La Seconda Guerra tra Polonia e Svezia per la Livonia (1621-1629).
Guerre Rinascimentali sul Baltico.
La Polonia e la Prima Fase della Guerra dei Trentanni.
La partecipazione polacca alla fase iniziale della Guerra dei Trentanni si limita al permesso accordato all'imperatore Ferdinando II
d'Asburgo di arruolare in Ucrania le truppe chiamate lisowczyk: 8-10.000 cavalieri e fanti irregolari che passano i Carpazi,
invadono l'Ungheria e sconfiggono i Transilvani nella battaglia di Humienne (23-24 XI 1619), costringendo Gábor Bethlen
a rinunciare alla marcia su Vienna.
Impiegati in Boemia, un contigente di 4.000 uomini combatte alla battaglia della Montagna Bianca (6 XI 1620). Ferdinando II rende
parte dei lisowczyky quando la Polonia è invasa dai turchi (1621) ma dispone ancora di un grosso contingente
nell'invasione del Palatinato Renano (1622) e di contingenti minori in altri periodi (particolarmente nel 1630), anche se spesso si
dimostrano indisciplinati.
Gran parte della szlachcta invece simpatizza per i ribelli boemi e dà loro rifugio.
L'Invasione Svedese della Livonia.
Gustavo II Adolfo Vasa re di Svezia sposa Maria Eleonora di Brandeburgo (1620), sorella dell'elettore Giorgio Guglielmo di
Hohenzollern. Durante il suo regno la dieta svedese perde importanza a vantaggio del re e del consiglio regio.
Gustavo Adolfo offre a Sigismondo III la restituzione delle conquiste in Livonia purchè rinunci alle pretese al trono svedese
ma ottiene un rifiuto.
Allo scadere della tregua tra la Svezia e la Polonia (XI 1620), che è impegnata contro i turchi, Gustavo Adolfo salpa dalla
Svezia (VII 1621) con 158 navi e 19.000 uomini, invade la Livonia, assedia 5 settimane Riga e la costringe alla resa (25
IX 1621) ma il duro inverno (1621) riduce i 14.000 svedesi in Livonia a 5.000 abili (primavera 1622). Il principe polacco Radziwill
riconquista parte dei territori. Nella campagna muore Carlo Filippo Vasa, fratello di Gustavo Adolfo (1622).
Svezia e Polonia firmano una tregua di tre anni (26 XI 1622).
Alessio I Romanov (figlio di Michele) interviene in Livonia, negozia la pace ma raggiunge solo un cessate il fuoco fino all'estate del
1623, quando Gustavo Adolfo torna con 10.000 uomini freschi, sconfigge le poche forze russe e procede l'occupazione della
Livonia (1623).
Giunge voce che Sigismondo III assolda migliaia di mercenari tedeschi e scozzesi, ospita gli svedesi esiliati e inizia la costruzione di
una flotta a Danzica (VII 1623). Gustavo Adolfo con 20 navi blocca Danzica, verifica che le voci sulla mobilitazione polacca sono
false e prepara la campagna in Livonia. Sigismondo ha varato una sola nave (1623), seguita da altre sette (1625). La Spagna promette
sussidi progettando di impiegare la flotta polacca contro gli olandesi.
L'hetman polacco Stanislaw Koniecpolski compie una dimostrazione di forza contro i cosacchi zaporog (1625) costringendo
l'hetman cosacco Zhmaylo a ridurre i "registrati" a 4.000.
Scaduta la tregua con la Polonia (III 1625), gli svedesi avanzano da tre direzioni: Gyllenhielm con un distaccamento avanza da
Windau; Johan Banér con 12.000 svedesi in rinforzo prende Kokenhusen (VII 1625) e blocca la fortezza, raggiunto da
Gustavo Adolfo (13 VII) con rinforzi svedesi e mercenari; la fortezza si arrende (15 VII).
Jakob de la Gardie e Gustav Horn con l'esercito delle provincie baltiche assediano Dorpat (11 VIII) e dopo un duro bombardamento
la costringono alla resa (16 VIII).
In tre mesi la Livonia è praticamente occupata. Johan Banér assedia la fortezza lituana di Birze (20 VIII) e ne ottiene
la resa (26 VIII). Si arrendono Kirrumpä, Marienburg e Neuhausen. La Barre saccheggia Sesswegen (1 IX 1625). Gustavo
Adolfo prende il castello di Bauske (17 IX 1625). Gli svedesi costringono alla resa Anneburg (22 IX) e Mitau (24 IX).
La Reazione Polacca.
La dieta polacca stabilisce il divieto di servire in eserciti stranieri (1625). Il principe polacco Radziwill trattiene i negoziatori svedesi
Johan Adler e Arvid Horn, e con 2.000 uomini minaccia Nerft e Czadosy, e con un altro esercito guidato da Leo Sapieha fronteggia
Gustavo Adolfo in Curlandia. I polacchi guidati da Gonsievski respingono Horn in Livonia sud-orientale (X 1625).
Gli svedesi mettono i quartieri invernali disturbati dai cosacchi. Il cavallo di Gustavo Adolfo è colpito da una palla di cannone
mentre il re esegue una ricognizione presso Duna. Il campo è colpito da malattie che decimano le truppe (25 XII 1625).
Gustavo Adolfo con 2.100 cavalieri, 1.000 moschettieri e 6 pezzi d'artiglieria effettua una marcia forzata (50 Km in 36 ore) e
sorprende i polacchi presso Wallhof (7 I 1626). Leo Sapieha guida 2.525 cavalieri della nobiltà polacca ma la
fanteria è scarsa (altre fonti indicano 7.000 polacchi, in vantaggio 5:1 sugli svedesi). Per la prima volta il fuoco della fanteria
svedese ha la meglio sulla carica degli ussari polacchi, che lasciano 1.500-2.000 caduti. È la prima grande vittoria svedese
sui polacchi da 25 anni.
Inviati spagnoli giungono in Polonia (1626) e firmano un accordo di cooperazione tra le rispettive flotte che poi non ha effetto
perchè nessuno vuole cedere il comando.
L'Invasione della Prussia Reale.
Gustavo Adolfo con una grossa flotta e 14.000 uomini sbarca di sorpresa a Pillaü (fine VI 1626) ed occupa numerose
città della Prussia Reale (Occidentale), compresa Königsberg. I gesuiti sono espulsi ed è imposta una
tassazione di guerra.
Sigismondo raduna faticosamente un esercito e cerca di liberare Mewe ma è sconfitto a Gniew/Mewe (22-30 IX 1626): 30 caduti
svedesi contro 500 polacchi. I polacchi vincono a Hammerstein (13 IV 1627). Sigismondo dispone di 2.150 ussari, 8.200 cavalieri
cosacchi, 2.515 fanti occidentali, 1.620 fanti polacchi, 1.265 dragoni e 2.000 cosacchi zaporog (1627).
L'elettore Giorgio Guglielmo di Hohenzollern duca del Brandeburgo interviene a fianco della Polonia ma metà del suo esercito
diserta; gli svedesi gli tolgono Marienwerder e Memel.
L'hetman Stanislaw Koniecpolski, guida la guerriglia polacca, è sconfitto di misura a Tczew/Dirschau (8 VIII o 18 o 28 IX
1627), dove un moschettiere polacco ferisce Gustavo Adolfo e gli svedesi si ritirano.
L'hatman Stanislaw Koniecpolski investe il porto di Puck e lo cattura con un assalto appoggiato dalla piccola flotta polacca (IV
1627) poi con 10 navi assale le 6 navi svedesi che bloccano Gdansk e ne affonda due (28 XI 1627); cadono anche i due ammiragli.
La battaglia, chiamata di Oliva, ha larga eco in tutta Europa. Sigismondo chiede l'aiuto della flotta spagnola nelle Fiandre
(IV 1628) ma ottiene un rifiuto.
Gustavo Adolfo guida 30.000 svedesi (1628). 16.000 svedesi vincono i polacchi a Gdansk/Danzica (14 VII 1628).
Il comandante imperiale Wallenstein invia al re, ma senza il permesso della szlachta, il colonnello von Arnim con un
reggimento di 5.000 uomini (estate 1628), benchè ne abbia promessi 12.000.
L'hetman polacco Stanislaw Koniecpolski costringe alla resa 2.500 mercenari tedeschi inviati dalla Germania contro Czarne (1678).
Alcune centinaia di cavalieri polacchi sconfiggono gli svedesi ad Osterode (14 X 1628).
Wrangel con 8.000 svedesi sconfigge 6-7.000 polacchi guidati da Potocki presso Gurzno (2 II 1629), lasciando 30 caduti
e 60 feriti contro 1.500 caduti polacchi, ma è costretto a ritirarsi a Thorn.
Stanislaw Koniecpolski lascia indietro la fanteria e con 1.300 ussari, 1.200 cavalieri cosacchi, 2.000 dragoni (compreso un
contingente austriaco) sorprende sorprende Gustavo Adolfo con 5.000 fanti e 4.700 cavalieri a Trzcina/Trzciana/Stuhm (17 o 26 o
27 VI 1629). Gustavo Adolfo sacrifica la cavalleria per proteggere la fanteria e lascia 300-1.000 caduti, compresi numerosi ufficiali.
I vincitori hanno 150 caduti polacchi e 150 austriaci, catturano 400 prigionieri, 10 cannoni, 15 bandiere e numeroso equipaggiamento.
Gustavo Adolfo si salva a stento e si ritira a Marienburg.
La flotta polacca, otto navi compresa la "Re David" (400 tonnellate e 33 cannoni), si unisce a Wismar (fine 1629) a quella imperiale
che tuttavia ammonta a solo tredici navi male equipaggiate, quindi si ritira. Stanislaw Koniecpolski consiglia di impiegare sul
baltico 2.000 cosacchi e le loro agili imbarcazioni.
La Tregua di Altmark.
La tregua di sei anni firmata ad Altmark, odierna Stary Targ (26 IX 1629), mediata da Francia ed Inghilterra, lascia alla Svezia la
Livonia Settentrionale con Riga, in prussia occidentale il delta della Vistola e le città di
Elbing e Braniewo; in Prussia orientale Klaipeda ed il 3,5% degli introiti di Gdansk, Pillau, Labiau e Windau (500.000 talleri solo
nel 1629). Le altre conquiste sono rese alla Polonia. L'elettore Giorgio Guglielmo di Hohenzollern duca del Brandeburgo ottiene
Marienburg ed alcuni territori in Prussia Reale (Prussia Occidentale).
L'hetman polacco Stanislaw Koniecpolski installa i reduci della guerra in Ucraina (1629) causando la ribellione dei cosacchi zaporog
guidati dall'hetman Taras Fedorowych (estate 1630), ai quali si uniscono i "registrati" e la popolazione. L'hetman Koniecpolski
risponde con stragi e saccheggi ma è gravemente soconfitto dai ribelli presso Peryaslav (1630) e deve accettare il trattato
di Peryaslav (1630).
Gustavo Adolfo interviene in Germania nella Guerra dei Trentanni (cattura Wismar e le navi imperiali, 22 I 1632).
Sigismondo III Vasa re di Polonia propone all'Imperatore Ferdinando II la formazione di un esercito congiunto in Slesia chiedendo
il comando per sé o per il figlio Vladislao, ma Ferdinando diffida.