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I Coalizzati.
Il prussiano feldmaresciallo Georg Friedrich conte di Waldeck-Pyrmont dispone di 38
battaglioni, 50 squadroni e 50-60 cannoni, pari a 30-32-37-38-40-48-50.000 inglesi,
spagnoli, austriaci ed olandesi
I coalizzati si schierano ad est di Fleurus dietro il ruscello Ligny, guadabile in
ogni punto:
L'ala destra, poggiata al villaggio di Heppignies, al torrente omonimo e ad una zona boscosa, è guidata dai generali Saarbruk, Hubuy e Johann Karl conte palatino di Birkenfeld. Comprende numerosi reparti di cavalleria ed alcuni di fanteria.
Il centro è poggiato al villaggio ed al castello di Saint-Amand, è guidato dal principe di Nassau ed ammonta a 7 battaglioni.
L'ala sinistra è schierata dietro in affluente paludoso
del Ligny, appoggiata al villaggio di Saint-Amand (presidiato da 5 battaglioni),
ed è guidata dai generali Aylva e Webenum. È composta come l'altra ala
(16 battaglioni tra le due ali).
La seconda fila è guidata dal generale Dalwig e comprende altri 7 battaglioni.
La riserva: 3 battaglioni ed alcuni squadroni di cavalleria.
Sono presenti il maresciallo di campo Walraad di Nassau-Usingen ed Hendrik Casimir II
conte di Nassau-Dietz .
I Francesi.
Il maresciallo François Henry de Montmorency duca di Lussemburgo dispone di 40
battaglioni, 80 squadroni e 69 cannoni, pari a 35-38-40-41-45.000 francesi, e
si schiera per attaccare la posizione avversaria (ore 8:00).
L'ala sinistra è guidata dal generale Jean Christophe
conte de Gournay, è appoggiata al villaggio di Wagnée / Wagnenies ed
ammonta a 6 battaglioni, esternamente e su una sola linea, e 39-40 squadroni su due
linee, con schieramento molto ampio e sottile, senza riserve, per dissimulare lo
scarso numero degli effettivi.
Al centro, davanti Fleurus, il generale Rubentel ha l'ordine di tenere impegnati gli avversari e dispone di 18 battaglioni schierati su due linee, e di tre batterie per un totale di 30 pezzi d'artiglieria. Anche il centro assume uno schieramento ampio e sottile senza riserve.
All'ala destra, di fronte a Saint Amand, il generale Mont-Revel dispone di 5 battaglioni e 30 pezzi d'artiglieria, guidati dal comandante dell’artiglieria Berbier du Metz.
Il duca di Lussemburgo con 41 squadroni, 5 battaglioni (3 al centro e 2 estenamente) e 10 pezzi leggeri aggira l'ala sinistra avversaria. Della colonna fanno parte il duca del Maine, il duca di Choiseuil ed il Gran Priore di Vendôme.
Sono presenti Louis François duca di Boufflers, François Louis de Bourbon principe di
Conti, Antoine principe di Monaco.
La Manovra del Duca di Lussemburgo.
Le rispettive artiglierie aprono un violento fuoco.
Il duca di Lussemburgo lancia un attacco diversivo contro Saint Amand con 9
battaglioni e 31 pezzi d'artiglieria, poi prende il comando del corpo aggirante.
L'avanguardia è formata dalla cavalleria, seguita dalla fanteria in due
colonne di fanteria con i 10 pezzi leggeri. La colonna procede per Boignée,
sfila dietro Ligny, avanza coperta dalle alte messi e dal terreno collinoso, getta
due ponti leggeri sul ruscello di Ligny, e passa oltre. Il duca di Lussemburgo
cita il verso di un'opera di successo "Sangaride, questo giorno è un gran
giorno per me!".
La marcia è invece fermata da una vasta zona paludosa non segnata sulla carte,
non scoperta dagli esploratori e non segnalata dai prigionieri. Tuttavia un curato
locale si offre di mostrare dove si trova un passaggio e la colonna può
procedere, raggiungento la chaussée;e (strada lastricata) tra Bruxelles
e Namur a Les Trois-Burettes.
Il duca di Lussemburgo piega a sinistra ed avanza verso il fianco destro dei
coalizzati. Lo squadrone dell'avanguardia prende di sorpresa gli olandesi a
Wagnelée ed occupa facilmente il villaggio. Il duca di Lussemburgo schiera
le sue truppe su due linee tra Wagnelée e Casseau (ore 11:00).
La Reazione del principe di Waldeck.
Il principe di Waldeck, che da quattro ore fronteggia i francesi, riceve dai fuggitivi la notizia della manovra aggirante
francese, mantiene il sangue freddo, ordina alla seconda fila dell'ala sinistra di ruotare per fronteggiare la minaccia ed
alla piccola riserva di rinforzarla.
I coalizzati modificano il proprio schieramento che ora risulta ad angolo.
L'ala sinistra dei coalizzati ammonta a 6 battaglioni e 16 squadroni, privi di
artiglieria, e fronteggia le colonne aggiranti francesi, che ammontano a 5
battaglioni, 40 squadroni e 10 cannoni.
Il duca di Lussemburgo vede il nuovo schieramento dei coalizzati, dice al duca del
Maine: "Waldeck est battu!" ed ordina l'assalto generale (ore 12:00).
L'Attacco Francese.
L'ala guidata dal duca di Lussemburgo è la prima ad ingaggiare l'avversario.
La cavalleria dei coalizzati contrattacca ma è respinta sulla fanteria. La
cavalleria francese rompe e mette in fuga anche la fanteria e la insegue. I
coalizzati abbandonano le artiglierie, che sono catturate dai francesi. D'Artagnan e
la divisione del generale Rubentel accerchiano la fanteria olandese a Saint
Amand.
Il generale Gournay passa il ruscello di Fleurus con la cavalleria, appoggiato dal
generale Rubentel con due brigate di fanteria e 4 squadoni. Nel primo attacco il
generale Gournay resta tra i caduti ed i suoi due marescialli di campo, Vivans e
Ximénès, sono gravemente feriti. Poco dopo è ucciso anche il
comandante dell’artiglieria Berbier du Metz (o Dametz). L'attacco francese è respinto.
La cavalleria dell'ala sinistra è rigettata oltre al ruscello. I coalizzati
catturano quattro cannoni ed alcuni olandesi corrono a Liegi con la notizia della
vittoria, che i cittadini festeggiano celebrando un "Te Deum".
Waldeck non aprofitta del vantaggio e si limita ad inviare alcuni reparti dall’ala
destra a fronteggiare il duca di Lussemburgo.
Il Secondo Attacco dell'Ala Sinistra Francese.
Il comando dell'ala sinistra è preso dal generale Tilladet, che ferma la ritirata e riprende l'attacco. I
moschettieri olandesi, da posizione sopraelevata, tirano cinque colpi nel tempo che i francesi ne tirano tre, ma
i cannoni perduti sono riconquistati. I francesi penetrano per un varco tra le postazioni di fanteria attorno Wegnies,
catturano 6 cannoni avversari, li girano ed aprono il fuoco d'infilata contro gli olandesi, causando gravi perdite.
Il duca di Lussemburgo occupa Saint-Amand-le-Hamenau e poco dopo il generale Rubentel
effettua il congiungimento dei due corpi francesi. I coalizzati sono in pericolo di
essere avvolti. La battaglia si trasforma in una serie di mischie disordinate.
La Conquista dell'Universo.
Alcuni battaglioni olandesi (3-4.000 uomini), rimasti isolati dal grosso dei
coalizzati e privi di capi, si dispongono in quadrato e si difendono con un intenso
fuoco dei moschetti. De Ricous, aiutante di campo del duca di Lussemburgo, fa piazzare
6 pezzi d'artiglieria a cento passi ed apre il fuoco a mitraglia, ma gli olandesi
richiudono i varchi e rifiutano per due volte di arrendersi. La terza volta
Chèpy offre loro buone condizioni ma gli olandesi rispondono che non le
vogliono e che sono ancora capaci di difendersi.
Il duca di Lussemburgo commenta dicendo che con una simile fanteria e la cavalleria
francese potrebbe intraprendere la conquista dell'universo.
Il quadrato è rotto con una serie di cariche di cavalleria. La maggior parte
degli olandesi rimane tra i caduti, alcuni plotoni fuggono per il bosco di
Saint-Amand.
Il duca di Lussemburgo inizia ad organizzare i reparti di cavalleria per inseguire
gli avversari in fuga (ore 15:00).
L'Intervento della Riserva del Principe di Waldeck.
Waldeck prende il comando della riserva nel bosco di Saint-Amand. Dispone solo di
6 squadroni e 14-18 battaglioni (5-6.000 uomini di 9 reggimenti inglesi ed olandesi),
con i quali forma un grosso quadrato e cerca di aprirsi un varco verso Sanit
Fiacre. La fanteria olandese effettua l’ultimo grosso attacco di picchieri della
storia militare.
Il duca del Maine porta l'allarme al duca di Lussembrugo, affermando di aver visto
molte altre battaglie, ma nessuna come questa.
Il quadrato dei coalizzati avanza deciso e raccoglie attorno a sè parte dei
fuggitivi (ore 15:15).
Il duca di Lussemburgo dispone solo di alcuni squadroni di cavalleria e li lancia alla
carica. I francesi sono respinti per tre volte. Il duca del Maine guida le cariche
e lascia tra i caduti il suo primo gentiluomo, due aiutanti di campi e numerose
guardie.
L'unico risultato è quello di fermare l'avanzata del quadrato di Waldeck. Il
duca di Lussemburgo ferma quindi gli attacchi del duca del Maine e sollecita
l'intervento di altre forze di fanteria e artiglieria. Giungono 4 battaglioni con il
duca di La Roche-Guyon, che è trattenuto dall'attacare da solo.
Poco dopo il quadrato dei coalizzati è investito dal fuoco di alcuni cannoni
ed è attaccato da tre lati. Il quadrato ripiega in ordine, si ferma per
offrire resistenza e poi riprende la ritirata. Due terzi del quadrato raggiungono il
bosco di Mellet. Il duca di Lussemburgo ordina di non incalzare gli avversari su
quel terreno sfavorevole.
Gli Ultimi Combattimenti.
Vaudemont con 4.000 cavalieri è incaricato di inseguire i fuggiaschi.
Un grosso nucleo di coalizzati si ritira verso Charleroi ma a Saint-Fiacre trova
il signore di La Reinterie che gli blocca la strada con alcuni cannoni, è
preso sul fianco sinistro dalla cavalleria guidata dal duca di Lussemburgo e subisce
gravi perdite. L'arrivo del reggimento Roy induce il coalizzati rimasti a gettare le
armi ed arrendersi (ore 18:00).
I 3.000 coalizzati rimasti isolati a Saint Amand si arrendono il giorno dopo.
Bilancio della Battaglia.
I coalizzati lasciano 5-6-7-9.000 tra caduti e feriti (in altre fonti
15-16-19-20.000, o 8.000 caduti e 4.000 feriti), 5.000-7.800-8.000-9.000 prigionieri
(alcuni fuggono, gli svizzeri ed altri sono arruolati dai francesi, 1.500 ugonotti
sono inviati alle galere), 48-55 cannoni, 106-150-200 tra stendardi e bandiere e
gran parte dei bagagli.
Tra i caduti ci sono Adolf principe di Nassau-Dillenburg, Philipp principe di
Sassonia-Mesebur, Georg Albrecht conte di Limburg-Stirum e Bronckhorst,
il brigadiere Albert Ferdinand conte di Berlo (colonnello di un reggimento di
dragoni al servizio delle Provincie Unite).
È l’ultima grossa battaglia della guerra con truppe spagnole che combattono
per la difesa dei Paesi Bassi Spagnoli.
I francesi hanno 250-2.500 caduti, tra i quali il generale Gournay, il
comandante dell’artiglieria Berbier du Metz, il colonnello dei dragoni
Albert-Ferdinand conte di Berlo, 6 dei 17 figli di Denis de Loüan signore di
Coursays.
I feriti ammontano a 2.500-2.700 ed i prigionieri a 5.000. Altre fonti indicano 3.000-3.600-4.000-6.000-7.000
tra caduti e feriti.
Gli ufficiali del reggimento Touraine dissimulano le gravi perdite subite per timore
che l'unità sia ritirata dalla campagna.
Conseguenze della Battaglia.
La battaglia di Fleurus è considerata la più grande vittoria del duca di
Lussemburgo e genera il detto "Quand il est là, chacun de nous en vaut
deux" (Quando c'è lui, ciascuno di noi ne vale due).
Madame de Sévigné scrive a Madame de Grignan che, vedendo assicurata
la vittoria, il duca abbia cantato l'aria della tragedia Atys "Sangaride, ce jour
est un grand jour pour vous" (19 VII 1690).
In onore del duca di Lussemburgo sono inoltre scritti i versi:
Tu viens de combattre en soldat;
Tu viens de vaincre en capitaine.
Tu fais plus, Luxembourg : par ce fameux combat,
Tu consoles Louis de la mort de Turenne.
Durante la battaglia due reggimenti francesi si sparano tra loro per errore (è
quindi adottato il nastro bianco alle bandiere per identificare i reparti).
Nella battaglia si distinguono i gendarmes; Luigi XIV aumenta quindi da 8 a 16
le compagnie di gendarmes; le prime 4 sono denominate secondo la tradizione
Ecossais, Anglais, Bourguignons e Flamands, anche se
sono interamente composte da francesi, ed il capitano generale è il re, della
quinta è la regina, delle altre i principi, che danno loro anche il nome alla
compagnia.
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