Stelle brillarelle
Camminiamo per le vie di Roma,
all’imbrunire. Mi metto a canticchiare:
Roma nun fa' la stupida stasera
Damme 'na mano a faje di' de
sì.
Sceji tutte le stelle
Più brillarelle che poi
E 'n friccico de Luna tutta
pe' noi.
Faje sentì ch'è quasi
primavera…
Che bella canzone. È tratta dalla
commedia musicale Rugantino, vero? Mi ha sempre suggestionata.
Un tempo, mi era venuta
l’idea di capire quali sono le stelle
brillarelle.
Ci sei riuscito?
Certo.
E resterai sorpresa. Per capire quali stelle siano visibili in cielo in un
certo momento, occorre conoscere solo due dati: il giorno dell’anno e l’ora.
Per il nostro fine non è necessaria una grande precisione, visto che il cielo
cambia abbastanza lentamente nel corso della notte e dell’anno.
La cosa più facile è la data.
La canzone parla di “quasi primavera”. Si potrebbe ipotizzare un po’ prima del 21 marzo; facciamo addirittura
i primi giorni di marzo, considerando il clima mite di Roma.
Ottimo
inizio. E per l’ora come facciamo?
Qui mi arrendo. Non riesco a
trovare indizi sufficienti.
Ce n’è
uno importantissimo: è il “friccico de
Luna”. Friccico vuol dire un accenno appena appena di Luna, una falce
piccola, meno di un quarto di Luna; ipotizziamo mezzo quarto.
Ora, la
Luna percorre tutte le sue fasi in un mese (4 settimane circa); pertanto un
quarto corrisponde a 7 giorni e quindi mezzo quarto è pari a circa tre giorni e
mezzo.
Adesso
dobbiamo capire se si tratta di Luna crescente o calante. Per rispettare il
tempo della commedia, dobbiamo immaginare di trovarci di notte, ma appena dopo
il tramonto, non appena prima dell’alba; quindi si tratta di Luna crescente,
cioè abbastanza vicina al Sole del tramonto.
Come facciamo a stabilire
l’ora?
Sta’
bene attenta: tu puoi anche non saperlo ma, mentre la Luna nuova tramonta
assieme al Sole, la Luna di un giorno (1/30 di mese) si trova spostata verso
Est di 12° (360°/30).
Il
cielo sembra ruotare, nel suo complesso, una volta al giorno, pari a 15°
(360°/24) ogni ora; perciò la Luna di un giorno tramonta 12/15 di ora dopo il
Sole. Quindi, la Luna di circa 3 giorni e mezzo tramonta più o meno 3 ore (3,5
x 12/15) dopo il Sole.
A
questo punto, dobbiamo solo stabilire quando tramonta il Sole e aggiungere 3
ore.
Possiamo
guardare un calendario e scoprire che nei primi giorni di marzo la Luna
tramonta verso le 9 di sera, ma potevamo anche ottenere lo stesso risultato col
ragionamento. Il 21 marzo è l’equinozio di primavera. Questo vuol dire che il
giorno ha la stessa durata della notte, cioè 12 ore, e che il sole tramonta
circa 6 ore dopo mezzogiorno, oppure, che è la stessa cosa, 6 ore prima di
mezzanotte.
In
pratica, tramonta verso le ore 18, fatte salve piccole correzioni per
longitudine, fuso orario e rifrazione della luce nell’atmosfera.
Pertanto
18 + 3 = 21. La Luna di 3 giorni e mezzo, ai primi di marzo, tramonta verso le
9 di sera.
Adesso abbiamo tutti i dati:
attorno ai primi giorni di marzo, attorno alle nove di sera.
Possiamo
quindi calcolare quale parte di cielo si vede bene in quel momento. Ma possiamo
anche usare questo piccolo astrolabio che porto sempre con me: facciamo ruotare
il disco trasparente finché la data e l’ora che ci interessano coincidono sul
bordo del disco fisso che riporta la mappa del cielo e, voilà, le stelle brillarelle.
Puoi spiegarmi meglio?
È
semplice. Il lato verso il basso rappresenta l’orizzonte Sud, mentre il lato
destro indica l’orizzonte Ovest, dove è appena tramontato il Sole.
La visibilità
migliore delle stelle si ottiene guardando verso Sud, perché è il punto in cui
sono più alte in cielo, ma è ottima anche verso Sud Est e Sud Ovest.
Guarda
più da vicino la regione del cielo che ci interessa.
Guarda a
Sud, appena spostato verso Ovest. Troviamo Sirio, la stella più brillante di
tutto il cielo, nella costellazione del Cane Maggiore. Poi vediamo la
costellazione di Orione, la più bella e vistosa in assoluto, che comprende
stelle di prima grandezza come Betelgeuse e Rigel, e altre di seconda
grandezza.
A Est
troviamo Procione, altra stella di prima grandezza nella costellazione del Cane
Minore. Più a Nord, cioè più alte nel cielo, troviamo Castore e Polluce dei
Gemelli, di prima e seconda grandezza, Capella dell’Auriga e, a Ovest,
Aldebaran, del Toro; a Sud Est si può vedere Regolo, del Leone: tutte stelle di
prima grandezza.
Ma dimmi, si vedono brillare
anche se c’è la Luna?
Sì, il
“friccico de Luna” manda abbastanza luce da nascondere le stelle più deboli, ma
non abbastanza da disturbare le più luminose. Così risulta che in cielo si
vedono solo le “più brillarelle”.
Non è
possibile, in nessun altro periodo dell’anno, vedere tutta insieme una
collezione di stelle così brillarelle. È davvero un momento unico.
Credi che ci sia un messaggio
nascosto nel testo? Pensi che l’autore sapesse?
Bisognerebbe
chiederlo a lui. Certo che, se non è voluta, è una coincidenza straordinaria.
Cantala ancora.
Roma nun fa' la stupida stasera
Damme 'na mano a faje di' de
sì.
Sceji tutte le stelle
Più brillarelle che poi
E 'n friccico de Luna tutta
pe' noi.
Faje sentì ch'è quasi
primavera
Manna li mejo grilli pe' fà
crì-crì
Prestame er Ponentino
Più malandrino che c'hai.
Roma, reggeme er moccolo
stasera!
¯ ¯ ¯