La Guerra dei Conti (1533-1536).
Guerre Rinascimentali sul Baltico.
I Canditati al Trono Danese.
Dopo la morte di Federico I di Gottorp re di Danimarca, Svezia e Norvegia (10 IV 1533), il governo è assunto dal
Consiglio dei Nobili che tenta di rimandare la scelta di un successore.
I canditati al trono elettivo sono il suo figlio primogenito luterano Cristiano Gottorp duca di Schleswig-Holstein, appoggiato da
Amsterdam e Danzica, suo fratellastro cattolico Giovanni dell’Holstein, appoggiato dalla chiesa danese, ed il loro cugino
detronizzato Cristiano II “Il Crudele”, appoggiato dalle città e dai contadini ma prigioniero del duca d’Holstein. La Norvegia
evita di prendere posizione.
L’Intervento di Lubecca.
I bogomastri di Copenhagen e di Malmö, favorevoli a Cristiano II, chiedono aiuto a Jürgen Wullenwebers borgomastro
di Lubecca. La città anseatica, interessata a controllare il commercio nel Baltico, affida la flotta all’ammiraglio Meyer ed
assolda Christopher conte d’Oldenburg.
Christopher d’Oldenburg con un esercito di 600 cavalieri e 4.000 lanzichenecchi frisoni effettua una finta nell’Holstein (V 1534) poi
sbarca a Skovshoved (23 VI 1534), raggiunge Copenanghen ed ottiene il riconoscimento di Cristiano II da parte della popolazione
della Zelanda, dell’isola di Funen, della Scania e di alcuni nobili.
La Reazione dell’Holstein.
Gran parte dei nobili danesi, soprattutto la bassa nobiltà, chiede aiuto al duca dell’Holstein offrendogli la corona.
Cristiano duca d’Holstein invia 400 cavalieri, 200 arcieri e 600 lanzichecchi che occupano l’isola di Funen, prendono la città
di Odense ed assediano il porto di Nyborg. Christopher conte d’Oldenburg sbarca con un contingente di cavalieri nobili e di
lanzichenecchi a Kerteminde, sconfigge gli avversari a Clausholm e li insegue dal piccolo Belt nello Jutland.
Il corsaro “Capitano” Andersen Clement sbarca a Vendsyssel (IX 1534), nello Jutland, e solleva la popolazione in nome di
Cristiano II. I nobili locali, guidati da Holger Holgersen Rosenkrantz, Rigsråd Niels Brock ed Erik Banner, raccolgono 1.200
uomini e senza attendere i rinforzi in arrivo dall’Holstein (600 lanzichenecchi ed un contingente di cavalleria) attaccano i 6.000 ribelli
guidati dal “Capitan” Clement e trincerati dietro una palude a Svendstrup (16 X 1534) ma sono sconfitti. I ribelli
sollevano lo Joutland fino Gudenaa e Varde.
Il comando dell’esercito dell’Holstein, rinforzato da truppe dalla Pomerania, è affidato all’abile Johan Rantzau che blocca il
transito commerciale sul fiume Trave (IX 1534) e costringe Lubecca a firmare la pace di Stockelsdorf (7 XI 1534). Johan
Rantzau interviene poi nello Jutland con 1.200 cavalieri pesanti ed altri 200 cavalieri (oppure 1.000 cavalieri e 4.500 lanzichenecchi) e
sconfigge gli 8-900 avversari sotto le mura di Aalborg (18 XII 1534) dove il “Capitano” Andersen Clement è ferito. I ribelli
di Lolland riportano un successo a Xrtias, insufficente a rovesciare le sorti del conflitto.
L’Intervento del Maklemburgo, della Finlandia, della Svezia e del Brandeburgo.
Albrecht VII conte del Macklemburgo e Giovanni conte di Hoya (Finlandia) intervengono in favore dei ribelli a fianco di Christopher
conte d’Oldenburg. Il conflitto è quindi chiamato “La Guerra dei Conti” ma anche “Den Store Borgerkrig” (La
Grande Guerra Civile).
Al duca dell’Holstein si unisce Gustavo I Vasa re di Svezia, che mobilita 700 cavalieri, 4 fänikor (bandiere) di fanteria (2.000
uomini), 10 navi e convince Albrecht margravio di Brandeburgo ad entrare nell’alleanza.
Il grosso degli svedesi fronteggia i finlandesi mentre un contingente invade l’Halland. Lubecca invia cavalieri e lanzichenecchi in aiuto
dei nobili e dei popolani in Scania. Cristiano duca d’Holstein invia lanzichenecchi dallo Joutland all’alleato Gustavo Vasa, anche per
impedirgli di occupare da solo la Scania (danese). Gli svedesi sconfiggono Christopher conte d’Oldenburg ad Helsingborg (13 I
1535) mettendo in fuga la nobiltŕ della Scania. I popolani della Zelanda inziano la caccia ai nobili.
L’esercito popolano dell’isola di Funen fronteggia nello Jutland quello dell’Holstein e riceve in rinforzo 1.500 lanzichenecchi e 160
cavalieri ma le truppe dell’Holstein saccheggiano le terre della Zelanda e lo costringono a ripiegare.
L'ammiraglio danese Pedr Skram con 20 navi dell’Holstein, danesi e svedesi sconfigge 9 navi di Lubecca a
Bornholm assicurandosi il dominio del mare. L’isola di Funen è invasa da Johan Rantzau dalla penisola di Als e dagli
svedesi dalla penisola di Halsnaes. Rantzau sconfigge a Favrskov (20 III 1535) i ribelli che sono raggiunti dal conte di
Hoya con rinforzi del Macklemburgo, ma sono nuovamente sconfitti in modo decisivo sul colle di Oksnebjerg (11 VI 1535), presso
Assens. Il vescovo Gustaf Trolle ed il conte di Hoya sono tra i caduti.
Le vittorie hanno ripercussioni in Norvegia, dove i vescovi di Olso e di Hamar si dichiarano per Cristiano III, contrastati da Olaf
Engelbrektssön arcicescovo di Trondhjem che resta fedele a Cristiano I, chiede invano aiuto all’imperatore Carlo V ed a
Federico conte del Palatinato Ranano.
La flotta alleata sconfigge nuovamente quella di Lubecca, a Svendborgsund ( 17 VI 1535).
Il Trono a Cristiano III.
Cristiano duca dell’Holstein è incoronato con nome Cristiano III, raccoglie 12.000 mercenari e sbarca a Korsoer, in
Zelanda, assedia Copenanghen e Malmö. Lubecca esce dal conflitto. L’anno successivo si arrendono Malmö
(2 IV 1536) e Copenanghen (20 VII 1536), dove Cristiano III entra in trionfo (6 VIII 1536). Il corsaro “Capitano” Andersen
Clement è tradito, catturato e giustiziato (9 IX 1536).
Olaf Engelbrektssön arcicescovo di Trondhjem (1 IV 1537) fugge in Olanda e Cristiano III ottiene il controllo della
Norvegia.
Per pagare i debiti di guerra (pari a 13 volte gli introiti annui), Cristiano III confisca le terre della chiesa danese e le spartisce con i
nobili.