di dolori ossei migranti, modeste elevazioni dei livelli delle transaminasi, eritemi cutanei nella sede di iniezione.

Considerata l'efficacia e la relativamente scarsa tossicità, l'impiego clinico di questi fattori è prevedibilmente in larga espansione.

Vengono di seguito riportate le linee guida per l'uso dell'eritropoietina ed il fattore di crescita granulocitario (1,2).

 

Indicazioni per l'uso dei fattori di crescita emopoietici

 
Eritropoietina Indicazioni anemia in corso di insufficienza renale cronica (creatinina >1.8 mg%)
anemia in corso di infezione da HIV, in pazienti sottoposti a trattamento con AZT
anemia in corso di neoplasie, in pazienti sottoposti a chemioterapia
In fase di studio anemia delle malattie croniche, compresi artrite reumatoide e cancro
donazione di sangue per uso autologo
perdite di sangue peri-operatorie
trapianto di midollo osseo
anemia nella prematurità
sindromi mielodisplastiche
anemia falciforme
Controindicazioni pazienti in cui la terapia può causare policitemia
pazienti con ipertensione non controllata
Fattore di crescita granulocitaria (GM-CSF) Indicazioni per accelerare il recupero mieloide in pazienti con linfomi non Hodgkin, leucemia linfoblastica acuta, morbo di hodgkin da sottoporre a trapianto di midollo osseo
per ridurre l'incidenza di infezioni (neutropenia febbrile) in pazienti con neoplasie non mieloidi sottoposti a farmaci anti-neoplastici immunsoppressori, associati in modo significativo a neutropenia e febbre
In fase di studio per accelerare il recupero mieloide in pazienti con sindromi mielodisplastiche, AIDS, trapianto di midollo non riuscito, trapianto di cellule staminali periferiche, agranulocitosi congenita o neoplasie diverse da quelle sopra indicate
Controindicazioni leucemia con eccesso di blasti midollari o periferici (>10%), ipersensibilità nota verso il GM-CSF o altre componenti del prodotto
pazienti con ipersensibilità nota nei confronti delle proteine derivate da Escherichia coli

 

Bibliografia

 

  1. Goodnough LT, Anderson KC, Kurtz S, et al. Indications and guidelines for the use of hematopoietic growth factors. Transfusion 1993;33:944
  2. Kruskall MS. Biological response modifiers-hematopoietic growth factors In: Clinical Practice of transfusion Medicine. Petz LD, Swisher SN Klein man S, Spence RK, Strauss RG, eta. 3rd edition, Churchill Livingstone, NY, 1996, pp 1023-1039.

 

 

 Copyright© 1999/2005 - Francesco Angelo Zanolli - Ultimo aggiornamento in data 16/11/2005