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Gli Orangisti.
John Murray marchese di Tullibardine con 2-3-400 uomini difende il castello di Blair,
minacciato dai giacobiti.
In soccorso è inviato il generale Hugh Mackay di Scourie, scozzese delle
Lowland (già al servizio della Francia, Venezia e Provincie Unite). Gli
orangisti escono all’alba da Perth (26 VII), superano il passo di Killiecrankie /
Killie-Crankie (sabato 27 VII, in gaelico significa "Bosco Tremolante") e si
schierano con il torrente Garry alle spalle, ingrossato dalle recenti pioggie:
All’estrema sinistra il colonnello Lauder guida 200 fucilieri scelti, schierati su una collina alberata.
L'ala sinistra, guidata dal brigadiere Barthold Balfour, è formata da Ai lati 5 battaglioni di fanteria guidati dal (sinistra), ciascuno diviso in due parti schierate una dietro l’altra, su tre file. Il reggimento Mackay è guidato dal colonnello James Mackay, fratello del generale.
Al centro sono schierati 2 squadroni di cavalleria guidati da lord Belhaven.
L’ala destra, appoggiata al torrente Garry, è formata dal reggimento inglese Hasting, con un distaccamento di fucilieri tratti dagli altri reggimenti.
Dietro lo schieramento rimangono 1.200 cavalli con i bagagli (non c’è alcuna riserva).
La fanteria ammonta a 3.500-4.000 uomini inquadrati in 5 battaglioni: 3 reggimenti
scozzesi veterani (Mackay, Balfour e Ramsay), già al servizio delle Provincie
Unite, con effettivi ridotti (1.000-1.100 uomini in tutto), 2 reggimenti di reclute
scozzesi delle Lowland (lord Kenmore/Kenmure e David Leslie conte di Leven, odierno
King’s Own Borderers), alla loro prima battaglia, ed il reggimento inglese Hasting
(odierno 13°).
La cavalleria ammonta a 500 uomini: i reggimenti di cavalleria di reclute di lord
Belhaven e del conte di Annandale (che si è rifiutato di unirsi personalmente
alla spedizione), e 4 squadroni di dragoni. Mackay ha inutilmente sollecitato la
marcia di altri 6 squadroni di cavalleria lasciati indietro.
L'artiglieria ammonta ad alcuni pezzi.
I Giacobiti.
John Graham di Claverhouse visconte di Dundee, sul suo cavallo preferito colore beige
ed in abiti scuri (non indossa la sua uniforme rossa per non diventare un facile
bersaglio), dispone le truppe sull’altura di Craig Eallaich, secondo il tradizionale
schieramento per clan (con battaglioni di 700, 100 o solo 20 uomini), ma con ampi
spazi tra le unità a causa dell’inferiorità numerica:
L'ala destra comprende:
Il piccolo clan Sky guidato da MacDonald di Sleat.
Il clan MacLean guidato da sir John MacLean, in due battaglioni (400 uomini) appoggiato al Glean. L’ala è rafforzata con 60 highlanders del clan Cameron.
Il centro comprende:
180 uomini del clan Cameron guidati dal sessantenne Ewen Cameron di Lochiel "Il Nero", armato di scudo, spadone, elmo con piume rosse e corazza di cuoio.
Uno squadrone di cavalleria guidato dal neo-promosso colonnello sir William Wallace composto da una quarantina di cavalieri del disciolto reggimento di Dundee e da nobili volontari delle Lowland (come James Seton conte di Dunfermline).
Il clan MacDonald di Clanronald.
Il numeroso battaglione del clan MacDonell di Glengary, guidato dal capo-clan Alister "Dhu" (Alessandro "Il Nero"), armato di spadone a due mani. Il clan porta lo stendardo reale di Giacomo II.
Il reggimento irlandese, composto da 2-3-500 uomini (Giacomo II ha promesso 5.000 fanti e 300 cavalieri), male armati e poco disciplinati, guidati dal colonnello Alexander Cannon (veterano in Fiandra).
L'ala sinistra comprende:
Il giovane sir Donald MacDonald con il proprio reggimento, coadivato da sir George Barclay;
Un battaglione guidato da sir Alexander Maclean.
Non è presente alcuna riserva. In tutto sono 1.800-2.000-2.500 uomini (4-6.000
in altre fonti), ma solo un centinaio di cavalieri composti da leve con pessime
cavalcature.
Gli Eserciti si Fronteggiano.
Dopo esseresi schierati (ore 16:00) due eserciti si fronteggiano per due ore.
Per provocare l’avversario, Mackay fa avanzare un carro con tre cannoncini di cuoio
ma dopo tre tiri inefficaci il carro si rompe.
Dei tiratori giacobiti del clan Cameron occupano alcune costruzioni tra i due
schieramenti ma ne sono cacciati da un gruppo di moschettieri del reggimento
Mackay.
La Carica Giacobita.
Il visconte di Dundee ordina di avanzare (ore 18:00).
Higlanders ed irlandesi scendono lentamente dalla collina al suono delle
cornamuse, camminando di fianco in modo da offrire minore superfice come
bersaglio.
Mackay ordina di aprire il fuoco a raffiche di plotone alla distanza di 100 passi, ma
il reggimento Balflour e metà del reggimento Ramsay non obbediscono e
controcaricano l’avversario. L’ala destra orangista, in particolare il reggimento
Mackay, riesce ad effettuare tre scariche abbattendo numerosi avversari. Il clan
MacDonnell di Glengarry perde 16 comandanti.
Gli highlander serrano rapidamente la distanza, effettuano una scarica
ravvicinata con le pistole, con scarsi effetti, ed ingaggiano gli orangisti prima
che abbiano il tempo di inserire la baionetta.
Il Corpo a Corpo.
Il combattimento corpo a corpo dura due minuti.
I Cameron al centro affrontano il reggimento Mackay, fiancheggiato dal battaglione di
Leven. Ewen Cameron è assistito dal fratellastro (già alla battaglia
di Achdalieu) ma è ucciso con un colpo alla schiena da un highlander
avversario.
Alister "Dhu" con il proprio spadone abbatte gli avversari due alla volta; suo
figlio Donald "Grom" (per gli occhi azzurri), uccide 18 orangisti ma rimane
tra i caduti.
I reggimenti Hasting e Leven sono respinti. L’ala sinistra orangista, sebbene non sia
attaccata, inizia a ripiegare.
Il visconte di Dundee con lo squadrone di cavalieri si unisce ai Cameron contro il
reggimento Mackay, le cui linee sono sfondate. La cavalleria orangista dietro al
reggimento Mackay fugge senza sparare un colpo. Il visconte di Dundee arriva da solo
presso i cannoni avversari, raggiunto dal conte di Dunfermline con 16 gentiluomini a
cavallo; i pezzi sono catturati.
Il Contrattacco Orangista.
Mackay guida lo squadrone di cavalleria Bellhaven dell’ala destra contro il fianco
sinistro avversario, ed ordina all'altro squadrone di eseguire la stessa manovra
sull’altra ala.
I cavalieri si disordiano, si limitano a sparare qualche colpo e ripiegano,
disordinando anche il battaglione Kenmure, che si disordina; alcuni uomini iniziano
a fuggire.
Il visconte di Dundee soccorre il clan MacDonald ma è ferito gravemente alle
spalle da un colpo di moschetto (secondo la leggenda è alleato al diavolo
ed è colpito da un proiettile d'argento).
Mackay è circondato dagli higlanders ma riesce ad aprirsi un varco e
fuggire, trovandosi solo.
La Rotta Orangista.
Tutto lo schieramento orangista è in rotta.
I vincitori saccheggiano i bagagli permettendo a Mackay di raggiungere i superstiti
del reggimento Leven (compreso il conte, il colonnello ed il maggiore), ai quali si
uniscono quelli del reggimento Hasting (con il colonnello) ed altri gruppetti di
superstiti; dispone così di 400 uomini compreso suo nipote, il capitano
Mackay, che ha ricevuto otto ferite di spadone.
Il colonnello Ramsay raduna per conto suo altri 150 sopravissuti. Alcuni orangisti
passano a nuoto il torrente Garry. La tradizione afferma che Donald MacBean si salva
saltando oltre il fiume (5 metri e mezzo, 18 piedi) lasciando il cappello, il fucile
ed una scarpa; il luogo è ancora oggi chiamato "Soldier's Leap".
Bilancio della Battaglia.
Gli orangisti lasciano 2.000 tra caduti (compresi 600 highlanders) e
prigionieri (alcune centinaia). Cadono il colonnello James Mackay (fratello del
generale), il brigadiere Barthold Balfour (secondo la tradizione è ucciso dal
reverendo cattolico Robert Stewart) e numerosi ufficiali.
Mackay evita il passo di Killiecrankie e con un ampio giro raggiunge Stirling il
giorno seguente.
I giacobiti hanno 600-900 caduti, principalmente del clan MacDonald, compresi
il colonnello Gilbert Ramsay, il signore di Pitcur, il figlio, il fratello ed altri
parenti di Alister "Dhu", 5 cugini di sir Donald MacDonald, MacDonald di
Largo con i suoi figli, 120 uomini del clan Cameron.
Il visconte di Dundee muore il giorno dopo.
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