La Battaglia di Stångebro (25 IX 1598).
Guerra Contro Sigismondo (1598-1599)
Sigismondo Vasa re di Polonia e Svezia è schierato sull'unica altrura presso Mörtlösa con 5-8-9.000 uomini;
polacchi, svedesi e mercenari.
Suo zio Carlo Vasa duca di Södermanland ripiega verso Linköping con 12.000 svedesi, compresa la guardia formata dal
reggimento del Södermanland. Sigismondo abbandona
l'altura e si accampa sulla riva occidentale del Stångebro, ma scopre che Carlo ha invertito la marcia per dargli battaglia.
Sigismondo invia al ponte maggiore (a nord) la cavalleria svedese guidata da Arvid Drake e la fanteria giudata da Vladislav Beke ed
al ponte minore (a sud) gli uomini di Småland con gran parte dei mercenari stranieri guidati da Hildebrandt Creutz, Petter
Gottberg e Kaspar Howarth.
Il grosso delle forze di Carlo attacca il contingente di guardia al ponte maggiore che dopo tre attacchi è sconfitto; i vincitori
occupano il ponte e catturano i cannoni di Sigismondo. I cannoni di Carlo, sulla collina cespugliosa di Gumpekulla, e quelli catturati,
aprono un fuoco micidiale sugli uomini di Sigismondo impegnati a passare il ponte. Il ponte è distrutto e le truppe di Carlo
difendono la riva orientale.
Tedeschi, Ungheresi e Scozzesi al servizio di Sigimondo passano il ponte più piccolo e trovano una buona posizione dietro
un recinto sul colle di Ladugård. Con l'artiglieria fermano il contingente che Carlo ha inviato in questa direzione. Sigimondo
ordina di avanzare ed inseguire l'avversario, ma le truppe di Nils Germundssons e di Anders Lennartssons attaccano i regi sul fianco
e li fermano.
Il re ordina l'intervento della cavalleria della riserva dalla riva occidentale ma ottiene un rifiuto, le truppe del
Västergötland non intendono attaccare i compatrioti. I regi sono respinti nel fiume ed oltre il ponte, numerosi affogano
tentando di passare a nuoto.
I vincitori hanno 40 caduti e 200 feriti contro 2.000 caduti e feriti degli sconfitti che perdono anche 6 cannoni e numerose
bandiere.