LA CAMPAGNA NEI BALIAGGI LIBERI
Seconda Guerra di Villmergen
La Mobilitazione di Berna.
Berna mobilita 35.000 uomini (15.000 nel Vaud) ed assieme a Zurigo emette un manifesto di dichiarazione di guerra civile in
difesa della libertà.
Il generale Tscharner (già in Olanda con Marlborough) è inviato ad occupare l’Argovia con due brigate, uno
squadrone di dragoni ed alcuni cannoni, per fronteggiare il conte di Baden ed i liberi baliaggi. Tscharner riceve poi
l’ordine di soccorrere il Toggenbourg in quattro colonne una dell’Argrovia, due di Berna ed una del Vaud (IV 1712). Ogni
colonna è formata da due battaglioni, una compagnia di cavalleria ed una batteria d’artiglieria di 4 pezzi di
piccolo calibro oppure 2 pezzi di grosso calibro.
In tutto sono 4 battaglioni di fucilieri (5 compagnie ognuno), 4 battaglioni d’élite, lo squadrone di cavaliers
d’hommage del Vaud (con compiti di scorta ai comandanti, l’artiglieria e la cassa militare) guidato dal maggiore de
Loys, 2 compagnie di dragoni, 4 cannoni da 6 libbre, 8 cannoni da 3.5 libbre, 148 cavalli da traino per un totale di 4.500
fanti, 237 cavalieri e 147 artiglieri.
Berna inoltre appronta le difese dell’Argovia e l’Oberhasli, minacciate da Lucerna, con distaccamenti a Brunnigg (colonnello
May e colonnello Tillier), nel Frutigen e nell’Haut-Simmenthal a fronteggiare le truppe del Vallese (comandante d’Erlach,
con una riserva guidata dal maggiore Wattewille), nel Vaud a fronteggiare le truppe del duca di Savoia (generale Sacconay),
nel Munsterhal a fronteggiare le truppe del vescovo di Basilea (colonnello May d’Arwangen) e sui passaggi dell’Aar a
fronteggiare le truppe di Lucerna e Soleure (colonnello Sinner).
Berna rimane presidiata da un battaglione ed una compagnia di 180 studenti. Altre truppe sono disposte sulla Sarine, a
Laupen, a Neuenech, a Gumienen (fronteggiano le truppe di Friburgo).
Il Combattimento al ponte di Stilli (25 IV).
Il generale Tscharner giunge a Lenzbourg (19 IV) e si prepara a marciare ma le truppe dei cantoni cattolici lo prevengono
occupando tutti i passaggi sulla Reuss e dell’Aar: Mellingen, Bremgarten, Baden, Klingnau e Kaiserstuhl.
Tscharner evita di attaccare le truppe di Lucerna e dei Petits-Cantons e decide di forzare il passaggio dell’Aar a Stilli,
sopra Brugg, presso la confluenza con il Limmat, presidiato dalle truppe della città di Baden.
Il capitano Effinger de Willdegg riconosce il terreno. Il capo pontoniere Schmidt raduna delle barche. È effettuata
una finta presso Brugg, poi il colonnello Watteville effettua una marcia notturna (24/25 IV) con 14 compagnie di fucilieri
e 2 pezzi di campagna, da Brugg a Stilli, ed imbarca le truppe (900 uomini).
Il comandante di Baden rifiuta di cedere il passo, quindi 12 pezzi d’artiglieria di Berna aprono il fuoco. Sei di questi
pezzi sono della città di Brugg (un cittadino afferma con orgoglio che tiravano almeno 7 colpi in mezz’ora). La
milizia avversaria si disperde, Watteville passa il fiume ed occupa la riva destra (ore 16:00), raggiunto tra Tagerfelden
e Würenlingen da 2.000 uomini di Zurigo.
La Reazione dei Cattolici.
I deputati dei cantoni neutrali aprono una dieta a Baden ma non riescono a fermare il conflitto e la dieta è sciolta
(10 V).
Frattanto i cinque cantoni cattolici ed il Vallese si mobilitano a fianco dell’abate di San Gallo (IV 1712), concentrando le
truppe nei Liberi Baliaggi. I cattolici fortificano il pianoro di Meiengrun, sulla riva destra del Bunz, Mellingen e
Brengarten.
Il generale di Sonnenberg con 12.000 uomini copre Baden, Mellingen e Brengarten.
L’Armata dei Riformati.
Al generale Tscharner (armata d’Argovia) ` inviato in rinforzo il generale de Sacconay-Bursinel (armata del Vaud), i
colonnelli May e Manuel, promossi entrambi generali, ed altri rinforzi.
Il generale de Sacconay-Bursinel giunge al quartier generale a Lenzburg (19 V) con lo stato maggiore, composto da esperti
ufficiali: il maggiore Davel (già alle battaglie di Höchstädt e Ramillies), il colonnello Monnier
(ufficiale d’artiglieria sotto il principe Eugenio di Savoia in Italia e Fiandra fino al 1711), i maggiori Crousaz e
Damond, ed il colonnello Portefaix.
Il Vaud fornisce la maggioranza dei battaglioni di fanteria (colonnelli o capitani Polier de Bottens, de Saussure de Bercher,
Régis de Morges, Henri de Gingins d’Orny, d’Arbonier de Dizy, d’Arnex de Nyon, Gabriel de Gingins d’Eclépens,
de Champvent, de Mézery, de Gingins-Lasarra, Charrière de Sévery, Cerjat de Féchy), 4 compagnie
di dragoni (capitani Cerjat de Bressonnaz, de Gingins-Lasarra, Ducoster de Nyon, de Mollens) ed uno squadrone di
cavaliers d’hommage (maggiore de Loys).
La cavalleria è guidata dal colonnello Gingins barone di Lasarra. La fanteria è raccolta in brigate di 4 o 5
battaglioni guidate da Gabriel de Gingins d'Eclépens e da Régis de Morges.
L’armata al completo ammonta a 9.600 uomini (22 V).
Il Combattimento del Bunz (21 V).
Una brigata dell'esercito dei riformati (2.000 uomini) è inviata su Stilli, passa l’Aar (19 V) ed invade il
territorio di Zurigo. Dopo aver passato il Limmat a Diétikon, si unisce all’esercito di Zurigo (3.000 uomini),
guidati dal generale Wertmuller. L’artiglieria di questo esercito ammonta a 12 cannoni d’assedio e 4 mortai con 600 bombe
da 50 libbre, per assediare Mellingen, Bremgarten e Baden.
Due eserciti di Berna lasciano Lenzbourg (19 V) verso Mellingen, raggiungono rispettivamente Ottmarsingen (generale May) ed
Hendschikon sul Bunz (generale Sacconay), fronteggiando i 7-8.000 uomini a Bremgarten.
Una colonna di fumo sul monte Brunegg (21 V) segnala al generale May che è il momento di avanzare verso Mellingen.
Il generale Sacconay, rinforzato da una brigata di May, passa il Bunz sotto il fuoco di una batteria di Lucerna, lascia 2
caduti e 4 feriti. La batteria è catturata dalla compagnia di dragoni del capitano Ducoster, gli artiglieri ed i
conducenti sono uccisi.
Sacconay lancia tre colonne (con rametti verdi sui cappelli) guidate da Quisard d’Arnex contro una brigata di Lucerna
trincerata sul piano di Meiengrun, sulla sua sinistra, che si ritira in disordine su Bremgarten. Sacconay frattanto si
unisce al generale May a Wohlenschwyll, presso le rovine del castello di Brunegg, dove l’esercito pone il bivacco.
Il colonnello Göldlin, di Lucerna, abbandona di notte Mellingen (21/22 V) che è quindi occupata da 400 uomini di
Berna e Zurigo guidati dal colonnello Morlot.
L’esercito dei riformati si accampa sulle due rive della Reuss. I bernesi scoprono che gli alleati di Zurigo sono armati
principalmente di mazze, alabarde, picche di varie lunghezze, fucili di diversi calibri e senza baionetta.
L’Incontro al Convento di Gnadenthal.
Il generale Sonnenberg è accampato davanti Brengarten, minacciando le vie di comunicazione tra Berna e Zurigo.
L’esercito dei riformati riceve in rinforzo la compagnia dei dragoni del Vaud (barone di La Sarra), oltre ad un parco
d’artiglieria ed un convoglio di munizioni scortati dallo squadrone di cavaliers d'hommage del Vaud (Loys). Sono in
arrivo un battaglione e 3 compagnie di Ginevra (300 uomini), guidati dal colonnello Jean Trembley, mentre 2 battaglioni di
Neufchâtel (800 uomini) guidati dal colonnello Petitpierre non ricevono il permesso del loro governo di marciare
contro l’alleata Lucerna.
In tutto sono 20 battaglioni di 400 uomini (più gli ufficiali ed i sottufficiali) e 500 cavalieri, per un totale di
8.300 uomini.
Su richiesta del generale Sonnenberg, alcuni delegati si incontrano al convento di Gnadenthal (ore 6:00 del 26 IV), sulla
Reuss, per un accordo. I cattolici propongono un armistizio di un giorno, la neutralità di Brengarten e dei Liberi
Baliaggi. I riformati rifiutano l’armistizio ed accettano la neutralità, purché i cattolici sgombrino i Liberi
Baliaggi e Brengarten, che deve accogliere una guarnigione di Berna. La conferenza ha termine con minacce reciproche: i
riformati dichiarano “Marceremo su Bremgarten!” ed i cattolici rispondono “Venite e Troverete con chi Parlare!”.