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GUERRE RINASCIMENTALI
SUL BALTICO

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Le Guerre di Ivan III contro Lituania (1492-1495) e Svezia (1495-1496).

Guerre Rinascimentali sul Baltico.

La Prima Guerra tra Russia e Lituania (1492-1495).
Alla fine del medioevo la guerra tra Russia, alleata ai tartari di Crimea, e Polonia, alleata ai tartari dell'Orda d'Oro, non coinvolge la direttamente la Lituania. Ivan III Vasilyevich gran principe di Mosca si limita ad occupare alcuni terriori di confine.
Dopo la morte di Casimiro Jagellone (1492) suo figlio quartogenito Alessandro è eletto gran principe di Lituania senza consultare la dieta polacca, che invece elegge re di Polonia il terzogenito Giovanni Alberto I.
Ivan III si allea al sultano osmano Bajazet II, a Stefano voivoda di Moldavia ai danni della Lituania, scopre un complotto polacco a Mosca e fa invadere la Lituania alle sue truppe. Alcuni nobili lituani si uniscono ai russi: i principi di Masovia, Viazma, Vorotinsk, Belef e Mezetsk.
Lo czar sposa la principessa bizantina Zoe Paleologa (1493), adotta il simbolo dell'aquila a due teste ed assume il titolo di Samoderzschets (Sovrano di Tutta la Russia), rifiutando il titolo di re offertogli dall'imperatore Federico III d'Asburgo.
Alessandro Jagellone, privo di un esercito permanente, riceve scarsi aiuti dal fratello Giovanni Alberto e dal fratello primogenito Ladislao re di Ungheria e Boemia, e non può impedire le scorrerie dei russi, che sono però impossibilitati a prendere le fortezze.
Alessandro è costretto a firmare una tregua (1495) con la quale riconosce le conquiste russe fino alla Desna e sposa Elena, figlia di Ivan III.

La Prima Guerra tra Russia e Svezia (1495-1496).
Lo czar Ivan III si allea a Giovanni II re di Danimarca e Norvegia ai danni dell'Hansa e della Svezia, governata con larga autonomia dal cancelliere Sten Sture "Il Vecchio".
I russi sconfinano nella Finlandia svedese (VI 1495). Ivan III raduna tre eserciti a Mosca, Pskov e Novgorod, guidati dal principe Daniel V. Shshenya, ed investe Vyborg (IX 1495). Dopo tre mesi i cannoni aprono una breccia ma l'attacco è respinto. La fuga dei soldati russi è imputata ad una bandiera con la croce di sant'Andrea apparsa in ciele (probabilmente il fumo dell'esplosione di una torre di munizioni). Sten Sture salpa con un esercito di soccorso (25 XI) e raggiunge Turku. I russi levano l'assedio (4 XII 1495).
Ivan III invia un altro esercito, guidato dal principe Vasilii I. Patrikeev e da Andrey F. Chelyadin, che saccheggia la Karelia, invade la Finlandia ed investe Turku (II 1496), ma all'avvicinarsi di un esercito di soccorso svedese si ritira e torna a Norvgorod (6 III 1496).
Un esercito russo invade la Finlandia settentrionale da Ustyug (estate 1496), saccheggia la regione, prende ed incendia Vyborg (VII 1496) e si ritira.
Sten Sture interviene con 40.000 uomini. Una flotta di 70 navi con 2.000 svedesi risale la Narova, bombarda Ivangorod, la prende e la saccheggia massacrando la popolazione (19 VIII 1496), ritirandosi all'avvicinarsi di un esercito russo. I russi preparano un nuovo esercito guidato da Daniel V. Shchenya ed inquadrato in quattro polki (avanguardia, grosso, destra e sinistra) ma deve essere impiegato in Kazan (IX 1496).
Russia e Svezia firmano una tregua di sei anni (III 1497) fissando il confine alla Neva.


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