Questo sono io
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Questo sito nasce
dopo avere riflettuto sulla presentazione al libro "300 piante, fiori e animali che ognuno deve conoscere" (Franco Muzzio Editore) che qui riporto integralmente: |
Provate a
chiedere a una "persona di cultura" se conosce
la differenza tra un pino e un abete o tra un daino e un
capriolo. Nella maggior parte dei casi vi confesserà, con divertita noncuranza, che per lui piante e animali selvatici sono oggetti sconosciuti.
E così, nelle scuole, i corsi di educazione ambientale, invece di fornire un lessico e dei dati sulla vegetazione e la fauna, i boschi e i corsi dacqua, si limitano a trattare i problemi dellinquinamento, certo interessanti ma non facilmente comprensibili se non si possiede almeno una base di conoscenza naturalistica. Date queste premesse, lo sforzo di pubblicare un primo manuale che compendi, almeno, le specie animali e vegetali selvatiche che sarebbe vergognoso non saper riconoscere, è uniniziativa importante non solo dal punto di vista culturale ma anche da quello ecologista.
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Si
veda anche l'editoriale della rivista Le Scienze (n° 346 del giugno 1997) Il testo in blu è un inserto
mio |
La nuova bandieraGalileo
scriveva che i problemi di maggior estensione, interesse e bellezza
riguardano la struttura del mondo. Aggiungeva, però, che per studiare
questi problemi occorrono due ingredienti: una buona dose di
modestia intellettuale e l’uso di argomenti matematici. La modestia
era necessaria per capire che nessun problema, per piccolo che sia,
ammette una soluzione completa: la natura, infatti, è sempre più
ricca della nostra immaginazione e si beffa degli umani desideri di
conoscenza assoluta. |
Questo
vale ancora oggi per le Scienze in generale; la cosiddetta "cultura
umanistica" nel nostro paese continua a essere prevalente, anzi, è considerata la VERA cultura, come se sapere
di Fisica, Chimica, Matematica, Astronomia - solo per citare
qualche materia - non fosse meritevole di considerazione e, in
definitiva, NON FOSSE cultura.
E sembra non importare se questo atteggiamento genera schiere di
disoccupati o sottoccupati che vanno ad alimentare il risentimento sociale.
A parte ogni ovvia considerazione sull'utilità della scienza, che è la fonte della tecnologia, sulla quale è basata l'intera nostra civiltà, non vedo alcuna ragione per cui il calcolare la posizione di un pianeta non possa essere fonte di appagamento almeno pari a quello che si ricava dall'esegesi di una poesia del Leopardi. Non vedo nulla di arido o noioso nel calcolare la posizione di Giove, affacciarmi al balcone e trovarlo proprio lì dove DEVE essere !
Questo sito vuole
incoraggiare ad accostarsi ANCHE agli argomenti
scientifici per dare un contributo alla riduzione di
quella vera PIAGA che è l' ANALFABETISMO
SCIENTIFICO (per citare la felice definizione adottata dall'editore Longanesi che pubblica un' ottima collana di testi scientifici divulgativi) della cui coltivazione così tante persone si fanno, incredibilmente, vanto ! |
Ho pertanto provveduto a inserire
nella varie sezioni molti suggerimenti di natura pratica e molte immagini di foglie, funghi, pesci, e quant'altro, certo che non si possa che rispettare un essere vivente al quale si sa dare un nome, e una corposa sezione speciale intitolata I mattoni della Scienza per la quale sono grande debitore verso la rivista Focus, che, ne sono certo, dato il fine, vorrà considerare il mio saccheggio come una forma di ammirazione e di pubblicità. |
= Questo Sito è nato il 5 febbraio 2000 =