La Battaglia di Rheinfelden (1 e 3 III 1638).
Guerra dei Trentanni - Periodo Franco-Svedese.
Bernhard duca di Sassonia-Weimar assale la città di Rheinfelden (II 1638), ad est di Basilea, poi decide di passare con il
grosso dell’esercito oltre il Reno, per chiuderla anche da nord.
Il passaggio avviene a Beugen (1 III) ma la testa di ponte è attaccata da un corpo imperiale giunto da Säckinfen
attraverso la Foresta Nera. Il corpo imperiale è respinto ma è solo l’avanguardia dell’esercito guidato dal romano
duca Federico Savelli e da Johann von Werth.
Bernhard riesce a far passare il Reno a metà dell’esercito prima di subire l’attacco di Federico Savelli che si sviluppa con
azioni sparse e scaramucce, dovute al terreno accidentato, mentre l’avanguardia imperiale compie un movimento aggirante.
L’ala destra di Benrhard respinge la sinistra degli imperiali, questi però hanno la meglio sull’altra ala, catturano numerosi
cannoni e si interpongono tra gli avversari ed il ponte.
Bernhard, che ha perso solo poche truppe oltre all’artiglieria, ripiega a Laufenburg passa il Reno, torna a Rheinfelden ed attacca di
sorpresa gli imperiali (ore 7:00 del 3 III), che lo credevano già sconfitto.
Gli imperiali fuggono dentro Rheinfelden permettendo a Bernhard di recuperare la propria artiglieria leggera, sono inseguiti dalla
cavalleria e bersagliati dall’artiglieria, che per tre volte è messa in batteria.
Da Rheinfelden soccorrono tardivamente i fuggitivi compiendo una sortita ma queste truppe sono prese tra due fuochi, metà
si arrende e metà riesce a fuggire.
Tra i 3.000 prigionieri ci sono Werth, Enkefort (inviati a Parigi con le bandiere, che Richelieu espone a Notre Dame), Savelli
e Sperreuten mentre tra vincitori è ferito mortalmente Henry duca di Rohan "La Volpe degli Eserciti" (reduce della
Valtellina) che lascia in eredità le sue armi alla repubblica di Venezia.