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LA GUERRA DEI TRENTANNI

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La Reggenza di Maria de' Medici in Francia (1610-1617).

Guerra dei Trentanni.

La Politica Filo-Spagnola.
Dopo l’assassinio di Enrico IV di Borbone re di Francia (10 V 1610), sul trono gli succede il figlio Luigi XIII, di nove anni, sotto la reggenza della madre Maria de’ Medici (5 V 1610).
Il governo francese segue una politica conciliante con gli Asburgo. Luigi XIII è promesso alla principessa Anna d'Austria (25 VIII 1612), sua sorella Elisabetta di Francia è promessa al principe Filippo d’Asburgo (futuro Filippo IV re di Spagna).
Gli ugonotti, riuniti alle assemblee di Saumur (1611) e di La Rochelle (1612-1613), chiedono maggiori garanzie.

Il Trattato di Sainte-Menehould.
Contro la politica e la corruzione del governo elevano proteste il principe Henri II di Condè governatore della Guienna, il duca di Nevers governatore della Champagne, il duca di Mayenne (figlio del capo della Lega Cattolica), il duca di Longueville governatore della Piccardia, C´ duca di Vendôme (illegittimo di Enrico IV) governatore di Bretagna ed il duca di Buillon, esperto comandante militare. I principi abbandonano la corte (1614), Henri II di Condè pubblica un manifesto (II 1614) con le loro richieste: la riunione degli stati generali e la sospensione dei matimoni.
Il governo invia un esercito in Bretagna, a titolo dimostrativo, ed apre negoziati che portano al trattato di Sainte-Menehould (15 V 1614): i principi ottengono un'indennità e la promessa della convocazione degli stati generali ad ottobre.
Il duca di Guisa è ucciso accidentalemente durante un’ispezione a Les Baux-de-Provence (1 VI 1614).
Luigi XIII compie 13 anni, è dichiarato maggiorenne (2 X 1614) ma la madre mantiene la reggenza. Gli stati generali (27 X 1614 - 23 II 1615) discutono dei problemi economici e politici senza decidere nulla, non si accordano sull’introduzione dei decreti del Concilio di Trento in Francia ma si dichiarano favorevoli ai matrimoni. Non sono più convocati fino al 1789.

Il Trattato di Loudun.
La regina madre Maria de' Medici favorisce l'ascesa del proprio consigliere, il fiorentino Concino Concini, che riceve il marchesato d’Ancre, il governo di Peronne, Roye, Mondidier, Amiens e la nomina a maresciallo (1613).
Il governo lo attacca decretando l'esclusione degli stranieri dalle cariche politiche e militari (22 V 1615).
Il duca di Longueville, rivale di Concini in Piccardia, prende le armi (VIII 1615).
Mentre il re e la corte si recano con un esercito a Bordeaux per accogliere Anna d’Austria, anche Henri de Condè prende le armi (VIII 1615), unito ad Henri duca di Rohan e al duca di Bouillon.
Il principe di Condè ed il duca di Rohan occupano il Poitou. Condè assale Saumur ma è respinto (VIII 1615).
Le truppe regie, guidate dal maresciallo de Boisdauphin, fronteggiano i ribelli.
Un’assemblea protestante si riunisce a Grenoble, ma si trasferisce senza permesso a Nîmes e da qui a La Rochelle. Henry duca di Rohan solleva la Guienne, le Cevennes e la Linguadoca, ma non può fermare l’esercito ed il corteo regale. Luigi XII sposa Anna d’Austria a Bordeaux (28 IX 1615).
Le parti aprono trattative (II 1616) e firmano il trattato di Loudon (3 V 1616), che conferma l’editto di Nantes, garantisce un'amnistia generale, una distribuzione di denaro pubblico ed altre concessioni ai principali capi ribelli. Concini lascia la Piccardia ed ottiene in cambio il governo della Normandia. Alcuni ministri del governo perdono il posto.

Il Colpo di Stato di Luigi XIII.
Il principe di Condè torna a corte ed obbliga Concini a lasciare Parigi. La folla saccheggia la casa di Concini ma poco il governo fa arrestare il principe di Condè (1 IX 1616) e lo rinchiude nella Bastiglia. Il duca di Nevers in Champagne, il duca di Bouillon e quello di Loungueville si ribellano.
Il trentaduenne Jean Armand Dupleiss de Richelieu vescovo di Luçon diviene ministro (30 XI 1616).
Lesdiguiéres governatore del Delfinato interviene di propria iniziativa in aiuto della Savoia contro gli spagnoli di Milano (XII 1616). Richelieu invia tre eserciti (è presente anche il duca di Rohan) contro i ribelli ad est e rende pubblici gli importi dei donativi ai principi. I principi sono bloccati nelle loro fortezze con l’intimazione della resa incondizionata.
Lo scandalo dei donativi ai principi induce Luigi XIII, sostenuto da Charles d’Albert duca di Luynes, ad effettuare un colpo di stato. Il marchese di Vitry arresta Concini e lo fa assassinare (24 IV 1617). Sua moglie è arrestata è giustizita (8 VII). La regina madre è confinata a Blois (3 V 1617).
Luigi XIII favorisce Charles d’Albert de Luynes e governa con i ministri del padre: Villeroy, du Vair, Brûlart de Sillery e Jeanin. Luynes ottiene i beni di Concini. Il nuovo consiglio di governo rinnova le promesse di riforme.
La caduta di Concini induce i principi ribelli ad accettare il perdono, solo Condè rimane in prigione. Il conflitto tra Savoia e spagnoli di Milano è chiuso con il trattato di Pavia (9 X 1617).


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