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La Popolazione.
La popolazione della Nueva España è stimata sui 6 milioni di abitanti (1808), suddivisi nelle seguenti
classi:
Europeos (70.000): Immigrati spagnoli, chiamati anche peninsulares ed ironicamente
gachupines (portatori di speroni). Controllano con i criollos gran parte delle attività produttive, dei posti di
governo e le alte cariche militari ed ecclesiastiche, formando una specie di aristrocrazia e la classe degli hacondados
(media borghesia); la chiesa ha in proprietà o ejidos (assegnazione) i 4/5 delle terre.
Hanno diritto a portare armi e montare a cavallo.
Sono concentrati soprattutto a Mexico (Città del Messico) e Veracruz.
Criollos (1.130.000): Creoli, discendenti dei conquistadores e degli immigrati. Controllano con
gli europeos gran parte delle attività produttive e dei posti di governo. Sono distribuiti nelle città e nei
villaggi.
Castas (2.400.000): il temine comprende mestizos, mulatti, neri e zambos. Sono esclusi
dai diritti civili e dalla proprietà privata, non possono commerciare. Nell’esercito formano unità separate e peggio
armate.
Meticci ed Indios lavorano come peones nelle haciendas (piantagioni), con l'obbligo di acquistare la merce scadente
e cara nella tienda de raya (spaccio padronale) ed affittarne le baracche.
I meticci occupano le regioni indicate sotto per gli indios ed i territori a nord (intendencias di San Luis Potosí
e Durango) già delle tribù nomadi Chichimecas. Neri e mulatti sono soprattutto sulla costa (per le piantagioni di
zucchero) e nelle città.
Indios (2.400.000): Indigeni nativi. Sono esclusi dai diritti civili e dalla proprietà privata, non
possono commerciare né entrare nell’esercito. Sono concentrati nelle intendencias di México, Puebla,
Oaxaca, Veracruz e Michoacán (ex-territori delle monarchie Mexicana, Mixteca e Mochoecana).
Il Governo.
Il governo della Nueva España è affidato alle seguenti cariche:
Vicerè: rappresenta il re di Spagna, che lo nomina scegliendo tra le personalità più
fedeli alla corona, ma anche seguendo gli intrighi di corte e la corruzione.
Resta in carica teoricamentre tre anni, durante i quali gli è vietato condurre attività personali e contrarre matrimonio
in loco. È munito di vasti poteri che la distanza dalla Spagna gli permette di operare autonomamente. Presiede
l'audiencia.
Al termine del mandato il suo operato è sottoposto ad una residencia (revisione giudiziaria) in Spagna.
Visitador: Ispettore regio. I suoi poteri sono superiori al vicerè.
Audiencia: Tribunale, istituito nel 1527. Gli oidores (giudici, letteralmente "auditori") hanno
anche funzioni legislative, amministrative e di consiglio.
Cabildo: Consiglio cittadino, composto da regidores (consiglieri) ed alcaldes ordinarios
(magistrati). Per argomenti importanti è indetto un cabildo abierto, al quale partecipano anche i cittadini più
influenti.
Presidencias: Capitanerie generali. Zone amministrative nelle quali è divisa la
Nueva España. Teoricamente dipendenti dal vicerè, i governatori godono di gradi d'autonomia secondo
le difficoltà di comunicazioni.
Corregidores: Amministratori del territorio assegnato ad una tribù nativa. Svolgono compiti di
esattori, poliziotti e magistrati. La carica permette numerosi sopprusi, taglieggi e corruzioni. Obbliga gli indigeni a compiere lavori
forzati, vendere i manufatti al suo prezzo, acquistare oggetti inutili, cedere le terre migliori.
Alcaldes Mayores: Come i precedenti per le comunità minore. La carica non è stipendiata.
Intendentes: Istituiti al posto dei corregidores e degli alcaldes mayores (circa 200) dopo
l'ispezione del visitador Josè de Galvez (1765).
Svolgono compiti di giustizia, tassazione, promozione economica, sovraintendono alle comunità,
curano la milizia provinciale. Le intendencias sono 12 tuttavia il sistema non ha il tempo di consolidarsi.
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