La Battaglia di Wandiwash (22 I 1760).
Terza Guerra del Carnatico.
Le Forze Contrapposte.
Gli inglesi, guidati da Eyre Coote (di origine irlandese), affrontano i francesi guidati da Thomas Arthur conte di Lally e barone di
Tollendal (oriundo irlandese), già a Dettingen (1743), Fontenoy (1745) e Falkirk (1746).
Eyre Coote guida 1.900 europei contro i 2.200 dei francesi (per Orme), oppure 2.500 contro 1.350 (secondo Lally), oltre alle truppe
indigene: 10.300 con i francesi. Con i francesi c'è anche l'ufficiale irlandese Alexander MacGeoghegan (già con
Lally a Fontenoy e Falkirk).
La Battaglia.
Eyre Coote giunge in soccorso da Cingleput ed offre battaglia che i francesi rifiutano restando nel campo, quindi passa a
sud della montagna di Wandiwash/Vandavachy, disperde con l'artiglieria un corpo di cavalleria francese e maratta e si
schiera con un fianco appoggiato alla fortezza e l'altro al terreno rotto.
Lally con 300 cavalieri europei attacca la cavalleria avversaria che ammonta a 80 europei e numerosi nativi, che si
disordinano, ma è respinto dal capitano Barcker che piazza due cannoni.
La fanteria francese avanza. Il reggimento Lorain attacca in colonna Coote accolto da un fuoco micidiale a 40 passi,
combatte alla baionetta ma è respinto. Un proiettile fortuito d'artiglieria colpisce un carro di polvere in una
cisterna asciutta a sinistra del reggimento Lally; l'esplosione abbatte 80 francesi ed aumenta il disordine tra le loro
file. Il maggiore Brereton occupa la cisterna e cade difendendola dai contrattacchi guidati da Bussy.
Due pezzi d'artiglieria sono piazzati sul fianco dei francesi che sono respinti. Bussy attacca ma il suo cavallo è
ferito, è catturato e messo in libertà sulla parola. I francesi sono sconfitti.
I vincitori catturano il campo francese, 24 cannoni, numerose provviste e munizioni.