pag. 12                                Indice Finlandia

 

martedi', 12 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 Ci svegliamo presto perche' oggi e' il gran giorno che ci portera' a Capo Nord. Facciamo colazione nel locale dove ieri sera avevamo cenato, mentre ancora non c'e' nessuno; dopo una mezz'ora arriva la ragazza che gestisce il locale e che ci aveva consigliato di fare cosi' (!) se avevamo fretta di partire presto, quindi paghiamo il soggiorno e ci mettiamo per strada. Inizialmente costeggiamo il lunghissimo fiordo Porsanger, scorgendo in un'ampia ansa di questo lasciata scoperta dalla bassa marea un grosso branco di renne che pascolano con le alghe. 

 

Dopo una cinquantina di chilometri facciamo una fermata per sgranchirci le gambe e  scorgiamo dei grossi animali marini che avanzano lentamente a non molta distanza da riva, ma quasi sicuramente non si tratta di  balene. Il panorama sul fiordo e sulla zone artiche circostanti in questa zona e' comunque di sicuro fascino.

 

Il tempo ci accompagna abbastanza, perche' il cielo e' si' parzialmente coperto ma non piove.  La strada e' abbastanza varia, e in certi tratti passa verso l'interno. Anche gli incontri con le renne non mancano, anzi in questa zona sembrano particolarmente numerose. 

 

 

 Giungiamo quindi alla fine del fiordo. Qui, da non molto tempo, non e' piu' necessario  traghettare sull'isola di Mageroya, la cui estremita' costituisce Capo Nord. Infatti tramite un tunnel costruito di recente, nemmeno troppo lungo, e dalle pendenze piuttosto forti, si passa dall'altra parte, previo pagamento di un cospicuo pedaggio.

 

 

Honningsvag  Quando usciamo di nuovo alla luce del giorno troviamo che la nebbia, frequentissima da queste parti, sembra si stia addensando sempre di piu'.  Sull'isola di  Mageroya ci sono alcuni piccoli paesini, tra cui il maggiore e' Honningsvsag, che tocchiamo, e che costituisce anche l'unico posto attrezzato dei dintorni, con alberghi e servizi vari.  

 

 

 

La strada, sempre in ottime condizioni,  si allontana quindi dal mare, e comincia a salire lentamente, mentre percorriamo gli ultimi chilometri tra distese erbose verdissime.   

 

 

 

 

 Giungiamo infine alla barriera in cui si paga il salato biglietto d'accesso a Capo Nord e parcheggiamo nell'ampio posteggio posto alla fine della strada. Siamo finalmente giunti alla meta, mentre una nebbia fittissima avvolge ogni cosa. 

 

 

 

 

 

Ci rechiamo quindi presso il monumento posto proprio al culmine della scogliera per le immancabili foto, mentre si sentono lontanissime le onde del mare, piu' di trecento metri sotto di noi.

 

 

 

 

 

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