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Le flotte si scontrano presso Capo Beachy (Beachy-Head), nome storpiato in
Bévéziers dai francesi e Pevensey dagli Olandesi.
La data gregoriana è il 10 luglio e quella giuliana in uso all’epoca in
Inghilterra è il primo luglio, lo stesso giorno della battaglia di Boyne.
Gli Anglo-Olandesi.
L’ammiraglio Arthur Herbert lord di Torrington guida il centro, formato da 22 vascelli inglesi, sulla "Sovereign" (100 cannoni).
L’avanguardia è formata da 22 vascelli olandesi guidati dall’ammiraglio Cornelis Evertsen, sulla "Princes Maria" (92 cannoni).
La retroguardia è formata da 12 vascelli olandesi ed inglesi ed è guidata dal vice-ammiraglio Ralph Delaval, sulla "St Andrew" (100 cannoni).
In tutto 56 vascelli (60 secondo i francesi), 3.800-3.850-3.900 cannoni e 23.000 marinai ed
ufficiali.
I Francesi.
Il vice-ammiraglio Anne-Hilarion de Cotentin conte di Tourville guida il centro, sulla "Soleil Royal" (110 cannoni).
L’avanguardia è guidata dal generale Francois-Louis Rouselet de Chateau-Renault, sulla "Dauphain Royal" (100 cannoni).
La retroguardia è guidata dal viceammiraglio Victor Marie D’Estrees.
In tutto 60-70 vascelli di linea (7 con più di 80 cannoni), 5 fregate, 18-22 navi
minori, 4.122-4.200-4.600 cannoni e 27.500-28.000 marinai ed ufficiali.
La Battaglia.
La battaglia si sviluppa su un fronte di 10 chilometri.
Al centro gli inglesi cannoneggiano dalla lunga distanza, mentre le ali serrano le
distanze contro i francesi.
La retroguardia alleata è poi raggiunta dal centro che però lascia un
varco tra sé e l’avanguardia. I francesi approfittano del varco per attaccare
sia l’avanguardia che il centro avversari. Gli olandesi sono presi tra due fuochi e
subiscono pesanti perdite.
Il vento cade ed impedisce ai francesi di insistere nell’azione (ore 21:00). Gli
anglo-olandesi si sganciano. Tourville non ordina la caccia e mantiene la
formazione, che obbliga a ridurre la velocità, fino a Downs.
Bilancio della Battaglia.
Secondo una stima sono state sparate 20.000 cannonate.
Gli inglesi perdono una nave; tra gli ufficiali caduti ci sono i capitani
Botham, Pomeroy e due capitani dei reggimenti di marina. Torrington è assolto
dalla corte marziale ma non è più richiamato in servizio.
Gli olandesi perdono e 4-6-7 navi e numerosi uomini, tra i quali i
contrammiragli Jan Dick, Brackel ed il capitano Nordel.
I francesi hanno perdite lievi e dichiarano di aver affondato 16 navi
avversarie. Altre fonti indicano 9 vascelli anglo-olandesi affondati e 12 incendiati
poco dopo.
È la più grande vittoria navale francese del secolo. Luigi XIV esclama
"Je Suis Maître de la Manche" (Sono Padrone della Manica).
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