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LA GUERRA DEI TRENTANNI

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La Pace di Westfalia.

Guerra dei Trentanni.

Le Trattative.
La richiesta di aprire trattative di pace da parte dell'Imperatore Ferdinando III è inizialmente insacoltata (1640) ma è poi accettata dalla Francia (1641). Le cittadine di Osnabrück e Münster, in Westfalia, sono scelte per avviare i contatti.
I preliminari si aprono a Osnabrück, tra la Svezia, i suoi alleati e l'Impero, ed a Münster, tra Francia, Spagna, altri principi cattolici e l'Impero (25 III 1642). I principi tedeschi si riuniscono a Francoforte (I 1643) per trattare le questioni puramente tedesche.
L’imperatore Ferdiando III cerca di mantenere le trattative separate, e solo dopo la sconfitta di Rocroy autorizza i negoziati (23 VI 1643).
Gli inviati francesi iniziano le trattative con gli olandesi ad Hague (X 1643), convincendoli a non firmare una pace separata (1644).
Per sei mesi le trattative vertono sui titoli da attribuire ai sovrani, alle precedenze ed alla disposizione dei posti a sedere dei 125 delegati. Le maggiori difficoltà riguardano il riconoscimento dell’indipendenza delle Provincie Unite, i diritti della reggenza della duchessa di Savoia, i diritti della vedova del magravio dell’Assia-Cassel, la validità degli articoli della Pace di Praga, i diritti degli stati tedeschi a trattare indipendentemente dal re d’Ungheria e di Boemia, la validità dell’elezione dell’imperatore Ferdinando III.
Il congresso è aperto ufficialmente (4 XII 1644) ed è deciso che ogni principe e città che abbia un seggio nella dieta imperiale ha diritto ad inviare una rappresentanza (VIII 1645). Le trattative procedono senza risultato fino all’arrivo del delegato imperiale Trautmansdroff a Münster (29 XI 1645).
L'olandese Joos van den Vondel scrive il poema Op de Tweedeaght der Christe Princen (Sulla Discordia dei Principi Cristiani, 1644) esponendo il pericolo di una nuova avanzata degli osmani, che in effetti sbarcano a Creta (1645).
Le ostilità non sono sospese ed influiscono sulle trattative costringendo i delegati a ridiscutere i punti già affrontati. Spagna e Provincie Unite raggiungono una tregua (fine 1646), Francia e Impero firmano i preliminari (IX 1646) ed infine le sconfitte di Zusmarshausen e di Lens convincono l’imperatore Ferdinando III d’Asburgo a ratificarla.
Altre tre settimane sono impiegate per stabilire in quale ordine firmare i trattati, equiparati a delibere di una Dieta Imperiale e che sono gli ultimi atti diplomatici scritti il latino (sostituito dal Francese).

Gli Accordi.
I trattati di La pace separata tra Provincie Unite e Spagna raggiunta a Münster (30 I 1648) facilita anche la firma dei trattati ad Osnabrück (8 IX 1648). I tattati, comunemente noti come Pace di Westfalia, sono ratificati il 24 ottobre 1648.
Gli accordi prevedono che i trattati siano pubblicati nelle Provincie Unite (5 VI), dopo un mese in Italia e Spagna, dopo sei mesi nelle Indie Occidentali e dopo un anno nelle Indie Orientali, dando 6 mesi di tempo agli altri principi di aderirvi.

Restano esclusi dai trattati:


La Pace.
La pace è salutata da 3 salve di 70 cannoni. La notizia giunge a Praga (assediata) nove giorni dopo e nelle Indie Orientali tre anni dopo.
Per l’ultimo banchetto sono allestiti 6 saloni che accolgono gli ospiti secondo l’importanza, 4 orchestre, 150 portate ed uno spettacolo di fuochi d’artificio (14 VII 1650).
La dieta dei militari a Norimberga (1649-1650) stabilisce le modalità di smobilitazione delle truppe. Dopo la firma degli accordi (26 VI 1650), il comandante imperiale Ottavio Piccolomini e quello svedese Carlo Gustavo Wrangel smobilitano circa 200.000 tra militari e civili al seguito, comprese le donne. Molti soldati disoccupati si danno al brigantaggio, la maggior parte trova un ingaggio all’estero (Savoia, Venezia, Inghilterra, Transilvania, Polonia, Russia e Spagna). Le ultime guarnigioni svedesi lasciano la Germania nel maggio del 1654.
La smobilitazione causa un conflitto politico anche tra Stati Generali delle Province Unite e gli Stati d'Olanda (1650).
Agli svedesi è attribuita la distruzione di 1.500 città, 2.000 castelli, 18.000 villaggi mentre la popolazione tedesca passa da 21 milioni di abitanti (1618) a 13 milioni (1648). Il commercio finisce in mani inglesi ed olandesi e la dieta della Lega Anseatica cessa di riunirsi (1669) anche se non è mai ufficialmente sciolta (oggi comprende solo Amburgo, Brema e Lubecca). Alcune cronache indicano esageratamente che sono caduti i 3/4 della popolazione e l’80% del bestiame.


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