pag. 3 Indice Guatemala |
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venerdi', 30 luglio
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Quindi riprendiamo la strada in direzione del lago Atitlan, comunque meno di un centinaio di chilometri, con qualche sosta 'fotografica' in punti particolarmente pittoreschi.
Attraversiamo alcuni paesini, e notiamo come qui siano ancora diffusi i lavatoi, in genere verso la periferia, con decine di donne che fanno il bucato sotto tettoie appositamente attrezzate.
Le strade sono sempre dal fondo discreto, anche se la totale assenza di strutture come viadotti, gallerie, ecc. fa si' che il percorso sia a volte anche molto tortuoso, con salite e discese anche piuttosto ripide. Il panorama e' spesso ampio e verdissimo, mentre tocchiamo quote anche superiori ai 2500 metri, sotto un cielo di grande limpidezza.
Raggiungiamo la statale interamericana Ca-1, che attraversa tutta questa regione fino ai confini con il Messico e la percorriamo per un tratto, finche' raggiungiamo un bivio dove la lasciamo, prendendo una strada secondaria che, attraversando i paesi di Patzicia e Patzun, ci consentira' di abbreviare di molto il tragitto. Attraversiamo alcune zone di grande bellezza naturalistica, anche se la strada in questi luoghi e' piuttosto tormentata e tagliata in ampi strati di tufo. Su di una di queste pareti scorgiamo da lontano numerosi uccelli e quindi facciamo una sosta naturalistica posteggiando il nostro mezzo a bordo strada e avvicinandoci a piedi.
Scopriamo che si tratta di un nugolo di pappagallini verdi, che a decine hanno fatto il nido su piccoli anfratti della parete e che svolazzano al nostro arrivo. Il terreno circostante e' costituito da ripidissime colline, incredibilmente coltivate anche su tremendi pendii, un luogo veramente da favola. Solo dopo leggeremo sulle guide che questo tratto di strada non e' dei piu' raccomandabili in Guatemala, a causa di fenomeni di banditismo verificatisi pero' probabilmente in anni ormai passati, mentre noi non abbiamo problemi di sorta. In effetti alcune guide turistiche che abbiamo si riveleranno durante questo viaggo un po ' datate e non molto precise.
Continuiamo quindi sulla strada piuttosto tortuosa finche' giungiamo ad un punto panoramico di quelli 'che valgono il viaggio'. Ci compare da lontano la nostra meta del giorno, il lago Atitaln, con due grandi vulcani alle spalle, uno scenario veramente mozzafiato.
Percorriamo quindi ancora pochi chilometri scendendo di quota, e raggiungiamo la cittadina di Panajachel. Questa e' il principale dei 14 paesi situati sulla riva del lago, e anche quello piu' attrezzato. Ci sistemiamo in un alberghetto a poca distanza dalla riva, immerso in un rigoglioso giardino tropicale, e facciamo un veloce pranzo presso l'annesso ristorantino, mentre il tempo e' peggiorato e il cielo si e' coperto.
Usciamo quindi per visitare il paese e, visto che siamo vicinissimi, ci rechiamo all'imbarcadero da cui partono i battelli che conducono agli altri paesi. Qui si apprezza pienamente l'impressionante vastita' del lago Atitlan, esteso per piu' di 130 chilometri quadrati e contornato da ben tre vulcani. Ci informiamo sugli orari, per il mattino dopo, e quindi ci avviamo per le strade del paese. |