pag. 17 Indice Guatemala |
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mercoledi', 11 agosto
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Il Belize e' un paese che si affaccia sul mar dei Caraibi, poco piu' grande del Piemonte e dall'intenso sapore tropicale. E' un paese di lingua inglese, membro del Commonwealth, e indipendente dai primi anni '80 del '900, con una popolazione di circa 300.000 abitanti in maggioranza creola. La sua attrattiva principale e' la barriera corallina, lunga quasi 300 chilometri e la maggiore dell'emisfero occidentale, seconda, a livello planetario, solo a quella australiana.
Noi abbiamo quindi pensato bene di dedicarci qualche giorno per un soggiorno al mare, quasi al termine di questo viaggio; vista la scarsa offerta in tal senso presso le nostre agenzie di viaggio in Italia, ho contattato direttamente una agenzia di Belize City, che ha provveduto a prenotarci l'hotel e provvedera' inoltre al nostro trasferimento in Messico, dove soggiorneremo gli ultimi tre giorni e da cui partiremo per l'Italia. L'appuntamento con Tricia, la rappresentante di questa agenzia con cui ho tenuto i contatti, e' in Belize City per le ore 12.
Attraversiamo la cittadina di San Ignacio, situata nella bella valle tropicale del Macal River, e caratterizzata da paesaggi pittoreschi. Pochi chilometri dopo, l'affidabile pulmino tedesco di Joaquim sul quale abbiamo viaggiato tre giorni si ferma improvvisamente ed accostiamo a bordo strada. Il problema sembra essere la mancanza di acqua nel radiatore, ma dopo averne aggiunta una quantita' considerevole senza risultati concludiamo che e' meglio optare per un'altra soluzione. Per fortuna ci troviamo in una zona residenziale, e in pochi minuti riesco a fermare un pulmino di passaggio; dopo una breve trattativa il conducente si dice senz'altro diposto a condurci fino a Belize City. Effettuiamo rapidamente il trasbordo dei nostri bagagli e dopo aver salutato Joaquim, un po' triste per l'inconveniente, promettendo comunque di mandargli in Guatemala una cartolina dall'Italia, ripartiamo senza indugi.
Arriviamo in vista di Belize City quasi in orario, anche se avevo comunque avvisato Tricia per telefono dell'inconveniente (i nostri cellulari infatti, inutilizzabili in Guatemala come tutti i cellulari europei, si sono risvegliati dopo il passaggio di frontiera con il Belize). Belize City e' una cittadina vivace, un po' sgangherata ma ricca di tratti caraibici. Una delle caratteristiche della cittadina, come di tutto il Belize, sono le case di legno dallo stile particolare.
Il luogo dell'appuntamento e' l'imbarcadero situato presso lo Swing Bridge, il ponte mobile di Belize City, uno dei pochi se non l'unico ancora funzionante in tutto il mondo. Trasferiamo qui i nostri babagli e, dopo qualche minuto di ricerca tra le molte persone in attesa dei traghetti noto una ragazza creola che si aggira con in mano una busta con sopra il mio nome: e' proprio Tricia. Le chiediamo se esiste qualche traghetto veloce per recarsi sull'isola dove dovremo soggiornare e lei invita un paio di noi presso l'agenzia di viaggio situata nelle vicinanze.
Qui definiamo inoltre i dettagli per il nostro trasferimento in Messico, tra quattro giorni. Tricia ci comunica quindi che, adiacente all'agenzia, si trova il luogo d'imbarco di alcune imbarcazioni veloci per il transfer presso le principali isole del Belize, una delle quali dovrebbe partire tra poco. Si interessa quindi di trovarci un mezzo per trasportare i nostri bagagli fino a questo imbarcadero, e quindi la salutiamo e ci rechiamo a prelevare le nostre cose, in attesa con gli altri presso lo Swing Bridge.
Quando giungiamo presso l'imbarcadero con i bagagli troviamo gia' in attesa una specie di grosso motoscafo scoperto, capace di trasportare una ventina di persone, dotato di diversi motori fuoribordo piuttosto potenti. Dopo un'oretta di attesa imbarchiamo tutto e partiamo. Le isole della barriera corallina del Belize si chiamamo 'cayes', e le due piu' grandi e frequentate sono Caye Caulker e Ambergris Caye. Il battello sfreccia velocemente sul mare abbastanza tranquillo e, dopo un'oretta ed una fermata a Caye Caulker, ci lascia ad Ambergris Caye, nostra meta finale, presso San pedro, la cittadina principale. Qui prendiamo un paio di taxi e giungiamo in pochi minuti presso il nostro hotel sul mare, mentre sta facendo notte. Ci sistemiamo e ne approfittiamo per una visita serale presso l'adiacente spiaggia, prima di recarci a cena nel piccolo ristorante del complesso. Il mattino dopo ci possiamo alzare con tutto comodo, dopo due settimane di viaggio abbastanza intenso, con l'unico pensiero di esplorare il bel posto presso cui ci troviamo. Prima di colazione faccio un giretto nel complesso presso cui ci troviamo, formato di casette a due piani, e presso la spiaggia adiacente, gia' splendente sotto un sole intenso. Che differenza dalle atmosfere nebbiose delle montagne del Guatemala !
Percorro il piccolo e lungo molo che da qui si diparte, mentre alcuni splendidi esemplari di fregate volteggiano nel cielo. La barriera corallina si trova solo a poco piu' di un chilometro di distanza, e guardando all'orizzonte la si intravede come una sottile striscia bianca, creata dalle spuma delle onde che s'infrangono su di essa; si puo' anche sentire, ascoltando attentamente, il suono basso e profondo di queste onde.
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