La Battaglia di Torino (7 IX 1706).
Guerra di Successione Spagnola (1705 e 1706).
I Sabaudo-Imperiali.
Eugenio di Savoia aggira i 43.000 franco-spagnoli che lo fronteggiano in Lombardia, raggiunge
Torino e si unisce al cugino Vittorio Amedeo II duca di Savoia.
I sabaudo-imperiali ammontano a 52 battaglioni e 103 squadroni, per un totale di 25-30.000 uomini.
Altre fonti indicano 7.000 cavalieri e 43.000 fanti imperiali più 15.000 sabaudi, oppure
6-10.000 cavalieri e 24.000 fanti.
Il contingente prussiano, guidato da Leopold von Dessau, ammonta a 5-7 battaglioni di fanteria
ed alcuni squadroni di cavalleria.
I Franco-Spagnoli.
La Feuillade dispone di 23 battaglioni, 84 squadroni e 220 cannoni, per un totale di 16-20.000
francesi e spagnoli (30-40-45-47.000 in altre fonti). La cavalleria ammonta a 13.000 uomini.
I francesi restano nei trinceramenti:
Tra la Stura (sinistra) e la Dora (destra) sono schierati 22 battaglioni, 54 squadroni e 39 pezzi
d'artiglieria. Sulla stura c'è un unico ponte presso il castello di Lucento.
Tra la Dora ed il Po sono schierati 40 battaglioni e 30 squadroni.
Altre truppe si trovano sulla riva destra del Po, guidate da Albergotti.
La Battaglia.
Gli imperiali iniziano il fuoco d’artiglieria (9:00).
Tra la Dora e la Stura attaccano 8 colonne di fanteria (10:30), quella di sinistra rinforzata con
granatieri, genieri ed artiglieria. La cavalleria segue come riserva, guidata personalmente da
Eugenio di Savoia, contro l’ala destra francese guidata dal duca d’Orleans. Vittorio Amedeo guida
l’ala sinistra.
Gli attaccanti superano i trinceramenti (ore 11:00) e solo l'ala sinistra francese, appoggiata al
castello di Lucento, resiste.
La cavalleria francese contrattacca ma è respinta dal fuoco di fucileria. Gli attaccanti
catturano 3 cannoni e li voltano contro i francesi.
I francesi dell'ala sinistra si ritirano sulla riva destra della Dora e rompono il ponte. Il duca
di Orlenas è ferito. Il generale Marsin è ferito gravemente.
L'ala destra francese ripiega combattendo. Albergotti è chiamato in soccorso ma rimane a
fronteggiare i sabaudi presso Ghieri.
All'ala sinistra il duca di Savoia conquista Madonna di Campagna (12:00) mentre all'ala destra
prosegue l'investimento di Lucento.
I francesi contrattaccano con forze fresche ma Wierigh Philip Lorenz conte di Daun effettua una
sortita con 10-12 battaglioni prendendoli sul fianco ed alle spalle.
I sabaudi contrattaccano a loro volta da Madonna di Campagna. I francesi sono respinti al Po. Il
duca di Savoia con gli ussari piemontesi carica il fianco destro francese.
I francesi vanno in rotta (14:00). Eugenio di Savoia esclama rivolto al cugino "L'Italia È Nostra" ed i vincitori
entrano a Torino (15:00).
Bilancio della Battaglia.
Eugenio di Savoia, che ha il cavallo ferito nella fase finale dei combattimenti, perde 3.000-3.300
tra caduti e feriti, causando ai franco-spagnoli 2-3.000 caduti e 1.800 feriti (o 4.500 tra caduti
e feriti), cattura 5-6-7.000 uomini, 3.000 cavalli, 200 cannoni, 150 mortai, gran parte delle
salmerie, 150 bandiere, 2.000 buoi e 5.000 muli.
I prigionieri comprendono il generale Marsin (muore il giorno seguente), il generale di cavalleria
La Bretonnière, i marescialli di campo De Semetere e De Villiers, il marchese de Bonneval
(guidava una brigata) ed altri 207 ufficiali.
La vittoria è celebrata con la costruzione della basilica di Superga, luogo di sepoltura dei
membri della casa di Savoia.