IL CALIFFO DI BASSORA ATTO II° Scena Prima Angelica è sola nella Palude, la notte buia accresce il senso di tristezza e di paura che ha nel cuore. Da una grotta s’odono rumori strani, Angelica in cerca di un riparo per la notte vi entra incuriosita. Attratta dai suoni e da una piccola luce, dopo un lungo cammino all’interno della grotta, Angelica incontra EscherBosch, il Maestro di Vita che l’accoglie con molta gentilezza. Ad EscherBosch, Angelica chiede ospitalità per la notte e la via da seguire per ritornare alla Rocca. Il mattino seguente Angelica viene svegliata dolcemente dal Maestro che gli porge un foglio con segni e simboli. Ad Angelica sembrano incomprensibili, ma il Maestro la rassicura dicendo che potrà risolverli e decifrarli soltanto dopo aver bevuto alla Fontana Incantata. Scena seconda Il calore del sole ha assetato la principessa Angelica che da parecchie ore è in cammino. Vista una fontana si avvicina per dissetarsi, quando sopraggiunge un Cavaliere che, presentandosi come Herbert van Heyk, gli chiede un sorso d’acqua per sè e per il suo cavallo. Angelica gli offre l’acqua e gli domanda se lui conosce il significato dei segni e dei simboli scritti sul foglio dal Maestro. Il Cavaliere Solitario, immediatamente dice ad Angelica che i segni e i simboli sono la descrizione dell’Amore, ma che solamente il Capitano della Rocca, Jacopo della Palude, ne conosce il vero significato. Detto ciò, dopo aver salutato e ringraziato Angelica, il Cavaliere Solitario si allontana. |