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Negli ultimi anni si è sviluppata una costante
ricerca di soluzioni atte a ridurre quanto più possibile l'utilizzo del sangue
per la crescente evidenza dell'inevitabilità delle complicanze da trasfusione ed il timore di non potere affrontare
adeguatamente gravi emergenze sanitarie.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi ancora
legati alle trasfusioni, vari studi hanno messo in evidenza l'impossibilità di
raggiungere il cosiddetto "rischio zero" nella trasmissione di malattie
infettive, l'associazione tra trasfusioni, incremento di recidiva
e ridotta sopravvivenza dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per
neoplasia, nonché tra trasfusioni e complicanze infettive
post-operatorie ed, infine, l’individuazione delle trasfusioni quali fattori di
rischio nella "multiple organ failure" (MOF) post-traumatica.
Lo stimolo ad usare il sangue nel modo più
appropriato
parte anche dai risultati di alcuni studi secondo i quali si calcola un
fabbisogno annuo mondiale molto al di sopra dell’attuale produzione.
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