Carlo Vasa duca di Södermanland.
La nobiltà svedese si oppone a Carlo Vasa duca di Södermanland ma gli altri stati confermano le decisioni della dieta. Dalla Svezia fuggono in Polonia i nobili Erik Stenbock, Erik Sparre (III 1597), Sten Baner, Jöran Nilsson Posse (V 1597), Erik Brahe ed Erik Banér. Karl Stenbock tiene Kalmar in nome di Sigismondo Vasa re di Polonia e Svezia ma è bloccato dalla flotta di Carlo Vasa e costretto alla resa (1 VI 1597).
Carlo Vasa effettua una campagna in Finlandia ed occupa Åbo (30 IX 1597) ma dopo la sua partenza la città è ripresa da Arvid Eriksson Stålarm signore di Narva (25 XII), sostenitore di Sigismondo.
Stålarm raduna a sua volta 5.000 uomini, sbarca a nord di Stoccolma, attende invano l'arrivo di Sigismondo Vasa e deve tornare in Finlandia (VII 1598).

La Spedizione di Sigismondo Vasa re di Polonia e Svezia.
Sigismondo Vasa re di Polonia e Svezia non ottiene l'appoggio della dieta polacca, ma a lui si uniscono alcuni magnati ed esuli svedesi, ingaggia fanti polacchi, truppe svedesi e tedesche, una flotta di 80 navi da trasporto, in maggioranza olandesi ed inglesi, più alcuni vascelli di scorta, salpa da Danzica (23 VII 1598) e sbarca a Kalmar (31 VII), con 4-5.000 uomini: la maggioranza è costituita da cavalleria svedese, la fanteria è polacca o mercenaria ma di scarsa qualità, l'artiglieria è polacca.
I polacchi Göran Posse e Jan Zamojski volevano un esercito più numeroso mentre gli esuli svedesi lo giudicano sufficiente, temondo l'ingerenza dei nobili polacchi in Svezia.
Per Sigismondo si dichiarano gran parte della nobiltà svedese, l'arcivescovo di Upsala, i cittadini di Stoccolma, che gli aprono le porte, la cavalleria delle Upland e parte delle truppe.
Carlo Vasa raduna un esercito nel suo ducato di Östergötland, sparge la voce che Sigismondo è morto e che il suo posto è preso da un impostore.
Sigismondo avanza verso l'Östergötland senza attendere Arvid Eriksson Stålarm in arrivo con poche migliaia di uomini dalla Finlandia, ed è attaccato da Carlo nel suo accampamento a Stegebord (8 IX 1598). La fanteria di Carlo è accolta da un intenso fuoco incrociato ed è respinta lasciando 300 caduti contro 16 dei difensori. Gli esiliati svedesi ed i magnati polacchi inducono Sigismondo a fermare l'inseguimento e la vittoria non è sfruttata.
La flotta di Carlo Vasa blocca Stegebord (20 IX). Sigismondo marcia su Linköping/Jankoping e si schiera presso Mörtlösa, sull'unica altura, č raggiunto da Carlo che però non attacca. Dopo due giorni d'attesa Sigismondo lascia l'altura. Carlo propone un incontro che Sigismondo accetta ma Carlo non si presenta. Dopo alcune schermaglie Carlo sconfigge Sigismondo presso Stångebro (25 IX 1598).
Sigismondo ottiene la sospensione delle ostilitā con il trattato di Linköping (28 IX), deve consegnare come ostaggi i nobili Erik Sparre, Sten Baner, Jöran Nilsson Posse, Ture Bielke, e lascia la Svezia (22 X).
Arvid Eriksson Stålarm giunge dalla Finlandia a Stoccolma (X 1598) e trovando la situazione compromessa torna ad Åbo. Carlo Vasa ottiene la resa di Kalmar (2 V 1599) e del castello (12 V).

Malattie Gravi richiedono Gravi Cure.
Crlo Vasa effettua un'altra campagna in Finlandia, sconfigge i nobili finlandesi guidati da Akseli Kurki a Marttila, occupa Åbo, Helsinki, Viborg (22 IX 1599) e cattura Stålarm. Alcuni nobili ribelli si arrendono e sono giustiziati ("Bagno di Sangue di Åbo", 10 XI 1599).
La dieta svedese chiede che entro sei mesi Ladislao, figlio quattrenne di Sigismondo, si trasferisca in Svezia, si impegni a risiedervi e diventi luterano pena la perdita del diritto al trono. La risposta non arriva e Carlo IX diviene re (1599-1611).
Gli oppositori sono processati e prosciolti ma Carlo ne fa egualmente giustiziare cinque a Linköping ("Bagno di Sangue di Linköping", 26 III 1600): Al figlio Gustavo Adolfo, Carlo IX dice "Malattie Gravi richiedono Gravi Cure".
L'Estonia è l'ultima provincia occupata dalle truppe di Carlo IX, che con un colpo di mano prendono Narva (24 X 1599).