pag. 5 Indice U.S.A. |
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mercoledi', 6 agosto |
Il territorio in cui si trova e' piuttosto selvaggio e lontano da centri abitati, a circa 300 chilometri di distanza. Pur essendo meno frequentato di Yosemite, secondo me e' assolutamente da non perdere, perche' la natura al suo interno lascia se possibile un'impressione ancora piu' profonda. Per raggiungerlo ci sono due strade, la 245 e la 198, ma da informazioni reperite sui siti del parco sappiamo che solo la prima e' accessibile da mezzi come il nostro (la seconda e' molto piu' ripida, con limitazioni sulla lunghezza dei veicoli che vi possono accedere). Proseguiamo quindi fiduciosi sulla 245, per una strada semideserta, sempre piu' costeggiata da immense presenze, e ormai gia' verso sera inoltrata varchiamo l'ingresso del parco, in un'atmosfera tra il fantastico e il fiabesco. Pochi chilometri dopo troviamo posto in un campeggio la cui atmosfera serale valeva da sola il viaggio. Nei campeggi americani in genere non ci sono illuminazioni improprie : nessun lampione, nessuna luce superflua. Ogni piazzola pero' e' dotata di una zona appositamente attrezzata per accendere il fuoco, e sono proprio questi fuochi, qui piuttosto numerosi, ad illuminare la notte, sotto un cielo stellato e limpidissimo (la zona e' a quasi 2000 metri di quota).
Al mattino siamo svegliati dagli scoiattoli, che assai numerosi saltellano nei dintorni. Questo parco e' l'unico ad avere zone di bosco interamente a sequoia; inoltre, a differenza di Yosemite, e' possibile passeggiare con molta piu' liberta'. Siamo qui nella zona di Grant Grove, caratterizzata da alcune sequoie tra le piu' grandi, tra cui il generale Grant, la sequoia piu' grande del mondo come circonferenza : 33 metri !
Ci immergiamo nella maestosa bellezza del bosco, lungo i percorsi tracciati. E' anche interessante osservare questi giganti da angolature quasi mai evidenziate, ad esempio la parte posteriore di molte sequoie, su cui tremende bruciature alte decine di metri testimoniano il passare dei secoli e dei molti incendi avvenuti in tale periodo di tempo (l'eta' di alcune piante supera i 3000 anni, e solo la loro particolare resistenza le ha consentito di raggiungere tale eta !).
Al pomeriggio ci spostiamo in camper verso la zona piu' famosa del parco, la Giant Forest, che dista poco piu' di un'ora di strada. Il territorio che cosi' si attraversa e' notevolmente selvaggio e pittoresco; anche in questo parco e' presente una ricca fauna, tra cui il puma e l'orso bruno, e sembra di poterne avvistare uno ad ogni momento. La Giant Forest raggruppa diverse tra le piu' grandi sequoia, tra cui l'albero piu' grande del mondo, il Generale Sherman, alto 84 metri, con una circonferenza di piu' di 31.
Da questa zona si dipartono diversi percorsi su sentiero, tra cui scegliamo di il Congress Trail, un percorso di un paio d'ore che si inoltra in uno scenario quasi magico, toccando alcuni tra i piu' bei gruppi di sequoia del parco, tra cui The Senate e The House. E pensare che queste zone sono quasi completamente trascurate dal turismo italiano organizzato, forse a causa dei problemi logistici che loro comporta !
Per chi e' interessato di fotografia questi giganti sono tutt'altro che facili da fotografare, un buon grandangolo anche 18-20 e delle pellicole ad alta sensibilita' possono facilitare comunque il compito.
Ritorniamo infine per una seconda notte al campeggio di ieri, e mentre ci godiamo un favoloso tramonto accendiamo anche noi un falo', sentendoci un po' come pionieri sotto le stelle.
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