pag. 6 Indice Brasile |
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lunedi', 1 agosto
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Il mattino dopo ci alziamo un po' prima perche' oggi dobbiamo lasciare RIo; il nostro fido Ricardo si trova puntuale ad attenderci per accompagnarci all'aeroporto, dove alle 10 abbiamo il volo per il Minas Gerais. Poco dopo le 11 atterriamo all'aeroporto di Belo Horizonte, la capitale dello stato del Minas, grande tre volte l'Italia e caratterizzato (questo vuol dire il suo nome) dalla presenza di grandi miniere di parecchi minerali. Lo stato, dal punto di vista turistico, e' famoso ed interessante soprattutto per la presenza di diverse splendide cittadine coloniali risalenti al XVIII secolo. In questo periodo infatti la scoperta di vari giacimenti d'oro e pietre preziose diede origine ad una colossale corsa all'oro; sorsero diverse cittadine che divennero dei centri molto grandi per l'epoca, e la ricchezza produsse opere d'arte e architettoniche che permangono tuttora. Noi ci avviamo a visitare le cittadine di Congonhas, Sao Joao del Rei, Mariana, Tiradentes e la principale, Ouro Preto. Per fare questo ci eravamo rivolti gia' in Italia ad una locale agenzia di viaggi di Belo Horizonte, che ci aveva proposto un tour di tre giorni, con un pulmino con autista ed una guida.
All'uscita dall'aeroporto troviamo infatti ad aspettarci questa guida, che si rivela una signora minuta di nome Maria, che parla un ottimo italiano. Carichiamo i bagagli e quindi partiamo; passiamo per un tratto nella periferia di Belo Horizonte, vedendo tra l'altro gli stabilimenti di diverse aziende italiane. Quindi passiamo nel sobborgo di Pamphula, dove scorgiamo la prima opera importante del grande architetto Oscar Niemeyer che costrui' Brasilia, il complesso di Pamphula appunto, risalente agli anni '40 e costituito tra l'altro da una chiesa che si affaccia su di un lago.
La nostra prima destinazione e' la cittadina di Congonhas, ad una cinquantina di chilometri. Quando arriviamo in zona ci fermiamo per un attimo sul ciglio della strada ad osservare la conformazione delle colline circostanti, che costituiscono uno dei piu' grandi giacimenti di ferro del pianeta, con un tenore del minerale che raggiunge il 70%.
La cittadina non ha attrattive particolari, ma e' famosa per un'opera speciale, le sculture dei Profeti dell'artista Aleijadinho, vissuto nel XVIII secolo e considerato il Michelangelo del Brasile. Giungiamo presso la chiesa del Bom Jesus de Matosinhos che ospita le statue e prima di iniziare la visita ci fermiamo a pranzo presso un adiacente ristorante. Il sole e' sempre abbastanza caldo, ma l'aria e' piuttosto frizzante, anche per il fatto che ci troviamo a quasi mille metri di quota, come tutta la zona che visiteremo in questi giorni.
Dopo pranzo iniziamo la visita dalle sei cappelle esterne, scenograficamente disposte su di un piazzale in discesa antistante la chiesa, con un bel panorama sulla cittadina. All'interno delle cappelle, progettate dallo stesso Aleijadinho, si trovano diverse statue in legno a dimensione naturale di molti personaggi della passione di Cristo, scolpite per lo piu' dai suoi allievi.
Giungiamo quindi nel piazzaletto antistante la chiesa, in cui si trovano le statue dei profeti, famose per la loro plasticita' e forma, e molto ben inserite nell'ambiente circostante.
Terminata la visita ci trasferiamo presso la vicina cittadina di Sao Joao del Rei. La cittadina rivaleggia con Ouro Preto per la bellezza del vecchio centro e la presenza di alcune tra le piu' belle chiese e residenze coloniali del paese. Ci fermiamo dinanzi alla chiesa di San Francisco di Assisi, la prima opera progettata da Aleijadinho, con un piazzale antistante a forma di lira e ricco di splendide palme.
Iniziamo da qui un percorso a piedi attraverso il centro della cittadina, attraversato da un fiume molto ridotto in questa stagione. Il percorso e' molto pittoresco e ricco di edifici storici e chiese, e Maria ci illustra dettagliatamente le varie opere.
Giungiamo presso una delle chiese piu' famose della cittadina, quella di NS del Carmo, con la facciata opera inconfondibile di Aleijadinho, e da qui cominciamo a tornare sui nostri passi. Nel frattempo comincia a scendere la sera e le vie e le piazze iniziano ad essere illuminate da faretti che ne esaltano le forme.
Quando torniamo al nostro mezzo presso la chiesa di S. Francisco anche questa e' illuminata splendidamente e ci lascia un ricordo indimenticabile della cittadina.
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