IL CORPO DI LUCE
Semi di Luce
Messaggi di Gesù
Gesù vi benedice nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito, che , presto, verrà in mezzo a voi. Gesù, il Figlio Prediletto di Dio Padre, nostro e vostro Creatore, vi benedice e vi porta sempre con Sé nel Proprio Cuore; vi ricordo come affrontai l’ultimo istante sulla Terra prima di tornare al Padre: patii la sofferenza della solitudine, ero solo nel Mio Dolore di fronte alla sofferenza che a Me era richiesta. Ecco, Io sapevo che SOLO da essa il mondo poteva salvarsi. Il Mio Sacrificio è stato grande, ma anche piccolo, perché sapevo a cosa andavo incontro, sapevo il fine del Mio Martirio. Vedete, fratelli, molti uomini invece soffrono le stesse pene, gli stessi dolori e non sanno perché e per che cosa. Io sono venuto a dare un senso a tutto ciò.
Vedete, prima di tutto soffrite per voi stessi, perché è martoriando il proprio orgoglio, la propria vanità che si può rinascere a nuova vita, poi soffrite per chi vi sta vicino, perché volete sempre negli altri ciò che voi non riuscite a dare o ad avere ed allora pensate che il fratello accanto che vi debba dare ciò che voi, invece, non donate; poi soffrite perché siete uomini e, quindi, fratelli in Cristo e, come Lui, tutti voi, nel vostro piccolo, salirete il Calvario con Me, perché Io sì vi ho salvato, ma non vi ho esonerato dalla sofferenza. Dunque, non pensate sempre che essa sia strumento di tortura per il vostro animo, essa è strumento di salvezza, è la chiave che vi apre l’ultima e definitiva porta della Casa del Padre.
Sappiate, guai a colui che non ha per compagna di viaggio la sofferenza : essa sia la vostra sorella e santificatela, perché è lei che vi rende simili a Me. Io vi dico accettatela con gioia, siate sempre sorridenti ed allegri nei vostri cuori; Io , sì, piansi tanto, ma ero anche tanto felice, perché sapevo le grazie che mi attendevano al Padre Mio Celeste. Allora vi dico, in verità, il Cristo è sofferenza, è gioia eterna, è sofferenza nella gioia: fatevi, dunque, fratelli del Cristo, gioite nella sofferenza e soffrite nella gioia infinita. Non maledite ciò che il Buon Dio vi manda, perché voi siete gioia e sofferenza: accettate ora l’una ora l’altra. Sta a voi trasformare la gioia in sofferenza e la sofferenza in gioia.
Ora vi dico: abbandonatevi a Me e, quando piangerete, piangeremo insieme e, quando riderete, rideremo insieme, ma sappiate sempre che ciò che chiederete con fede vi sarà dato e questo, in verità, è il dono più grande che il Padre fece all’uomo, per Mezzo Mio. Non giudicate mai le Opere del Padre con la vostra natura, non giudicate gli effetti delle Opere del Padre, perché quello che a voi sembra negato viene donato in misura maggiore al fratello accanto e quello che è tolto al fratello viene dato a voi, perché l’anima vostra è simile a quella del fratello e tutti e due sono parte del Padre. Vedete, un padre soccorre sempre prima il figlio più debole e poi il più forte; dunque, non arrogatevi mai il diritto di essere il più debole, ma pensate sempre di essere il più forte, quello che aiuta il Padre a soccorrere il fratello
più debole. Ecco, figli diletti, tutto ciò è duro ad entrare nelle menti, ma con la forza dello Spirito Santo esso sarà patrimonio eterno della natura umana. Voi non riuscite ad apprezzare ciò che Io vi rivelo, ma, credeteMi, moltitudini di anime vorrebbero aver sentito ciò che voi udite. Non passerà questa generazione, che tutto ciò si avvererà.
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