pag. 14 Indice Islanda |
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mercoledi', 9 agosto
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Dopo alcuni chilometri di strada piuttosto dissestata ci fermiamo nel posteggio della zona di Holmatungur. Da qui partono diversi sentieri, e noi ne prendiamo uno in che porta, leggermente in salita, ad un punto panoramico sullo Jokulsargljufur. Infatti qui siamo ormai vicini al limite meridionale del parco, dove eravamo questa mattina, e si vede da lontano un'altra grande cascata, quella di Rettarfoss.
Il tempo, che era andato pian piano peggiorando, si guasta del tutto e comincia a piovere piu' forte. Ritorniamo quindi precipitosamente alla macchina, e ripercorriamo la strada fatta in precedenza. Dobbiamo dirigerci verso il paesino di Kopasker, affacciato sulla costa nord dell'Islanda e in riva al mare Artico. Dopo un'oretta ci arriviamo, mentre il tempo e' migliorato, e ci sistemiamo nel locale ostello. Nostra intenzione sarebbe di cenare in qualche ristorante locale, e, su indicazione della signora che ci aveva accolto ci avviamo per le stradine del paese, scoprendo che in realta' non esiste nessun locale come vorremmo, ci dovremmo accontentare di un toast nel piccolo bar supermercato annesso alla stazione di servizio (questa e' l'Islanda !). Cambiamo allora programma e, ben rifornitici di provviste, ritorniamo a 'casa', dove ci prepariamo una vera cena nella attrezzatissima cucina dell'ostello (che in realta' e una scuola, al di fuori del periodo estivo), iniziando da dei favolosi (!) cappelletti al sugo di noci!
Nonostante sia ormai sera inoltrata, alle 23 passate c'e' ancora una discreta luce, e ne approfittiamo per un'ultima passeggiata serale, ammirando un magnifico tramonto sul mare, per ben concludere questa lunghissima giornata. Il tempo e' buono e il clima tiepido, esattamente il contrario di quanto ci aspettavamo di trovare a queste latitudini piu' elevate (in realta' sapremo poi di aver trovato qui i giorni piu' caldi dell'anno di questa regione).
Al mattino ricarichiamo i bagagli e ripartiamo, con destinazione la citta' di Husavik. Ci arriviamo dopo nemmeno due ore di strada, caratterizzata da bei paesaggi marini e verdissime distese di prati.
La cittadina e' nota come la piu' 'islandese' dell'isola. In effetti la posizione pittoresca, attorno al porto, al centro di una grande baia circondata di montagne innevate praticamente tutto l'anno (lo sono parzialmente tuttora, in pieno agosto !) le conferiscono un certo fascino.
Centro della cittadina e' praticamente la bella chiesa, dalla quale parte una ripida scalinata che scende verso il porto. A meta' di questa si trovano esposti i grandi scheletri di due balene, e proprio le balene rappresentano l'attrazione principale di questa citta'.
Diverse imbarcazioni effettuano escursioni nel mare prospiciente per l'osservazione dei grandi cetacei, con diverse partenze nel corso della giornata. Ci rechiamo subito a prenotare l'escursione, sborsando 80 e piu' mila lire a testa, e quindi effettuiamo una breve visita delle stradine che circondano il porto. Poi, siccome ci resta poco tempo, facciamo un rapidissimo spuntino in un ristorantino nei pressi, e ci avviamo quindi verso il molo, dove troviamo la nostra imbarcazione che ci aspetta.
Il tempo e' sempre bellissimo, e l'aria tiepida, una situazione ideale per questa escursione. Anche il mare si mantiene calmo, quasi in assenza di vento, una situazione penso assai rara a vedersi da queste parti.
La nave si avvia anzitutto verso l'isola di Lundsey, visibile gia' da lontano per le ripidissime scogliere che emergono dall'acqua. Questa isola e' la dimora di una grandissima colonia di pulcinella di mare, molte decine di migliaia di esemplari che, quando siamo ormai vicini, si annunciano come uno sciame di uccelli che volteggiano nel cielo.
Le scogliere dell'isola sono letteralmente ricoperte dai nidi, mentre moltissimi altri uccelli pescano e nuotano nelle acque che la circondano.
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