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GUERRE RINASCIMENTALI
SUL BALTICO

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La Prima Guerra Nordica o Guerra dei Cinque Anni (1655-1660).

Guerre Rinascimentali sul Baltico.


L'Invasione Russa della Polonia.
L'hetman cosacco Bohan Chmielnicki si dichiara vassallo dello czar Alessio I Romanof (Concilio di Pereyaslav, 18 I 1654) che accetta di registrare 60.000 cosacchi ed invia 80-100-200.000 russi, cosacchi e numerosi mercenari occidentali ad invadere la Bielorussa, difesa da 8.000 uomini.
Giovanni Casimiro Vasa re di Polonia mobilita 35.000 leve dei nobili polacchi, 18.000 leve dei nobili lituani (VI 1654) e chiede aiuto al sultano osmano, che permette ai tartari di allearsi alla Polonia.
Il conflitto è chiamato "Lunga Guerra Russo-Polacca" (1654-1667), ma i polacchi lo chiamano anche "Il Diluvio" mentre per i russi è la "Guerra dei Tredici Anni".
I russi guidati da Jakov Cerkasski affrontano i lituani guidati dal grande hetman principe lituano Janus Radziwill a Sklou (12 VIII 1654). Trubeckoj sconfigge i lituani a Sapialevicy (24 VIII 1654).
I polacchi ed i tartari invadono la regione di Bratislavia (fine 1654) ed assediano Uman (20 I 1655). Bohan Chmelnicki ed il comandante russo Vasilii Sheremetev giungono in soccorso con 70.000 uomini ma sono respinti con una serie di scontri attorno Ochmatiw (29 I - 2 II 1655). I tartari tuttavia rifiutano di proseguire le ostilità contro i cosacchi e l'unico risultato della campagna è la devastazione della provincia di Bratislavia.

L'invasione Svedese della Polonia.
Dopo l'abdicazione di Cristina Vasa regina di Svezia (VI 1654), sale al trono suo cugino Carlo X Gustavo duca di Zweibrücken (Due-Ponti, 1654-1660), figlio del conte Palatino. Giovanni Casimiro II Vasa re di Polonia reclama la Livonia e la corona svedese. Carlo X sposa Edvige Eleonora, figlia di Cristiano Augusto duca di Holstein-Gottrop (X 1654), rendendo più sicuri i dominî occidentali della Svezia, accoglie i nobili Lituani contrari all'occupazione russa, raccoglie 30-50.000 uomini in Svezia, Finlandia, Livonia e Germania e lascia Stoccolma (VI 1655).
Il conflitto è chiamato dai tedeschi "Prima Guerra Nordica"; dai Polacchi "Seconda Guerra Nordica" (1655-1660).
I russi, con 20.000 cosacchi guidati da Ivan Zolotarenko, occupano dopo un lungo assedio Smolensk, prendono Minsk, saccheggiano Vilno (8 VIII 1655), occupano Vitebsk e Polock, invadono la Polonia e prendono Lublino, ma russi e cosacchi sono in disaccordo su chi debba presidiare le conquiste. L'arrivo dei tartari a fianco dei polacchi induce i russi a ritirarsi a est (X 1655).
Dalla Pomerania gli svedesi guidati da Arvid Wittenberg e dell'esiliato Radziejowski invadono la Polonia, ottengono la resa di Ujscie, avanzano indisturbati su Varsavia, ne ottengono la resa incondizionata ed occupano la Grande Polonia. Giovanni Casimiro Vasa re di Polonia rifiuta di impegnarsi disponendo solo di 5.000 uomini e fugge in Slesia. Carlo X occupa la Piccola Polonia e la capitale Cracovia (X 1655), difesa da Stefan Czarniecki. Gran parte della Polonia-Lituania è occupata dagli Svedesi e dai Russi. Janus Radzvill e numerosi nobili polacchi e lituani cambiano campo. Il "patto di unione" (1655) firmato da Kedainiai scioglie l'unione tra la Polonia e la Lituania, che si unisce alla Svezia, ma la maggioranza dei Lituania si ribella alla Svezia. Per la prima volta anche i popolani organizzano la guerriglia (XI e XII 1655).
Carlo X occupa Thorn ed Elbing, minaccia la capitale prussiana e costringe l'elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern duca del Brandeburgo a firmare il trattato di Königsberg (I 1656), con il quale fa omaggio feudale a Carlo per il ducato di Prussia (Prussia Orientale) e fornisce un contingente di 1.500 uomini, ricevendo in cambio il vescovado di Ermeland.

La Confederazione dei Polacchi.
Le violenze delle truppe e la religione riformata di Carlo X gli rendono ostili numerosi polacchi. Dopo la "miracolosa" resistenza del monastero delle paoline a Czenstochowa, dedicato a Maria, alcuni nobili polacchi formano la "Confederazione dei Polacchi". I soldati svedesi trovati isolati sono massacrati. Giovanni Casimiro torna in Polonia e dedica il regno alla Vergine.
Carlo X lascia Magnus La Gardie a difendere le provincie Baltiche, parte da Danzica e con 15.000 uomini affronta il piccolo esercito polacco guidato da Stephen Czarniecki a Golab (19 II 1656), tra i fiumi Wieprza e Vistola presso Varsavia, sconfiggendolo al prezzo di un migliaio tra caduti e feriti. Carlo X procede verso Lemberg e Jaroslav ma è disturbato dalla guerriglia dei cavalleggeri polacchi, deve ritirarsi a Varsavia e torna all'assedio di Danzica.
L'Hetman Stefan Czarniecki prosegue la guerriglia e riporta su Federico magravio di Baden la prima vittoria polacca della guerra a Warka (7 IV 1656), causando 1.500-2.000 caduti e 2-300 prigionieri, 20 stendardi e 200 carri al prezzo di circa 50 caduti e 100 feriti.
Giovanni Casimiro Vasa torna nella capitale (VI 1656).

Il Conflitto di Allarga.
L'elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern duca del Brandeburgo teme il rafforzamento di Giovanni Casimiro Vasa e firma con Carlo X un nuovo trattato a Marienburg (VI 1656) elevando il proprio contingente a 4.000 uomini.
I successi svedesi preoccupano i russi che invadono le province baltiche di Ingria e Livonia (8 VII 1656) ma sono sconfitti da Magnus de La Gardie. Gli olandesi saccheggiano le colonie svedesi nel Delaware.
Carlo X con 18.000 svedesi e prussiani (9.500 svedesi e 8.500 brandeburghesi) marcia su Varsavia, difesa da Giovanni Casimiro e Czarniecki con 36-40-50.000 polacchi e tartari, li sconfigge causando 2.000 caduti e 18 stendardi contro 1.000 caduti (18-20 VII 1656) e cattura la città. L'elettore rifiuta di avanzare oltre Varsavia.
In Ingria gli svedesi sconfiggono i russi a Rautu, presso Kexholm (VII 1656). Russia e Polonia firmano l'armistizio di Niemierz (VIII 1656) e la pace di Vilno (24 X 1656), unendosi contro la Svezia. Bohan Chmielnicki, escluso dal trattato, apre trattative con Carlo X ed entra nella coalizione anti-polacca (X 1656).
La flotta olandese è accolta a Danzica ma Carlo X la tiene fuori dal conflitto concedendo privilegi commerciali con il trattato di Elbing (IX 1656). Il trattato di Labiau (XI 1656) assicura all'elettore di Brandeburgo la piena sovranità sul ducato di Prussia (Prussia Orientale).
I polacchi sconfiggono gli svedesi ed i prussiani a Prostki (8 X 1656) causandogli la perdita di 5-6.000 uomini. Due settimane dopo i polacchi sono sconfitti a Filipow (22 X 1656).
György Rakoczy II principe di Transilvania si allea a Carlo X (XII 1656) e con 30.000 ungheresi ed ucraini e 20.000 cosacchi guidati dal colonnello Antin Zhdanovych occupa la Galizia (I 1657), Cracovia e Varsavia.
Giovanni Casimiro II firma un'alleanza con Leopoldo d'Asburgo re d'Ungheria e di Boemia e arciduca d'Austria (27 V 1657) che invia un contingente contro la Svezia ed anche Federico III re di Danimarca dichiara guerra a Carlo X (1 VI 1657). Il conflitto è chiamato "Prima Guerra Danese di Carlo X", dai danesi "Prima Guerra Svedese".

La Prima Guerra Danese di Carlo X (1657-1658).
Carlo X lascia che Ingria e Livonia si difendano come possono dai russi, che prussiani e transilvani affrontino gli austriaci e marcia contro la Danimarca. La difesa della Svezia è lasciata alla milizia guidata da Per Brahe.
La resistenza polacca contro gli ungheresi di György Rakoczy II principe di Transilvania, alimentata anche da agenti russi, diminuisce il suo potenziale militare inducendolo e ritiriarsi, ma è accerchiato dai polacchi e dai tartari a Medzhybizh (VII 1657), sconfitto a Trembowla (31 VII) ed obbligato a firmare il trattato di Chornyi Ostriv (22 VII 1657).
In Estonia gli svedesi sconfiggono i russi a Walk/Valga (8 VII 1657). I russi attaccano Lava (1 VIII 1657).
Federico III re di Danimarca dispone di un'armata di 34.000 uomini indisciplinati e poche finanze, ma ha l'appoggio di numerosi nobili. Il maresciallo Ander Bide riconquista Brema e Verden mentre Federico III interviene con la flotta nel Baltico.
Carlo X con 6.000 veterani esegue una marcia forzata fino Stettin, dove si unisce a Wrangel ed al ministro danese esiliato Korfits Ulfeld. Numerosi cavalli muoiono per strada, ma Carlo X giunge inaspettato sulla frontiera dell'Holtein (VII 1657), che è occupato senza opposizione (del duca suo suocero). Lubecca fornisce vettovaglie agli svedesi. I danesi sono espulsi da Brema. Parte delle truppe si unisce agli invasori.
La flotta svedese salpa verso il Piccolo Belt ma è sconfitta da quella danese (12-13 IX 1657). L'elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern duca del Brandeburgo rompe l'alleanza con la Svezia e si allea alla Polonia a Wehlau. Un esercito austriaco, polacco e brandeburghese blocca gli svedesi nello Jultand.
Wrangel con 4.000 uomini esegue un attacco notturno contro la fortezza di Frederiksodde (24 X 1657), difesa da 6.000 danesi guidati dal maresciallo Blide che è ferito mortalmente e 3.000 difensori gettano le armi, ma gli svedesi restano ancora bloccati.
L'inverno si rivela particolarmente freddo in tutta europa ed il Piccolo Belt ghiaccia (I 1658) permettendo agli svedesi di avanzare ed occupare l'isola di Fyen, dove c'è posto solo per due squadroni di cavalleria, Carlo X ed il suo seguito. Erik Dahlberg guida il grosso dell'esercito oltre il Grande Belt e procede di isola in isola verso Copenaghen (II 1658): Taasinge, Langeland, Laaland, Falster e Zeeland. La Danimarca firma il trattato di Roeskilde (18 II 1658), cede la Scania, l'Halland ed il Bleking, ultimi suoi possessi in Svezia, Bornholm, ultimo possesso nel Baltico orientale, i distretti norvegesi di Trondhjem e Baahus, che portano la Svezia sulla costa Mare del Nord. La Danimarca si impegna a trasferire le sue truppe nell'esercito svedese, a chiudere il Sound alle navi di potenze ostili alla Svezia, a restituire le proprietà a Korfits Ulfeld ed a pagare un'indennità al duca di Holstein-Gottorp.
Carlo X lascia Wrangel con l'esercito in Danimarca e raggiunge la sua nuova provincia di Götemborg.

La Ripresa delle Ostilità.
I russi frattanto hanno attaccato Nöteborg, Kexholm e Riga ma sono stati respinti dagli svedesi.
L'alleanza tra Polonia ed Austria rende sospetto lo czar. Il successo di Carlo X in Danimarca rende più propenso alle trattative anche l'elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern duca del Brandeburgo.
La Danimarca rifiuta di abbandonare l'alleanza con l'Olanda, cerca di eliminare la clausola dal trattato e dopo lunghe trattative Carlo X ordina a Wrangel di marciare su Copenaghen (18 VII 1658). Per gli svedesi è la "Seconda Guerra Danese di Carlo X (1658-1660)". I danesi incendiano i sobborghi (13 VIII) ed i cittadini si preparano a difendere le mura. Gli svedesi pongono l'assedio.
Gli austriaci attaccano gli svedesi in Polonia. Raiomondo Montecuccoli ottiene le sue prime vittorie a Neumünster e Torun, sull'isola di Als. Leopoldo I d'Asburgo è eletto imperatore (VII 1658) ed è incoronato a Francoforte (VIII 1658).
Raimondo Montecuccoli, l'elettore Federico Guglielmo del Brandeburgo e Czarniecki con 30.000 austriaci, brandeburghesi e polacchi entrano nello Jutland. I danesi rioccupano Trondhjem e Bornholm. Cade la fortezza di Kronborg (IX 1658).
Opdam con 35 vascelli olandesi forza il Sound, si unisce alla flotta danese e libera Copenaghen (29 X 1658).
All'incontro di Hague (11 V 1659) gli inviati Inglesi, Francesi ed Olandesi si accordano per far cessare le ostilità nel Baltico secondo gli accordi di Roeskilde, con il divieto di navigazione del Baltico agli stati che non si affacciano su questo mare.
Carlo X firma una tregua di tre anni con lo czar (XII 1658), poco rispettata, e tenta di trattare con l'Olanda (VII 1659), alla quale offre invano la spartizione della Danimarca. La tregua con la Russia è trasformata in pace (V 1659).
Ruyter trasporta 9.000 alleati dallo Jutland a Fyen (XI 1659) ma Philip von Sulzbach con 6.000 svedesi li sbaraglia a Nyborg (26 XI 1659).
Dopo la morte di Bogdan Khmelnitsky hetman dei cosacchi (27 VII 1657) è eletto Ivan Wyhowski che apre trattative segrete con Giovanni Casimiro re di Polonia, raggiungendo l'accodo di Hadziacz (16 IX 1658); i cosacchi vedono garantite alcune autonomie.
Ivan Wyhowski con aiuti polacchi e lituani sconfigge i russi a Konotp e li espelle dall'Ucraina, ma subisce una ribellione di gran parte dei cosacchi (IX 1659) ed il successore Yurasj Khmelnitsky (figlio di Bogdan) rinnova il vassallaggio con lo czar (1659).

La Fine della Prima Guerra Nordica.
Carlo X si ammala e muore trentasettenne (13 II 1660) lasciando erede il figlio Carlo XI di 4 anni, sotto tutela di un consiglio guidato dall'abile Per Brahe. Sono riaperte le trattative di pace (III 1660) ma la Danimarca ricomincia le ostilità sul mare.
Il maresciallo svedese Lars Kagg guida una dura spedizione invernale nel Cattegat, in Norvegia meridionale, ma è fermato all'assedio della fortezza di Hald.
La pace di Oliva (23 IV 1660), mediata dalla Francia, chiude le ostilità tra Svezia, Polonia, Brandeburgo ed Impero. La Polonia rinuncia a rivendicare il trono polacco (dal 1600) e la Livonia e cede il ducato di Prussia (Prussia Orientale) in piena sovranità al Brandeburgo. La Danimarca ottiene dalla Svezia l'isola di Börnholm e la zona norvegese di Trondhjem.
Svezia e Danimarca, con la mediazione olandese, firmano la pace di Copenhagen (27 V 1660) secondo i termini della pace di Roeskilde, tranne la chiusura del Baltico alle altre flotte da guerra straniere (fine della Seconda Guerra Svedese).

La Fine della Lunga Guerra Russo-Polacca.
Stefan Czarniecki è nominato comandante dell'esercito polacco contro i russi e riporta la vittoria di Cudnow (1660). L'esercito russo-cosacco del generale V. Sheremetey è accerchiato dai polacco-tartari a Liubar, in Volhynia (1660). L'hetman cosacco George Khmelnitsky cerca di spezzare l'accerchiamento ma è sconfitto a Slobodyszcze/Slobodziez. Sheremetey si arrende ed è costretto a ritirarsi in convento (1663).
Nella campagna del 1660 i polacchi hanno catturato 130 stendardi e 50 cannoni, inflitto 8-9.000 uomini di perdite ai russi, 2.000 ai cosacchi, subito la perdita di 3.500-4.000 uomini e 1.500-2.000 per malattie.
I russi devono abbandonare Vilno, ritirarsi dietro la Beresina e firmano un trattato con i Calmucchi, che promettono l'invio di 1-10.0000 guerrieri l'anno (1661).
Peter Doroshenko guida un terzo partito cosacco, favorevole ai turchi osmani, e l'Ucrania è devastata dei tartari.
La pace di Kardis chiude il conflitto tra Svezia e Russia (21 VI o 1 VII 1661) secondo i termini della pace di Stolbovo. La Livonia è resa alla Svezia.
Polonia e Russia aprono trattative a Durovicha (1664) ma la ribellione del magnate polacco principe Lubomirsky le fa fallire. Sono riaperte e portano alla firma del trattato di Andruszow (<30 I>11 II 1667), che fissa una tregua di tredici anno e mezzo ponendo fine alla "Lunga Guerra Russo-Polacca", chiamata dei russi "Guerra dei Tredici Anni".
Alessio I ottiene la città di Smolensk (Ucraina orientale), la Piccola Russia fino al Dnieper, con Konolop, Gadyach, Pereyaslavl, Mirgorod, Poltava e Izym (gran parte dei territori cosacchi), restituisce Vitebsk, Polotsk e la Livonia Polocca.
I russi, con l'aiuto olandese, costruiscono una galea da 22 cannoni chiamata Oryol (Aquila) e tre piccole navi (1667-1670), ma l'Oryol è catturata dai cosacchi ribelli guidati da Stepan Razin e arenata all'estuario del Volga.


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