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I RE DI GERMANIA

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Casa di Sassonia o Liudolfingi (919-1024)

ENRICO I "L'Uccellatore" (919-936)
OTTONE I "Il Grande" (936-973)
OTTONE II (973-983)
OTTONE III (983-1002)
ENRICO II "Il Santo" (1002-1024)

ENRICO I "L'Uccellatore" (919-936).
Duca di Sassonia. Designato dal precedente come successore, è eletto re solo da Sassoni e Franconi.
Raggiunge i primi successi in occidente, annettendo il ducato di Lorena (923-925).
Dopo la cattura fortunosa di un capo degli Ungari, paga loro un tributo ed ottiene da questi un armistizio di nove anni per la Germania settentrionale (924).
Durante questa tregua addestra Sassoni e Turingi a combattere a cavallo, impiegandoli con successo nelle guerre oltre l'Elba e l'Oder contro i Vendi (Slavi del Baltico, il termine significa Pastori). Dopo la presa della rocca di Brennabor (Brandeburg, 928) e la sconfitta degli Evelli, è occupata la Lusazia e viene fondata Meissen (929).
Si rivolge poi all'interno e con le armi ottiene il riconoscimento formale del titolo regio dai duchi di Lorena, Svevia e Baviera (928-929). Con Arnolfo Wittelabach duca di Baviera sottomette Venceslao I "Il Santo" (dei Premyslidi) duca di Boemia, che paga un tributo (929).
Allo scadere della tregua con gli Ungari rifiuta di pagare il tributo, questi invadono la Sassonia ma sono sconfitti all'Unstrut (15 III 933).
Toglie a Chnuba re di Danimarca le terre tra il Schlei e l'Eider ed istituisce la Marca Danese (934).
Non ha ricevuto l'incoronazione imperiale ma è considerato il fondatore del regno tedesco.
La moglie Mathilde è santa.


OTTONE I "Il Grande" (936-973).
Figlio del precedente.
Eletto ventiquattrenne solo da Franconia e Sassonia, lascia il governo della Sassonia a Ermanno Billung, che continua l'espansione a est ai danni degli Slavi.
Deve sottomettere Eberardo duca di Baviera e subito dopo combattere la Prima Guerra dei Ducati.
Contro di lui si ribellano infatti Eberardo duca di Franconia, Giselberto di Lorena, parte dei suoi stessi vassalli sassoni (938), in seguito anche Federico arcivescovo di Magonza, che gli era prima favorevole, ed il suo stesso fratello Enrico. I ribelli sono appoggiati da Luigi IV "D'Oltremare" re di Francia, che Ottone contrasta alleandosi a Ugo "Il Grande".
Il duca di Franconia cade nella lotta e questo ducato non è più conferito cessando di esistere, mentre Giselberto duca di Lorena viene sbaragliato dagli Ungari ad Andernach (939) e resta tra i caduti.
La guerra, dopo una campagna di Ottone fino alla Senna (940), si chiude favorevolmente per il re che si riappacifica con il fratello, al quale conferisce il ducato di Baviera, mentre nomina duca di Lorena il genero Corrado.
Ottone I può quindi rivolgere le proprie attenzioni all'esterno.
Intraprende infatti un'altra campagna contro Luigi IV "D'Oltremare" (946) giungendo a Rouen, ma ottiene maggiori risultati contro il re di Francia con il sinodo di Ingelheim. Sottomette Boreslao I duca di Boemia (950) ed interviene nelle lotte per la corona d'Italia.
Senza trovare opposizione armata, è incoronato a Pavia re d'Italia (23 IX 951), sposa Adelaide di Borgogna (vedova del re spodestato Lotario) e sottomette Berengario II, ma lascia a questo l'Italia in feudo perchè in Germania è scoppiata una nuova ribellione. La Seconda Guerra dei Ducati si rivela ancora più dura della precedente.
Contro Ottone si alleano il figlio Liudolfo, da poco duca di Svevia, il cognato Corrado duca di Lorena, Wichmann duca di Sassonia (nipote di Ermanno Billung), Arnolfo e Federico arcivescovo di Magonza.
L'Imperatore è appoggiato dal fratello Brunone, eletto arcivescovo di Colonia, da Reginaro di Hannegau, Bucardo di Svevia e altri componenti della piccola nobiltà.
Liudolfo e Corrado aprono la strada agli Ungari che devastano la Lorena ed anche Arnolfo cade combattendoli a Regensburg. Ottone sottomette Corrado, Federico ed infine il figlio Liudolfo. Affronta l'ultima grande scorreria degli Ungari è li sconfigge duramente a Lechfeld (10 VIII 955).
Il re può riorganizzare nuovamente i territori tedeschi:

Dopo di che può tornare a rivolgersi all'esterno.
Gli slavi del Mecklemburgo sono sconfitti (955).
Il figlio Liudolfo scende in Italia, dove Berengario II agisce da indipendente, ne sottomette gran parte ma muore (956).
Ottone I sottomette Miecislao di Polonia dei Piasti (960), assicura la corona tedesca al figlio settenne e scende in Italia per la seconda volta (961).
Sottomette Beregario II, abbandonato dall'esercito, ed è incoronato Imperatore a Roma (2 II 962) in cambio della non ingerenza nell'elezione papale e nella città. Assedia vanamente Bari ai Bizantini (962) e deve tornare a Roma per reprimere le trame di Giovanni XII (che fa deporre) ed Adalberto, figlio di Berengario (963), che cercavano l'alleanza degli Ungari e di Bisanzio.
Nel 965 Ottone torna in Germania, dove frattanto continua la spinta tedesca a oriente, a danno degli Slavi.
A est del ducato di Baviera si espandono la marca Orientale, quella Carinziana, i vescovati di Passau e Salisburgo; a est del ducato di Sassonia le marche di Meissen, del Nord (ai Billung) e l'arcivescovato di Magdeburg (fondato nel 968). L'espansione medioevale tedesca verso Est, ai danni degli Slavi, è chiamata "Drang nach Osten".
Ottone scende in Italia per la terza volta (966) reprime un tumulto popolare contro il papa e fa incoronare Imperatore il figlio Ottone II (967).
Prosegue togliendo Benevento ai Bizantini, assedia vanamente Bari e dopo lunghe trattative riconosce i possessi bizantini in cambio della mano della principessa Teofano per il figlio Ottone II (972).
Torna quindi in Germania e muore nel suo castello di Memleben (7 V 973).
E' considerato il fondatore dell'Impero medioevale tedesco.

OTTONE II (973-983)
Figlio del Precedente.
Nel 976 sconfigge e depone il cugino ribelle Enrico "Il Rissoso" duca di Baviera e da questo ducato distacca la Carniola, eretta a ducato (con Verona) e la Marca Orientale (data ai Babenberg).
Combatte il re di Francia, che ha frattanto occupato Aquisgrana, e lo respinge fino a Parigi, dove il freddo e le malattie lo costringono a ritirarsi, mantenendo però la Lorena (978).
Scende in Italia (980), caccia da Roma il partito patrizio dei Crescenzi e toglie la Puglia ai Bizantini ma è gravemente sconfitto dai mussulmani di Sicilia a Capo Colonne (13 VII 982), salvandosi a stento dalla cattura.
Mentre la Germania è colpita dalle scorrerie dei Danesi e dalle rivolte degli Slavi, Ottone II prepara un nuovo esercito per rifarsi in Italia meridionale, ma muore di febbre presso Roma appena ventottenne.

OTTONE III (983-1002).
Figlio del precedente, eredita il trono a tre anni con la reggenza della madre bizantina Teofano ed in seguito della nonna Adelaide (poi Santa).
Ha luogo una grande rivolta delle tribù slave degli Obodriti e Liutizi tra l'Elba, la Saale e l'Oder, che invadono la Sassonia ma sono sottomessi (983).
È inoltre sventato un tentativo di Enrico "Il Rissoso" di riprendere il potere.
Ottone III scende in Italia ed è incoronato Imperatore (21 V 996).
D'accordo con papa Silvestro II eleva l'Ungheria a regno a vantaggio di Stefano I Arpad.
Affascinato dalle antichità latine scende nuovamente in Italia (998), visita vari santuari e cerca di governare l'Impero da Roma, creando malumore in Germania.
La penetrazione a est prosegue con la fondazione del vescovato di Praga in Boemia, di Gnezco in Polonia (1000) e di Gran in Ungheria (1001).
Muore ventiduenne presso Roma e con lui ha termina la casa di Sassonia.

ENRICO II "Il Santo" (1002-1024).
Figlio di Enrico "Il Rissoso", è riconosciuto re dopo una breve guerra.
Pone fine alla ribellione di Baldovino conte di Fiandra, che possiede alcuni feudi imperiali (1006-7).
Internamente protegge e controlla la chiesa, appoggia la fondazione del vescovato di Babenberg in Carinzia (1007) e trova l'appoggio del popolo contro la grande nobiltà.
Scende tre volte in Italia. Ottiene a Pavia la corona del regno (22 IX 1004) e a Roma quella Imperiale (II 1014). Prende poi Capua, Napoli e Salerno (1022) combattendo la nascente potenza dei Normanni.
Effettua tre spedizioni contro Boreslao I "Chrobry" (Il Prode) di Polonia, che ha occupato la Boemia (comprendente Moravia, Slesia, Lutazia e Cracovia) e lo costringe a ritirarsi all'Elba con il trattato di Bautzen (1018). Ma alla morte di Enrico II, Boreslao prende il titolo regio e si dichiara indipendente dall'Impero.
Enrico II è santificato nel 1146 (anche sua moglie Guneconda).

  1. Introduzione.

  2. I Carolingi (817-918).

  3. La Casa di Sassonia (919-1024).

  4. La Casa di Franconia (1024-1037).

  5. La Casa di Svevia (1138-1254).

  6. Il Grande Interregno (1250-1272) e Re di varie Case (1272-1347).

  7. La Casa di Lussemburgo (1347-1437).

  8. La Casa d'Austria (1437-1492).



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