La Battaglia di Lubieszow (17 IV 1577).
Guerra di Gdansk (1576-1577)
Hans Wickelbruch Yon Koln guida 3.100 lanzichenecchi mercenari inquadrati in 6 bandiere, 400 reiter, 400 cavalieri cittadini e 6-8.000
miliziani di Gdansk (Danzica) con 7 cannoni e 30 pezzi leggeri montati su carri. Altri 210 uomini con barche giungono da Gdansk per
permettergli il passaggio del fiume Motlawa/Mottlau, reso difficile dalla stagione che ha reso le sue rive estremamente paludose.
L'hetman Jan Zborowski è informato dei movimenti dell'avversario ed esce da Tczew con 1.134 ussari, 215 cavalieri
cosacchi, un centiaio di cavalieri tartari, 1.050 fanti haiduk (istituita da Báthory) ed alcuni cannoni. Tczew rimane
presidiata dagli abitanti e da 100 uomini.
Zborowski con il grosso presidia il ponte sul Motlawa presso Rokiti ed invia esploratori a sorvegliare l'altro unico passaggio,
presso il lago di Lubieszow, e le navi uscite da Gdansk.
Wickelbruch invia 200 cavalieri e la milizia ad impegnare i polacchi al ponte di Rokiti e con il resto procede verso il lago di
Lubieszow. Zborowski, informato dagli esploratori, invia al lago due bandiere di cavalleria a constrastare il passaggio ma i polacchi
guadano prima che arrivino ed occupano una posizione favorevole.
Zborowski ordina la distruzione del ponte di Rokiti, rendendo impossibile il passaggio, e porta tutte le sue forze contro
Wickelbruch.
I ribelli accolgono con archibugi e cannoni l'attacco di 600 ungheresi che soffrono numerose perdite ma riescono ad ingaggiarli, sono
fiancheggiati dalla cavalleria e li respingonoi catturando l'artiglieria.
Wickelbruch lancia al contrattacco 6 grosse compagnie di lanzichenecchi armati di picca che sono fermati dai fanti polacchi
(haiduk) ed ungheresi armati di sciabole, caricati sul fianco da due bandiere di ussari e messi in fuga. La rotta si propaga al
resto dell'esercito dei ribelli, ma il passaggio della Motlawa ostacola la fuga.
La cavalleria polacca insegua i fuggitivi fino a Gdansk dove si salvano solo 2.000 fanti e 200 cavalieri. La milizia di Gdansk e le navi
rientrano rapidamente in città.
Gli sconfitti lasciano 4.426 caduti e 5.000 prigionieri contro 50-58 caduti polacchi e 130 altre perdite, oltre a 103 cavalli.