Indice |
| Regolamenti |
Bibliografia | ||
Ultime Modifiche | Link |
Gli Europei in India.
I portoghesi sono i primi ad aver installato porti, forti e stazioni commerciali in India (Goa dal 1510), seguiti da francesi ed olandesi
(1602), poi dagli inglesi (1611).
I Danesi arrivano per ultimi ed ottengono dal raja di Tanjore il permesso di erigere una fortezza a Tarangambadi (X 1620), rinominata
Trankebar in Danese.
L'Austria fa solo una breve apparizione; il francese Goffredo Gallet de La Merveille fonda sulla costa indiana una fattoria ed innalza
la bandiera asburgica dell'Imperatore Carlo VI (1729), che fonda nei Paesi Bassi la Compagnia di Osterda (1721, con scalo anche a
Trieste) ma la scioglie in cambio del riconoscimento della Prammatica Sanzione da parte dell'Inghilterra (7 VII 1727).
Le Basi della East India Company.
La fondazione della East India Company è opera di un gruppo di borghesi londinesi che ottengono da
Elisabetta I Tudor regina d'Inghilterra il monopolio del commercio nell’Oceano Indiano (31 XII 1600).
I primi scali commerciali inglesi in India sono Machlipatanam (1611), che devono evacuare durante le guerra contro gli olandesi, e
Surat (1612), nel Gujarat. All'estuario del Swalli due navi inglesi guidate dal capitano Thomas Best ingaggiano quattro navi portoghesi
che vogliono impedir loro di passare e, grazie alla superiorità in fatto di manovre ed artiglieria, le costringono a ritirarsi
(1612). È la prima vittoria inglese in India.
Il vicerè di Goa con 9 vascelli, 60 fregate, 234 cannoni, 2.600 uomini e 6.000 nativi investe Surat (20 I 1615), abilmente difesa
dal capitano Nicholas Downton con 400 uomini ed 80 cannoni che lo costringe a ritirarsi (13 II 1615), anche se perde il figlio ed
entro l'anno la stessa vita.
La East India Company ottiene privilegi commerciali dal Gran Moghul (1618) ed aiuta i persiani a togliere ai portoghesi il
porto di Ormuz, nel golfo persico (1622).
Espulsa dall'Indonesia dagli olandesi (Massacro di Amboina, 1623), la East India Company concentra la sua attenzione
all'India, ottiene dal Portogallo il libero commercio in India (1635) e costruisce il forte Saint Geroge presso Madras
(1639).
L'Inghilterra aiuta il Portogallo a liberarsi del dominio spagnolo, ottiene la conferma del permesso di commercio (trattato di Londra,
1642, riconfermato nel 1654) e la mano della principessa Caterina di Braganza per Carlo II Struart re d'Inghilterra (1661), con in
dote Bombay. Carlo II cede Bombay alla East India Company (1668) che vi pone il quartier generale (1674) ed
in seguito un arsenale per la riparazione delle navi (1735).
Madras, Bombay e Calcutta, presso la quale è fondata una base commerciale (1690), diventano le tre principali
basi della Compagnia.
L'ambizione di sir Josiah Child provoca le prime ostilità con il Gran Moghul Awrangzeb (1686) che fa occupare Madras
(1700) e respinge la spedizione inglese contro Chittagong. La compagnia deve cedere le fattorie di Surat, Machlipatanam,
Vishakhapatam, pagare i danni di guerra ed erige il forte William presso Calcutta.
Dopo la morte di Awrangzeb (20 II 1707) l’impero Moghul inizia a disgregarsi (formalmente dura fino al 1849) e l’India diviene
terreno di lotta e preda dei grandi e piccoli feudatari indiani (sotto il dominio inglese si contano un migliaio di sovrani e più
di 160.000 feudatari), dei vicini afgani, della riscossa indù (Sikhs e Maratti) e degli europei, questi inoltre espandono
all’India il fronte dei conflitti del proprio continente.
Le Presidency Army.
Gli eserciti delle tre Presidency di Madras, Bombay e Calcutta si sviluppano autonomamente, ciascuno ha il proprio
comando separato ed opera autonomamente nel proprio teatro d’operazioni, salvo inviare rinforzi. Sono poi istituiti la carica di
comandante in capo (1748) ed un ufficio centrale denominato Board of Control (1785), che ha anche l'incarico di nominare
il comandante in capo. Il ministero della difesa crea un Military Department (1786).
Il comandante in capo è affiancato da altri due ufficiali, il Quartermaster General e l'Adjutant General
(1790) formando con loro l'Army Headquarters.
La Bengal Army diviene la più numerosa, partecipa a più conflitti ed assume maggior importanza. Inoltre
dopo il 1800 i principali conflitti sono a nord contro Sikh e Afgani. Le tre armate, chiamate anche Presidency Armies,
permangono fino al 1895.
Gli eserciti sono costituiti da truppe europee (mercenari, disertori) arruolate direttamente dalla East India Company,
rafforzate da un nucleo di truppe inglesi della Royal Army pagate dalla East India
Company e da truppe native mercenarie addestrate ed inquadrate da ufficiali inglesi ed europei, chiamate sepoys (da
siphai, soldato), che rappresentano i tre quarti degli effettivi.
Dopo la vittoria di Buxar (1764) le forze ammontano a 1.000 europei e 59.000 sepoy, che salgono a 90.000 uomini (1790), poi
13.000 europei, 24.000 nativi nella Bengal Army, 24.000 nella Madras Army e 9.000 nella Bombay Army
(1796). In particolare la Bengal Army è inquadrata in 3 reggimenti di fanteria europei (di 10 compagnie), 12
reggimenti di fanteria nativa (su due battaglioni), 4 reggimenti di cavalleria nativa (su sei troops) e 3 battaglioni di artiglieria
europea (su 5 compagnie).
Alla fine delle guerre del Mysore (1800) l’esercito della East India Company è stimato sui 16.000 europei e 60.000
indiani.
Sono installate le prime fabbriche di armi (1801) e la prima fonderia di cannoni (1818).
I Sepoy.
I primi nativi arruolati dalla East India Company sono semplici guardie alle fattorie o al bestiame.
La Bombay Presidency arruola 2 compagnie di 100 rajput ma solo con compiti di polizia (1683), imitata nel Bengala ed a
Madras (1700).
L’impiegato civile Haliburton arruola alcuni nativi quando Bertrand François Mahé de Labourdonnais assedia Madras (1746).
Il maggiore Stringer Lawrence per difendere Cuddalore dai francesi (1748) arruola ed istruisce le prime compagnie di nativi, arruolati
nell’area di Madras (Madras Levies), che riunisce nel Madras Regiment di due battaglioni (1758). È il
più antico reggimento dell'esercito indiano.
Robert Clive arruola il primo battaglione nativo della Bengal Army (1757) di 860 uomini, inquadrato come i battaglioni
europei: 3 ufficiali (il primo capitano e Richard Knox) ed 11 sottufficiali europei, un capitano indiano, un aiutante, 10
subedars, 30 jamadars e 820 soldati indiani, chiamati "Lal Paltan" o "Lal Kurti", perchè vestiti
di rosso (lal). Partecipa alla battaglia di Plassey (1757) ed in seguito è chiamato I Bengal Native Infantry.
Dopo la battaglia, Clive arruola un secondo battaglione di sepoy.
La minaccia francese contro Madras (XII 1758) determina la formazione di 5 battaglioni di Coast Sepoys, con ufficiali inglesi,
di 10 compagnie ognuno. Ogni battaglione ha un capitano, 5 luogotenenti, 5 porta-insegna, un comandante indiano. Ogni compagnia
comprende un subedar europeo, 2 jemadar (uno europeo), 6 havildar, 6 naik, un suonatore di tamburo,
uno di piffero e 100 sepoy (ridotti poi a 60). I battaglioni della Madras Army cambiano più volte denominazione:
sono formati 16 battaglioni di Coast Sepoys dal 1758 al 1767 (dal 3° al 6° nel 1759, 7° e 8° nel 1761, 15° e 16° nel 1767),
rinominati Carnatic Batalion rimaneggiando la numerazione da 1° a 12° (1769-1770). Sono formati anche i battaglioni da 13°
a 16° (1776) e da 17° a 21° (1777).
Sono rinominati Madras Batalion mantendo ciascuno il proprio numero da 1° a 21° (1784), elevati poi fino al 36° (1794).
Riuniti in 10 reggiments of Madras Native Infantry utilizzando i numeri 15°-21° come secondi battaglioni (1796), elevati a 14
reggimenti (1798), diventano reggimenti su un battaglione (1824).
La Bombay Army è l'ultima a formare unità di sepoy, arruolando mercenari di varia provenienza e religione
(arabi, abissini, indù mussulmani e maratti) in compagnie indipendenti (1760) riunite poi in battaglioni (1767).
A Buxar (1764) il maggiore Hector Munro dispone di un migliaio di europei e di 8 battaglioni di sepoy pari a circa 8.000 uomini.
Dopo la battaglia i mussulmani arruolati passano dalla quasi totalità al 20-25%, infatti la maggioranza degli abitanti del Bengala è
non mussulmana (brahmani e rajputs) come quella del Benares e dell’Audh (annessi nel 1774-1775).
I reggimenti, sia europei che nativi, sono di 4-500 uomini, sotto numero rispetto a quelli impiegati in Europa. Lord Clive riunisce i
battaglioni sepoy in brigate (1765). Varie riforme aumentano il numero di ufficiali inglesi e riducono quello di ufficiali nativi, il cui
ruolo si riduce a quello di graduati (1766, 1782, 1796).
Anche all'interno dell'esercito gli indù mantengono i propri riti religiosi e le restrizioni di casta. Oltre alla paga, i sepoy sono
animati da lealtà verso il proprio reggimento e spesso più generazioni servono nello stesso reggimento. Più
tardi è imposto ai sepoy della Madras Army di portare tutti il turbante dello stesso colore, blu (III 1797);
solo il II/13° è dispensato per intercessione degli ufficiali.
Le compagnie granatieri dei 6 battaglioni sepoy di Bombay e di 2 battaglioni di Marina sono uniti formando un l'8° battaglione nativi,
che partecipa all'eroica difesa di Mangalore (1782-83), nella campagna del Mysore e nella presa di Hyderabad. Rinominato
Bombay Granatier (1784), è il primo reggimento di granatieri dell'esercito inglese.
Un reggimento su 10 compagnie di volontari nativi con ufficiali europei (raccolto nel 1804) è chiamato Fencible Corps
(nome tradizionale della milizia scozzese) ed è poi fuso con il 94° (19 III 1807).
La Cavalleria Nativa.
Sono reclutati anche contingenti di cavalleria, ma il primo grosso reclutamento ha luogo a Patna (VII 1760), con i cavalieri moghul di
Sardars Mirza Shahbaz Khan e Mirza Tar Beg; gli ufficiali sono tutti nativi.
I principali fornitori di contingenti di cavalleria sono i nawab di Arcot (a sud) e di Audh (a nord). In seguito sono organizzate
unità native guidate da ufficiali europei in Bengala ed a Madras (1770).
Il governatore Warren Hastings istituisce una guardia a cavallo formata da nativi chiamati "The Governors Troop of Moghuls",
chiamata poi "Governor-General's Bodyguard" (1773). Sono poi formati reggimenti di cavalleria
nativa (in maggioranza di mussulmani). Le prime brigate di cavalleria nativa sono organizzate su 2 reggimenti e sottoposte specifico
a addestramento dal generale Gerard Lake, comandante della Bengal Army (1802), per contrastare la cavalleria maratta. Ad
ogni reggimento sono aggregati due pezzi da 6".
I Servizi
Non sono formati corpi di artiglieria nativi; soldati nativi servono nell’artiglieria con compiti non tecnici, e sono chiamati
lascar (verso il 1748). Le tre Presidency formano separatamente le prime unità di zappatori e minatori (1760),
con ufficiali europei, ed i primi reparti sanitari (1764) e veterinari (1779).
Sono inoltre istituiti tre uffici denominati Boards of Ordnance che si occupano della logistica. Per il trasporto sono utilizzate
bestie da soma (muli, cammelli, elefanti) e carri.
Gli Ammutinamenti.
Il primo grosso ammutinamento di sepoy ha luogo a Manji (8 IX 1764) ad opera del battaglione "Lal Paltan", che imprigiona
i suoi ufficiali, ma la rivolta è repressa dal 6° Bengal Native Infantry; 20 ammutinati sono condannati dal maggiore
Munro e giustiziati legandoli alle bocche dei cannoni (probabilmente è la punizione usualmente impiegata dai moghul).
Gli ammutinamenti degli europei sono puniti meno duramente. Fletcher ad esempio è condannato alla
fucilazione da lord Clive (1766) ma diviene poi membro del parlamento inglese e comandante in capo della Madras
Army.
I Bengal European Regiments.
La East India Company arruola i primi corpi europei a Bombay con compiti di presidio e polizia (1661), per la loro violenza
sono detti "The Old Toughs".
Robert Clive riunisce alcune di queste unità (le più anziane servono la compagnia da 8 anni) nel primo battaglione del
Bengal European Regiment guidato dal maggiore Kilpatrick (22 XII 1756). In dieci anni il battaglione partecipa a 72 battaglie
contro i francesi: la presa di Chandernagore, la battaglia di Plassey contro gli indù (23 VI 1757), la battaglia di Condore (9
XII 1758), all’assedio di Masulipatam contro i francesi, alla battaglia di Bederrah (1759) contro gli olandesi. Nella guerra contro il
Gran Moghul (1760-1761) perde 5 compagnie presso Patna ad opera di Meet Kassim ed è poi alla vittoria di Buxar (23 X
1764).
Con la riorganizzazione della Bengal Army, Clive suddivide i 1.600 uomini in tre reggimenti (5 VIII 1765), guidati dal generale
Carnac (1°), dal colonnello Richard Smith (2°) e dal colonnello Robert Barker (3°), ciascuno di un battaglione (1765). Prendono
parte alla Guerra contro i Rohilla (1774).
I reggimenti passano su due battaglioni (1779) ma poco tempo dopo il 2° e 3° tornano su uno (1781) mentre il 1° reggimento invia il
secondo battaglione a Madras per la guerra contro Hyder Ali; combatte a Porto Novo (1 VII 1781), al passo di Sholingur (27 IX
1781) ed all’assedio di Cuddalore. Dopo la pace il battaglione torna in Bengala ed i battaglioni europei sono riformati e rinumerati da
1° a 6°, poi riuniti in tre reggimenti (1796).
Il I Bengal European Reggiment (battaglioni 1° e 5°) partecipa alla campagna in Audh (Sydaat Ali è messo al posto
del visir Ali a Lucknow, 1797) ed in seguito è nominato "Clark-ka-Gora" (Clark’s Corps).
Tra gli europei al servizio della East India Company troviamo:
Bernardotte, mercenario a Madras, poi maresciallo di Napoleone ed infine re di Svezia.
Paul Arnold, nato in Pensylvania, giunge in India sergente del 73° Macleod's Higlander, è alto 6 piedi e 6 pollici ed è soprannominato "Sergent Bunion" (che affliggono continuamente i suoi piedi). Solitamente porta con sè una grossa ascia.
David Octorlony, nato a Boston, nel Massachusetts, da padre scozzeze emigrato in America. Entra
nella Bengal Army (1777), partecipa alla Seconda Guerra del Mysore (1783), alla Seconda Guerra Marattha (1803-1804),
promosso generale ha la direzione della Guerra del Nepal (1814-1815). Per i suoi meriti è nominato baronetto e cavaliere
dell'Ordine del Bagno (1816).
Lo svizzero Antoine-Louis Henri Polier, nato a Losanna (1741), raggiunge a Madras (1757), lo zio Paul
Philippe Polier, impiegato della East India Company. Combatte con Clive contro i francesi nel Bihar, diviene capo-ingegnere
in Bengala ma è rimosso perchè la sua famiglia è di origine francese. Rimane ingegnere e partecipa all'assedio
di Chunar (XI 1764), promosso maggiore seda l'ammutinamento delle truppe bianche della brigata di Flercher a Munger (1766).
Diviene infine colonnello (1782) ed è inviato come assistente militare alla corte di Shuja-ud-Daula nawab di Audh, dove
accumula una fortuna. Partecipa con il nawab alla guerra contro i Jat ed all'assedio del forte di Agra. Si dimette dalla
Compagnia (X 1775), serve per breve tempo il Gran Mogol Shah Alam e torna al servizio della Compagnia a Lucknow (1782), dove
accoglie scrittori, pittori, crea una vasta biblioteca (ora sparsa per l'Europa) e commenta i Veda. Torna in Europa (1778), si sposa a
Losanna (20 I 1791), si trasferisce presso Avignone (1792) ed è assassinato da un ignoto ladro (9 II 1795).
L'italiano Antonio Angelo Malevolti Tremamando arriva in India al servizio della Compagnia come ufficiale di cavalleria (1778), entra nella guardia del governatore generale (1780) e diviene maestro d'equitazione della Madras Army (1781).
Le Medaglie della East India Company.
La East India Company assegna le prime medaglie a chi si à distinto nel Gujerat durante la Prima Guerra Maratta
(1778-1782), poi nel Carnatico durante la Seconda Guerra del Mysore (1780-1783) e nel Decan durante la Terza Guerra del Mysore
(1780-1783).
Per la conquista di Ceylon sono assegnate due medaglie d'oro (capitani Barton e Clarke) e 121 d'argento alle truppe native.
La medaglia per la presa di Seringapatam (1799) è oro per gli ufficiali superiori ed i principi nativi, argento per gli ufficiali (da
maggiore a colonnello), argentate per gli ufficiali inferiori, bronzo per le truppe inglesi e feltro per quelle native.
La Compagnia assegna altre medaglie per la battaglia di Alessandria d'Egitto (1801), per la cattura di Giava (1811) e per la campagna
in Birmania (1824-1826).
Indice | Regolamenti | Bibliografia | Inizio Pagina |