pag. 17 Indice Sud Africa |
|
domenica, 12 agosto
|
Proseguiamo quindi per le grotte, che si possono visitare con percorsi di diversa lunghezza e difficolta'. Ne scegliamo uno intermedio, che ci conduce in ambienti sotterranei di ampiezza rara, in un clima piacevole, sui 18 gradi (e' una grotta 'tiepida'). Quando usciamo siamo gia' al tramonto, e ci avviamo quindi per la lontana destinazione della sera, la citta' di Mossel Bay, di nuovo sulla costa. Giunti presso la citta' di George sbagliamo direzione, e ci dirigiamo verso la cittadina di Calitzdorp.
Percorriamo un tratto di strada molto bello, caratterizzato da amplissimi spazi di terreno coperto solo da radi cespugli, mentre la notte sta scendendo. Dopo una cinquantina di chilometri ci accorgiamo dell'errore e facciamo un rapido dietro-front, ritornando velocemente alla citta' quasi senza senza incontrare altri veicoli. Da qui riprendiamo la strada giusta che, attraversando di nuovo le montagne, ci porta presso la cittadina costiera di Mossel Bay. Dopo una cena a base di pesce in un locale del centro, ci sistemiamo per la notte in una guesthouse che avevamo prenotato via internet, e che si rivela una meravigliosa pensioncina in stile inglese.
Il mattino seguente, dopo colazione riprendiamo a malincuore i bagagli e il nostro mezzo, e ci avviamo per una visita dei dintorni. La cittadina e' piuttosto bella, situata su di una baia rivolta in direzione nord. Nel punto piu' alto e' situato un museo con la ricostruzione della caravella dell'esploratore portoghese Bartolomeo Diaz, il primo europeo a vedere la baia nel 1488. Probabilmente a causa della giornata festiva il museo pero' e' chiuso, e dopo aver fatto un giretto della zona, piuttosto panoramica, ci rechiamo verso l'estremita' del capo dove termina la baia.
Qui si trova un faro che domina la costa sottostante, molto bella e battuta da grandi onde, nonostante che oggi l'oceano si possa dire calmo.
Riprendiamo quindi il nostro mezzo ed iniziamo la lunga tappa di oggi che ci portera', dopo circa quattrocento chilometri di strada, nella cittadina di Hermanus, attraverso gli splendidi panorami del Western Cape.
Non facciamo la strada piu' breve, ma prendiamo, dopo circa centocinquanta chilometri, una deviazione sulla sinistra che porta in direzione di Capo Agulhas, il punto piu' meridionale del continente africano. I panorami sono sempre molto belli, con spettacoli inusuali, come quello di vedere un branco di mucche pascolare in compagnia di un gruppetto di grandi gru. Percorriamo molto rapidamente il centinaio di chilometri che ci separa dalla meta, su strade in condizioni perfette, e verso mezzogiorno arriviamo a Capo Agulhas.
Superiamo le poche abitazioni che qui si trovano, e poco oltre il faro lasciamo la macchina dove termina la strada e a piedi ci portiamo fin sulla costa rocciosa. Il luogo ha certamente un fascino profondo, l'oceano verde si estende a perdita d'occhio, senza terre intermedie fino all'Antartide.
Soffia tra l'altro un forte vento piuttosto fresco, e ci dirigiamo quindi verso il faro, il secondo piu' antico del Sudafrica, del 1848. E' possibile visitarlo all'interno, e salire, mediante una ripidissima scala a pioli, fin sulla cima. Al termine della visita ci sistemiamo per pranzo in un piccolo e accogliente locale sempre all'interno del faro, a piano terra, abbellito da foto d'epoca.
Dopo esserci rifocillati e riscaldati, usciamo di nuovo all'aperto, sul promontorio sempre battuto dal freddo vento, e ci rimettiamo in marcia.
Attraversiamo ancora zone paesaggisticamente bellissime, caratterizzate da basse colline avvolte dalle piu' varie tonalita' di verde, e da una foschia molto leggera che sfuma in lontananza i colori, mentre a tratti campi giallo vivo di colza compaiono improvvisamente.
|