La Battaglia di Wolfen Büttel (19 VI 1641).
Guerra dei Trentanni - Periodo Franco-Svedese.
Georg duca di Brunswik-Lüeburg assedia Wolfen Büttel, soccorsa da 21-26.000 imperiali e bavaresi.
Gli imperiali sono guidati dal nuovo comandante Leopoldo Guglielmo d’Asburgo arciduca d’Austria (fratello dell’Imperatore
Ferdinando III), ed i bavaresi dall’abile Piccolomini e dal mercenario francese François barone di Mercy.
Il duca di Brunswik-Lüeburg riceve in aiuto un contingente svedese, che porta con sè il corpo privo di vita di
Johan Banér, ed uno francese. Gli svedesi si schierano all’ala destra, appoggiati alla foresta di Fümelsen, le truppe
"Bernardine" sono trincerate al centro ed hanno l’ala sinistra appoggiata all’Oker.
La cavalleria imperiale all’ala sinistra, guidata da Piccolomini, attacca poco dopo mezzogiorno, accolta dal fuoco ravvicinato di
alcuni cannoni mascherati e dopo lievi perdite ripiega. Frattanto all’altro fianco, dove le fortificazioni campali sono ancora
incomplete, la cavalleria imperiale respinge e disordina quella svedese ma subisce il contrattacco di due reggimenti "Bernardini" che
ristabiliscono la situazione.
I combattimenti più intensi avvengono al centro, nel bosco di Beddinger, dentro il quale gli svedesi del reggimento blu
difendono un’area fortificata (75x75 metri) attaccata dagli imperiali in formazione sparsa al coperto degli alberi. Le difese sono in
parte incendiate, tuttavia il terreno rotto e la mancanza dei comandanti, rimasti fuori dal bosco, toglie efficacia all’attacco. Le
colonne che dovevano aggirare la posizione svedese si uniscono invece agli attaccanti, aumentando la confusione. I cannoni
ed i moschetti svedesi prendono d’infilata gli attaccanti. Grazie alla superiorità numerica gli imperiali superano le difese
tenute dal reggimento blu, catturando 3 cannoni e 4 bandiere, ma la brigata svedese tenuta di riserva è lanciata al contrattacco
e riprende le posizioni. 2.000 bavaresi insistono negli attacchi ma in tre ore lasciano 1.149 uomini caduti o feriti. I comandanti
imperiali ordinano la ritirata. Quelli svedesi ordinano l’inseguimento ma i "Bernardini" rifiutano di obbedire ed anche le truppe del
Lüneburg preferiscono rimanere nei trinceramenti.
Gli imperiali lasciano 2.000 caduti e 1.500 feriti. I vincitori 200 caduti e 500 feriti.