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la storia

 

 

Bevagna, cittā della Valle Umbra, in provincia di Perugia sorge a mt. 225 s.l.m. Decentrata rispetto all'odierna Flaminia offre al visitatore attento, alla ricerca di particolari da riscoprire e di un ambiente ancora intatto, la ricchezza delle testimonianze storiche, la presenza di una splendida piazza, la genuinitā dei cibi e dei vini, la bellezza dell'ambiente, e una apprezzata produzione artigianale. Tra le manifestazioni si ricordano quelle legate alla Pasqua,  che vantano origini remote e il Mercato delle Gaite, che si svolge l'ultima decade di giugno in cui la cittadina rivive momenti di vita medievale riproponendo antichi mestieri e sapori dimenticati. La festa trae ispirazione dall'originaria divisione in quattro "Guaite" o quartieri di Bevagna in etā medievale. Il loro nome deriva dalla antiche Chiese: San Giovanni, Santa Maria, San Pietro e San Giorgio.   Il territorio del Comune comprende le frazioni di Cantalupo, Castelbuono, Gaglioli, Limigiano, Torre dei Colle; ha una superficie di 56 kmq e conta 4900 abitanti circa. La presenza dei fiumi Topino e Clitunno e di altri corsi d'acqua contribuisce, da sempre, a rendere fertile il terreno. La cittā č cinta di mura e ricca di monumenti di epoca romana e medievale. Numerosi resti attestano la presenza umana fin dall'etā del ferro. Municipio romano (90 a.C.), ascritto alla tribų Aemilia, č al centro della grande viabilitā impostata dai romani con la via Flaminia che determina la floridezza di Mevania fino al III secolo dopo Cristo. La diffusione dei Cristianesimo provoca numerosi martiri tra cui San Vincenzo, primo vescovo e patrono dei paese. Nel corso dei secoli vive vicende alterne nella soggezione alla Chiesa e all'impero ma resta sostanzialmente fedele alla prima fino all'avvento dell'unitā d'Italia.

 

TEATRO COMUNALE "FRANCESCO TORTI"

A lungo sede della magistratura locale, dei Consoli e dei Consigli, abitazione del Governatore, il medievale Palazzo dei Consoli fino al terremoto del 1832 ha ospitato il Comune. Risale al 1872 la costruzione al suo interno della sala teatrale a tre ordine di palchi con il loggione, un plafone di Mariano Piervittori e il sipario di Domenico Bruschi, raffigurante il poeta latino Properzio, che indica a Francesco Torti la sua patria. Le sale da ballo da gioco sono affrescate da Piervittori, mentre il ridotto dal Bruschi. Dopo l'inaugurazione avvenuta il 28 agosto 1886, il teatro ha riacquistato il suo splendore, la sua compostezza ed eleganza, mantenendo anche le caratteristiche architettoniche ed il gusto antico dell'ultimo restauro, che ha permesso l'inaugurazione il 2 ottobre 1994.Per l'occasione il pittore Luigi Frappi ha realizzato un nuovo sipario in sostituzione, per una migliore conservazione, dell'originario dipinto dal Bruschi. Dalla sua riapertura il Teatro Comunale "Francesco Torti" ospita ogni anno una stagione teatrale oltre a spettacoli e rassegne diverse, tra cui Umbria teatro festival, conferenze e concerti.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 23-01-06