pag. 21 Indice Brasile |
|
sabato, 13 agosto
|
Ritorniamo quindi lentamente alle nostre camere e riprendiamo tutti i nostri bagagli. Verso fine mattinata riprendiamo la strada per tornare a Campo Grande, a poco piu' di trecento chilometri.
Percorriamo il breve tratto di una decina di chilometri dell'Estrada Parque e quindi ci immettiamo sulla strada principale. Dopo pochi minuti pero' siamo gia' di nuovo fermi : il Pantanal non ci vuole lasciare senza un gran finale davvero straordinario.
A lato della strada si trovano, in piu' punti, decine e decine di jabiru', ibis e altri grandi uccelli, con diversi nidi di imponenti dimensioni. Dopo un'ultima lunga serie di fermate e di scatti fotografici riprendiamo infine la strada.
Attraversiamo un ultimo tratto di pianura aperta e verso meta' pomeriggio arriviamo a Campo Grande. Riconsegnamo il nostro mezzo, la fedele Carolina che si e' dimostrata cosi' affidabile anche su strade piuttosto difficili, e dopo esserci sistemati nell'albergo di cui gia' avevamo usufruito tre giorni prima, approfittiamo del tempo rimasto per un'altro giro della citta', sicuramente carina e ordinata.
Dopo cena andiamo a letto piuttosto presto perche' il mattino dopo ci aspetta una levataccia per prendere l'aereo alle prime luci dell'alba.
Alle 3.30 suona gia' la sveglia e poco dopo troviamo davanti all'albergo il pulmino per l'aeroporto che avevamo prenotato la sera prima. Alle 5.15 decolliamo che e' ancora notte, in direzione di Brasilia, facendo un breve scalo nella citta' di Goiania, capitale dello stato del Goias, altra grande regione di frontiera del Brasile.
Dopo poco piu' di un paio d'ore di attesa a Brasilia, partiamo di nuovo per l'ultima meta di questo lungo viaggio, la citta' di Salvador de Bahia. All'aeroporto, come da accordi con la nostra agenzia di fiducia in Belo Horizonte, troviamo ad apettarci un pulmino con autista ed una ragazza che si presenta come Monia e che ci accompagnera' per un po' nei prossimi giorni. Per adesso, ci accompagna al nostro albergo mentre, per la prima volta in tanti giorni, scoppia un breve temporale.
Durante il percorso Monia ci descrive alcuni aspetti relativi alla vita e culture tipiche della citta', che approfondiremo nei giorni successivi. Ci sistemiamo quindi nell'albergo che ci ospitera' per i prossimi tre giorni, situato nella zona di Ondina, in prossimita' del mare e non lontano dal centro cittadino.
La citta' sorge su di una penisola che si affaccia sulla grande Baia de Todos os Santos, cosi' chiamata perche' fu scoperta, da Amerigo Vespucci, il 1.o novembre 1501. Noi ci troviamo vicini al distretto di Barra, situato all'estremita' della penisola, e dopo di esserci un po' riposati approfittiamo delle ultime ore di luce per una passeggiata sul lungomare, contornato di grandi palme da cocco cariche di frutti maturi, e accompagnati da un bel tramonto.
|