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Le tre battaglie seguenti appartengono alla cosidetta "Ribellione" del Pernambuco (1645-1654),
ma sono descitte a parte per non appesantirne la narrazione.
La battaglia del monte Tabocas (3 VIII 1645) è la prima vittoria dei ribelli luso-brasiliani sugli olandesi
ed ha contriubuito all'estendersi della rivolta. La prima battaglia dei Monti Guararapes
(19 IV 1648) e la seconda battaglia dei Monti Guararapes (17 II 1649) segnano il fallimento dei
tentativi olandesi di sbloccare l'assedio di Recife, e sono molto celebrate tuttora dai brasiliani.
Uno scenario per il regolamento DBR della seconda battaglia di Guararapes è disponibile in inglese sul sito
Renaissance Wargames Home Page.
Un contingente olandese al servizio della Compagnia delle Indie Occidentali si scontra con un gruppo di insorti del Pernambuco,
con aiuti portoghesi guidati da Antônio Dias Cardoso.
Un contingente guidato dal capitano João Nunes di Mata attira gli olandesi verso il monte Tabocas. Gli olandesi, guidati da
Hendrick van Haus, sconfiggono e disperdono questo contingente e passano il fiume Tapucurá ma sono attaccati di
sorpresa dai portoghesi appostati nella vegetazione. L’avanguardia olandese oltre il fiume è affrontata da Antônio
Dias Cardoso, attirata in una strettoia dove la strada è bloccata da una spessa siepe con un unico accesso per due
persone alla volta, difesa da 90 uomini, supportati da altri 40-50 pronti ad accorrere dove necessario. Augustin Fagundes con
110 uomini difende i fianchi e le spalle portoghesi. João Fernandes Vieira ed il capitano padre Simão de Figueiredo guidano la
riserva di 1.350 uomini, ma solo 30 sono armati.
L’avanguardia olandese dopo dura lotta respinge Augustin Fernandes. Parte del grosso attacca stretta entrata della siepe ma i
difensori, sostenuti dalla riserva, lo respingono. È respinto anche un tentativo di aggiramento, che costa la vita al
capitano Falloo, che guidava l’avanguardia olandese.
Gli olandesi si schierano e lanciano un attacco massiccio lungo tutta la siepe, riescono a penetrare in alcuni punti ma sono
contenuti dai difensori, compreso lo stesso Antônio Dias Cardoso. Alcuni attaccanti si infiltrano e raggiungono la riserva,
in gran parte disarmata, e sono affrontati da 50 servi armati di archi, frecce, lance e machetes, ai quali è promessa la
libertà. Alla mischia si aggiungono anche il resto della riserva, armata per lo più di attrezzi da lavoro, e gli
olandesi sono respinti. Il bottino dei vincitori comprende numerose armi da fuoco e munizioni.
La battaglia è durata quattro ore ed è chiamata anche "Vitória de Santo Antão".
Gli Olandesi.
Il tenente generale Sigismund Von Schkoppe (tedesco) con 9 reggimenti (ciascuno di 300 picchieri e 200 moschettieri) e con
700 portatori esce all’alba da Recife suonando trombe e tamburi (16 IV), effettua una finta verso Arraial Novo do Bom Jesus e
si dirige verso i monti Guararapes. In tutto sono presenti 6.000 olandesi, compresi 500 marinai, e 300 indios tapuias.
Altre fonti indicano 4.500-7.400-8.300-4.500-7.100 uomini presenti, in maggioranza mercenari francesi, tedeschi, polacchi,
ungheresi, inglesi e svedesi.
Gli olandesi passano il fiume Capibaribe e prendono il ridotto portoghese di Barreta (17 IV), difeso da un centinaio di
portoghesi, guidati da Bartolomeu Soares Canha, che sono interrogati ed assicurano la presenza di solo 200-300 difensori ai
monti Guararapes.
I Portoghesi.
Dias Cardoso muove per intercettare la colonna di Von Schkoppe e prende posizione a Boqueirão dos Guararapes, luogo
chiamato anche "Le Termopili del Brasile" (ore 22:00 del 18 IV 1648). Solo 200 uomini guidati da Antônio Dias
Cardoso sono visibili, il resto dell’esercito è nascosto.
La fanteria di Pernambuco ammonta a 1.790 uomini, organizzate in 24 compagnie di Fernandes Vieira (720); 5 compagnie di
Paraíba (160); 6 compagnie di Igaraçu e Goiana (180); 350 indios del capitano maggiore Antônio Felipe Camarão; 300
pretos del governatore Henrique Dias; 3 compagnie di mulatti (80). Sono inoltre presenti 16 compagnie di Bahia (700
uomini) guidate probabilmente da André Vidal de Negreiros per un totale di 2.490 fanti con 7 pezzi d’artiglieria (tre
pezzi da 12", uno da 20" e tre da 24") trainati da buoi e scortati da due compagnie di archibugieri. Il capitano Antônio
Freitas da Silva guida un piccolo drappello di cavalleria. In tutto 2.200-2.400 uomini (3.000 secondo Van Schkoppe).
La Battaglia.
Il giorno successivo (19 IV) gli olandesi attaccano l’esca penetrando nella stretta con tre reggimenti (forse 1.500 uomini) ed
allungando la loro colonna, subendo poi completamente di sorpresa l’imboscata dei portoghesi. I reggimenti dei colonnelli Van
Elst e Keervaen costituiscono l’avanguardia olandese.
Il forte terço di Pernambuco guidato da Fernandes Vieira si unisce agli uomini di Dias Cardoso e respinge gli olandesi e
ne avvolge l’ala sinistra. Il terço di Antônio Felipe Camarão assale il fianco destro olandese, presto dimezzato
dalle perdite e le diserzioni, mentre quello di Henrique Dias il fianco sinistro. Il terço di Vidal de Negreiros resta di
riserva presso Boqueirão. Dopo pochi colpi, i portoghesi attaccano violentemente all’arma bianca.
Due battaglioni del reggimento alla retroguardia olandese, 1.200-1.500 uomini guidati da Van der Branden, attaccano l’ala di
Henrique Dias che è in svantaggio numerico 1:3 ed è costretta ad arretrare. Barreto de Menezes invia in soccorso 560
uomini guidati dal capitano Cosmo do Rego che però sbagliano direzione e si gettano nel centro della lotta. In aiuto di
Henrique Dias interviene la riserva guidata da Vidal de Negreiros. Gli olandesi sono respinti in disordine al centro e lo stesso
comandante Von Schkoppe rimane ferito. Molti mercenari fuggono abbandonando le armi. Dopo quattro ore di lotta gli
olandesi si ritirano lasciando circa 500 caduti e 556 feriti.
I vincitori hanno 80 caduti, 400 feriti, catturano i colonnelli Van der Branden e Johan van dem Brinck, 2 pezzi d’artiglieria,
33 bandiere (sulle 60 presenti) compreso lo stendardo delle Provincie Unite cremisi e azzurro, con le armi Olandesi e della
Compagnia delle Indie Occidentali, il leone rampante fiammingo e la scritta "Amici di Dio, Nemici dei Traditori", numerose
armi e materiale.
Gli Olandesi.
Il colonnello Johan van dem Brinck con 6 reggimenti per un totale di 3.510-3.650 uomini, esce da Recife per occupare i tre
monti di Guararapes ed attirare in battaglia i portoghesi, in modo da vendicare la precedente sconfitta (un’altra fonte indica
4.000 uomini, compresi 400 indios, 300 marinai e 6 cannoni). I reggimenti sono guidati dai colonnelli Brinck (comandante
generale), van der Branden, van Elst, Hauthyn, dal tenente colonnello Lobracht (reggimento Carpenter) e dal tenente colonnello
Lobracht (reggimento di Von Schkoppe, dispensato perché ferito).
Il vice-ammiraglio Mathhifs van Gillissen ed il capitano di marina Cornelis Toelast guidano 250 marinai incaricati dei bagagli e dei
5 pezzi d’artiglieria.
I Portoghesi.
I portoghesi, guidati dal maestro di campo generale Francisco Barreto de Menezes e dal governatore Henrique Dias, con una
marcia forzata precedono gli avversari a Montes Guararapes e durante la notte i terços di Vidal e Vieira si schierano di nascosto
alle spalle degli olandesi, quelli di Camarão e Figueiroa si nascondo da un alto lato.
Sono presenti i terços di Francisco de Figueroa (300 uomini), André Vidal de Negreiros (300), Diogo Pinheiro
Camarão (nipote di Antônio Felipe, 320 uomini), Henrique Dias (330), João Fernandes Vieira (1.350) e due compagnie di
cavalleria guidate da Antônio Silva e Manoel de Araújo (40 uomini). È inoltre presente il sergente
maggiore Antônio Dias Cardoso che guida 900 civili del Pernambuco (250 con armi da fuoco).
In tutto 2.640 tra portoghesi, tapuias, italiani, neri e mulatti (altre fonti indicano 3.000 fanti e 200 cavalieri).
La Battaglia.
Gli Olandesi trovando il monte occupato, fronteggiano gli avversari per tutta la mattina del giorno successivo (17 II) e nel
pomeriggio decidono di tornare a Recife (ore 15:00):
L’avanguardia comprende il reggimento Carpenter seguito dal reggimento Brinck, con l’artiglieria protetta da due compagnie
di fucilieri del reggimento Brinck.
Al centro si mettono in marcia i reggimenti Von Schkoppe e Hauthyn.
Alla retroguardia, fermi a proteggere la ritirata, restano gli altri due reggimenti (Van der Branden e de Van Elst).
Fernandes Vieira con 800 uomini attacca alle spalle il reggimento van Brinck, gli causa gravi perdite e separa l’avanguardia dalla
retroguardia. I reggimenti van Brinck e Carpenter contrattaccano efficacemente appoggiati dall’artiglieria.
Henrique Dias attacca il reggimento Von Schkoppe e lo respinge, fermando l’avanzata del corpo centrale. Numerose truppe di
questo reggimento disertano quasi subito. Altri aggirano la stretta e raggiungono l’avanguardia portandovi disordine.
Diogo Pinheiro Camarão attacca l’altro reggimento centrale (Hauthyn) che lo accoglie allargando i moschettieri sulle ali in
appoggio dei picchieri (in realtà armati di alabarde e partigiane) al centro. I portoghesi sono respinti ma ricevono in aiuto gran
parte della propria cavalleria. Il colonnello Hauthyn è ferito ed il suo reggimento si ritira in disordine.
I reggimenti della retroguardia van der Branden e van Elst sono attaccati rispettivamente da Figueiroa e da Dias Cardoso, questo
guida 4 troços (probabilmente 550 uomini) del terço di Fernandes Vieira. Il reggimento van der Branden,
minacciato d’aggiramento, deve abbandonare la sua forte posizione e ritirarsi in disordine. Il reggimento van Elst è
accerchiato dalle truppe di Dias Cardoso, Vidal de Negreiros e dalla cavalleria (Silva e Araújo), e lascia numerosi
caduti.
Tutti i reggimenti olandesi ripiegano in disordine verso Recife, perseguitati per tre ore dai portoghesi che gli infliggono numerose
perdite. Molti fuggitivi abbandonano le armi. Gli uomini di João Fernandes Vieira catturano tutti i 5 cannoni avversari. Sono
inoltre catturate 5 bandiere e quasi tutte le salmerie.
I vincitori hanno 45 caduti (tra i quali Manoel de Araújo) e 200 feriti. Gli sconfitti lasciano 500 feriti e 1.044 tra caduti e
prigionieri (per un totale di 1.544 perdite) ma non sono conteggiate quelle subite dagli indios e dai marinai. Cadono 70 ufficiali
tra i quali il colonnello Johan van dem Brinck, il vice-ammiraglio Mathhifs van Gillissen (presso i suoi pezzi) ed il capo dei
tapuias Pero Poty. Il bilancio stimato delle perdite sulla forza impiegata è quindi del 50%.
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