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I Francesi.
Il maresciallo di Sassonia, con Luigi XV ed il Delfino, si trincera sulle alture ad est della
Scelda: 36.000 fanti in 59 battaglioni e 19.000 cavalieri in 130 squadroni.
Lo stato maggiore del re comprende il marchese di Choiseul-Meuze, il duca di
Lussemburgo, il duca di Boufflers, il duca d’Aumont, il duca d’Ayen, il principe di Soubise, il
duca di Chaulnes e principe di Tingri, il conte d’Argenson ed il maresciallo de Noailles.
Tra gli ufficiali sono presenti il duca d’Harcourt, il conte di
Clermont-Tonnerre, il conte d’Eu, il signore di Lutteaux, il marchese di Clermont-Gallerande,
il marchese di Chayla, il duca di Grammont, il conte di Baviera, il conte di Dannois, il conte di
Lowendal, il conte di Béranger, il conte di Chabannes, il principe di Poins, il conte
d’Etrées, il conte di Thomond, il cavaliere d’Apcher, il conte di Langeron, il marchese di
Criossi, il duca di Penthiévre.
L’ala destra è schierata tra il fiume Escaut ed il villaggio di Fontenoy, rafforzata da due ridotte. Comprende le seguenti unità (da destra a sinistra):
La brigata Piémont (5 battaglioni), occupa l’estrema destra per diritto d’anzianità. è trincerata nel grosso villaggio di St Anthoine/Château d’Antoin sotto gli ordini di La Marck, con una ridotta munita da una batteria di 6 pezzi da 4 libbre sul fronte. Sei pezzi da 12 libbre sono piazzati oltre il fiume Escaut all’altezza del villaggio, per colpire d’infilata gli attaccanti;
La brigata Crillon ha 2 battaglioni a St Anthoine e due a sinistra del villaggio;
La brigata di fanteria De Bettens (4 battaglioni), con una ridotta munita da batteria sul fronte, appoggiata a sinistra a Fontenoy;
In seconda linea, tre reggimenti di dragoni smontati (ciascuno su 5 squadroni): del Mestre-de-Camp-Général, Royal-Dons e De Bauffremont.
L’ala sinistra forma un angolo ottuso rispetto all’ala destra, è schierata tra i villaggi di
Fontenoy e Ramecroix/Rumighies. Le unità schierate, da destra a sinistra, sono:
La brigata del Delfino (4 battaglioni guidati da Lutteaux e Coutades), fortificata a Fontenoy, con un distaccamento di 400 uomini nel villaggio di Bougeon. Ai fianchi di Fontenoy sono poste due ridotte, ciascuna con una batteria di 3 pezzi da 4 libbre. La brigata Du Roi (4 battaglioni) è in seconda fila e la brigata De Royal (4 battaglioni), con una batteria di 4 pezzi, di riserva presso Rumilly;
La brigata d’Aubeterre (4 battaglioni), con una ridotta munita da una batteria di 6 pezzi da 6 libbre sul fronte; in seconda fila la brigata Gardes (4 battaglioni di Gardes-Françaises e 2 di Gardes-Suisses), con un’altra batteria eguale, appoggiata a sinistra alla ridotta di Chambon. La brigata La Couronne (4 battaglioni) è di riserva.
I 6 battaglioni della brigata Irlandese (3.800 uomini, reggimenti Bulkeley,
Dillon, Berwick, Lally,
Clare e Rooth) presidiano un’abbattura d’alberi tra la ridotta di Chambon (destra) e la ridotta di
Barry (sinistra), entrambe ospitano una batteria. La brigata Vaisseaux (4 battaglioni) è in
seconda fila, appoggiata a sinistra al villaggio di Ramecroix, con 8 pezzi da 4 libbre. Il
battaglione d’Angoumois è nel castello di Bourquenbray. Di riserva ci sono la Maison du
Roi (13 squadroni), 4 squadroni di Gendarmerie e 10 di Carabiniers.
La brigata Normandie (4 battaglioni), a sinistra per diritto anzianità, presidia il villaggio di Ramecroix, il castello omonimo ed i trinceramenti, con 4 pezzi d’artiglieria. Il reggimento Royal-Corse (2 battaglioni), della brigata d’Eu, è in seconda fila, nel castello di Elmont.
Il reggimento Angoumois (2 battaglioni), della brigata d’Eu, presidia due ridotte a ferro di cavallo presso il bosco di Berry, ciascuna munita di 4 pezzi da 4 libbre. La terza ridotta con una batteria eguale è presidiata da 2 battaglioni dei volontari Grassins, appoggiati dal proprio contingente di cavalleria (a destra vicino Gavrain, presso il bosco di Breuse).
Dietro la fanteria (300 passi) sono schierati 52 squadroni di cavalleria su due file; la destra
verso i dragoni e la sinistra appoggiata alla strada per Mons.
In prima fila si trovano i reggimenti Colonel-général, Brancas,
Principe di Clermont, Fitz-James, Cravates e Fiennes, raggiunti dalla brigata Royal-Roussillon (a
sinistra, dietro le Gardes-Suisse e la brigata irlandese).
Ciascun reggimento è su 4 squadroni. Al centro, presso la cappella di Notre-Dame-aux-Bois,
sono piazzati due pezzi d’artiglieria.
In seconda fila si trovano i reggimenti (su 4 squadroni) Royal-Etranger, Chabrillant, Brionne, Pons, Berry e Noailles.
Il conte di Lowendal guida un distaccamento fuori linea tra il bosco di Breuze ed il Mont de
Trinitè, presso il basso Escaut. Il distaccamento comprende la brigata d’Auvergne (4
battaglioni), seguita dal reggimento Touraine (3 battaglioni), 4 squadroni di corazzieri, i
reggimenti di cavalleria Orleans (2 squadroni) e Talleyrand (2 squadroni), il reggimento dragoni
di Egmont (5 squadroni), 8 pezzi d’artiglieria.
Sul Mont de Trinitè sono schierati il reggimento ussari Beausobre (4 squadroni) ed un corpo di 400
fanti, che presidia il castello di Rougefort.
Altri reparti sono nei dintorni: il reggimento Traînel con una batteria, seguito dal
reggimento d’Angoumois ed i Royal-Carabiniers presidiano la strada di Leuze (non prendono parte
alla battaglia); parte del reggimento ussari Linden (ad Haut-Escaut e Breuze), il reggimenti
Beausbre (a monte Trinité), 2 battaglioni di Gardes-Françaises, uno di Gardes-Suisses e 3
di milizia (tra Ath e Bas-Escaut per coprire la residenza del re).
Ancora più indietro due brigate di granatieri della milizia, il reggimento Lowendal, altri due
battaglioni, alcune compagnie di granatieri ed i picchetti.
A Calonne sono gettati tre ponti, ritentuti necessari in caso di ritirata, presidiati dalle brigata
d’Auvergne e da un’altra brigata, con due batterie di 4 pezzi da 12 libbre ognuna.
All’assedio di Tournai è rimasto il marchese de Br&eaucute;zé con 17 squadroni dei
reggimenti Rohan (4), Saint-Jall (4), dragoni di Séptimanie (5), ussari di Linden (4), 27
battaglioni di fanteria dei reggimenti Orléans (2), Wittemer (2), La Cour-au-Chantre (2),
Chartres (2), Lowendal (2), Royal Ecossois (2), granatieri Royaux (4), milices (9), Royal
Artillerie (2) ed un battaglione di artiglieria.
L’Esercito Prammatico.
Il ventiquatrenne duca di Cumberland guida 56 battaglioni di fanteria (43.000 uomini), 87 squadroni
di cavalleria (12.000 cavalieri) ed 77-80-86-91 pezzi d’artiglieria per un totale di
46-47-50-53-55.000 uomini.
Il contingente inglese ammonta a 20.000 fanti e 3.500 cavalieri (25.000 uomini in tutto in
altre fonti) e comprende:
7 reggimenti di cavalleria (3° e 4° Horse Guards, 2° Horse Granadier Guards, Royal Regiment of Horse, King’s Horse, 7° Horse, Royal Scots Greys);
5 reggimenti di dragoni (Royal Dragoons, King’s Dragoons, 4°, 6° e 7° Dragoons);
18 reggimenti di fanteria (1°, 2° e 3° Foot Guards, 1°, 3°, 8°, 11°, 19°, 20°, 21°, 23°, 25°, 28°, 31°, 32°, 33°, 34° ed Highland);
44 pezzi d’artiglieria (10 da 6 libbre, 4 obici da 8 libbre, 27 da 3 libre e 3 da 1,5 libbre).
Il contingente hannoveriano ammonta ad 8.000 uomini (23.000 inglesi ed hannoveriani in un’altra fonte) e comprende:
6 reggimenti di cavalleria guidati dal generale Wood (Leib, Von Montigny, D’Acerre, Von Dachenausen, Von Wendt e Von der Busch);
4 reggimenti di fanteria (6 battaglioni in tutto) guidati dal generale Ilten (Alt Zastrow, Von Sporken, Von Oberg, Campen);
2 batterie da 4 pezzi regimentali da 3 libbre ognuna.
Il contingente austriaco ammonta ad 8.000 uomini guidati dal maresciallo Konigseck e comprende:
i reggimenti Dragoons de Ligne, ussari Karolyi;
un Freikorps di fanteria.
Il contingente olandese ammonta a 16.000 fanti e 3.400 cavalieri (30.000 uomini in tutto in altre fonti) guidati dal generale Waldeck e comprende:
13 reggimenti di cavalleria guidati dal principe di Assia-Philipsthal (Gardes-Dragon, Conte Maurice, Ginckel, Hopp, Schack, Sandouville, carabinieri Hoeuft van Ouen, Schilppenbach, Lynden, Buys, Nassau e Rechteren), di cui uno tedesco (Assia-Homburg);
19 reggimenti di fanteria dei quali 2 di granatieri di marina (van Dorrh, van Rijssel), 9 nazionali (Cronström, Dorth, Ayla, Smissaert, Buddenbroeck, Bronckhorst, Orange-Frisie, Orange-Staden-Lande, Broeckuysen), 1 vallone (Van Smissaert), 3 tedeschi (Waldeck, Bentinck e Schaumberg-Lippe) e 4 svizzeri (Zwitserche Garde, 2 battaglioni del Salis, 3 battaglioni del Constant, 2 battaglioni del Sturler);
32 pezzi d’artiglieria (10 da 6 libbre, 4 obici 24 da 3 libre).
Gli alleati si accampano presso Vezin ed altri villaggi, disturbati dagli ussari ed i dragoni
guidati da Lowndal, che impediscono un adeguato riconoscimento delle linee avversarie (10 V).
Il generale Campbell è ucciso dal fuoco dei cannoni francesi mentre si avvicinava con la
cavalleria alle posizioni avversaria.
La Marcia di Avvicinamento.
Il mattino successivo gli alleati si schierano sotto il fuoco dell’artiglieria francese (ore 5:00):
All’ala sinistra gli olandesi, con la sinistra a Pierreconrne/Peronne presso
il fiume Escaut, un bosco alle spalle, di fronte a St. Anthoine e Fontenoy. La cavalleria copre lo
schieramento della fanteria.
Tra i battaglioni Ayla e La Lippe sono posti 4 pezzi da 3 libbre, come pure tra i reggimenti
Statler e Constant. Tra i reggimenti Salis e Ryssel sono posti 2 pezzi da 3 libre, come pure
davanti il reggimento Constant, con il battaglione Sturler, tra i battaglioni Broeckhurien e
Ronckhorst. Il reggimento Cronstrom (colonna di destra) ed il reggimento Smissaert (colonna di
sinistra) hanno ciascuno 3 pezzi da 3 libbre ed un obice.
All’ala destra, lungo un ruscello dietro al villaggio di Vezon ed appoggiati a
destra al bosco di Berry, si schierano tre grosse colonne formate da 2 reggimenti inglesi di
Guardie (1° e 2°, colonna di sinistra) con 6 pezzi da 6 libbre, 2 da 3 libbre e 2 obici, 5
reggimenti inglesi di fanteria (11°, 12°, 21°, 23° e 31°) ed un contingente annoveriano, per un
totale di 16.000 fanti, 6 pezzi da 6 libbre, 24 da 3 libbre e 4 obici.
La cavalleria anglo-hannoveriana guidata da James Campbell prende posto in prima linea coprendo il
dispiegamento della fanteria, poi forma una quarta colonna sulla destra, tra la strada per Mons ed
il bosco di Berry, ma è fatta a segno dell’artiglieria francese quindi arretra.
Il contingente austriaco fronteggia il bosco di Berry.
Quattro colpi di cannone sono il segnale d’inizio dell’attacco. Lo schieramento avanza al grido
“Victoria!”.
Gli olandesi avanzano in due colonne: una da Bouchegnies e Bourgeon verso Fontenoy e l’altra da
Condé al coperto lungo il fiume Vezon verso St. Anthoine; 12 squadroni di cavalleria vanno
a formare la riserva.
Lo schieramento anglo-hannoveriano si avvicina in due colonne guidate dal generale John Ligonier.
La colonna di destra scopre sul proprio fianco la ridotta d’Eu ed incarica dell’attacco 4
reggimenti guidati dal generale di brigata John Ingoldby, del 1° reggimento guardie (Royal
Highness).
Il maresciallo di Sassonia effettua alcuni spostamenti per rafforzare l’ala sinistra: la brigata
Royal lascia Ramecròix e prende il posto della brigata Couronne (dietro le Gardes), questa
si sposta a destra (dietro alla brigata Du Roi). Sono chiamati tre battaglioni del reggimento
Vaisseaux e la brigata Normandia (che prendono posto dietro agli irlandesi) ed 8 squadroni della
prima linea di cavalleria (a sinistra della brigata Couronne).
Il Duello delle Artiglierie.
John Ingoldby avanza verso la ridotta d’Eu ma l’artiglieria francese da Fontenoy apre il fuoco
contro il fianco delle sue truppe, quindi si ferma e chiede l’invio dell’artiglieria.
Inizia lo scambio di cannonate. I piccoli pezzi d’artiglieria aggregati alla brigata guardie
uccidono Antoine Louis duca de Gramont, colonnello delle Gardes Francaises, ed Henri du Baraillon
du Brocard, ufficiale dell’artiglieria francese. L’artiglieria francese tira contro la cavalleria
anglo-hannoveriana. L’artiglieria olandese inzia a battere il villaggio di St. Anthoine.
Cumberland ed il generale John Ligonier si recano personalmente da John Ingoldby a sollecitare
l’attacco contro la ridotta d’Eu. Ingoldby perde la calma e risponde gli ordini del duca erano di
mantenersi in linea con il resto delle truppe. Dopo che Ingoldby è ferito, il suo posto
è preso dal generale hannoveriano Zastrow che riporta le truppe a contatto con il
grosso.
L’Attacco Olandese.
La colonna olandese che avanza lungo il Vezon è arrestata dal fuoco delle batterie di
Bettens e St. Anthoine e dalla presenza della cavalleria guidata dal conte d’Eu.
L’altra colonna olandese supera una casa in fiamme ed attacca l’avanposto di Péronne,
costringendo i reparti del reggimento De Grassin a ripiegare a Fontenoy. La cavalleria olandese
fronteggia i dragoni francesi tra St. Anthoine e Fontenoy mentre un terzo della fanteria olandese
avanza lentamente mentre questo villaggio.
Dopo un fuoco a mitraglia (ore 9:00), gli olandesi avanzano contro Fontenoy (ore 9:30) ma sono
fatti a segno dalla moschetteria e l’artiglieria francese, lasciano molte perdite e ripiegano.
Il maresciallo di Sassonia invia in riforzo su quest’ala il conte di Danois con le brigate Royal e
La Couronne.
Gli olandesi effettuano un secondo attacco su Fontenoy (ore 10:00), esteso a St. Anthoine, ma sono
nuovamente respinti.
L’Attacco Anglo-Hannoveriano.
Königseck dice a Cumberland: “Avanti, mylord, dritto di fronte a voi, le rovine davanti
Fontenoy devono essere prese”.
Le due colonne di John Ligonier ricevono l’ordine di attaccare tra Fontenoy e la ridotta d’Eu (ore
10:00). 14-15.000 fanti, gli hannoveriani a sinistra e gli inglesi a destra, avanzano con il duca
di Cumberland in testa, seguiti dalla cavalleria. I battaglioni sono schierati su 6 linee (invece
delle usuali tre) ed il fronte è di tre battaglioni.
Brocard piazza un’artiglieria contro un fianco delle colonne avversarie che rispondono con un
intenso tiro di controbatteria. Brocard rimane tra i caduti.
Gli alleati, bersagliati sui fianchi, giungono alla sommità delle alture e trovano davanti
l’intero esercito francese. Due brigate francesi abbandonano le proprie posizioni e ripiegano
dietro la brigata di cavalleria, lasciando un varco tra le Gardes Françaises ed il reggimento
d’Aubeterre. La brigata di cavalleria si sposta a sinistra, al riparo dietro Fontenoy. Gli inglesi
avanzano per 300 passi nel varco per allontanarsi dal fuoco di Fontenoy e minacciare
l’avvolgimento di questa posizione.
La guardia inglese si trova a 40 passi dei 4 battaglioni del reggimento Gardes Francaises,
fiancheggiati a sinistra dal reggimento d’Aubeterre. Chabannes avanza con due reggimenti di Gardes
Francaises di 20 passi, giudicando gli inglesi superiori di moschetteria sulla distanza
maggiore.
Secondo la tradizione il capitano Charles Hay, del 1° reggimento Guardie inglesi, avrebbe esclamato
alla guardia francese “Ecco le guardie inglesi che si ricordano di voi a Dettingen ed intendono
buttarvi nella Scelda come lì siete finite nel Meno”, ed il conte d’Anteroches avrebbe
quindi risposto "Messieurs les Anglais, tirez les premiers" (Ma spostando la virgola,
l'esortazione è rivolta ai francesi). Altri attribuiscono al comandante inglese la frase
“Messieurs les Gardes Francaises, s’il vous plait tirez le premier” (Signori Guardie
Francesi, prego tirate per primi).
Gli inglesi aprono il fuoco a raffiche di compagnia causando ai francesi la perdita di 50 ufficiali
e 760 uomini. Da parte inglese rimane tra i feriti il capitano Charles Hay. Il reggimento francese
rompe ed il suo posto è preso dalla seconda linea, Il 2° reggimento guardie causa al
reggimento du Roi la perdita di 33 ufficiali e 345 uomini. Cade il duca di Gramont. Gli inglesi
catturano uno stendardo francese che è ripreso dalle guardie.
Il conte di Danois con i reggimenti Royal e La Couronne, appoggiati da alcuni reparti di cavalleria,
attacca il fianco sinistro degli anglo-hannoveriani che si schierano in un grande quadrato e
respingono i primi assalti.
Il quadrato anglo-hannoveriano è investito sul fianchi dal reggimento Vaisseaux e dai tre
battaglioni della Brigata Irlandese, guidati da Lowendahl (ore 14:00). Il re invia 40 squadroni di
rincalzo ma questi invece si uniscono all’attacco.
Il quadrato anglo-hannoveriano respinge sia il secondo attacco della fanteria che quello della
cavalleria e prosegue la sua lenta avanzata. Alcune truppe alleate sono spostate tra St. Anthoine
e Fonteney per seguire il primo attacco in caso di successo mentre l’ala sinistra rimane
inattiva.
Frattanto il reggimento di reclute Highland (Black Watch), con l’appoggio di un contingente
olandese, attacca Fontenoy ma è respinto con gravi perdite, compresi molti ufficiali.
La Reazione Francese.
Luigi XV è tentato di lasciare il campo di battaglia. Poiché la sua posizione è
presso un mulino, è soprannominato “Louis du Moulin” (Luigi il Mugnaio). Il maresciallo di
Sassonia scende dalla carrozza (è malato di gotta), sale a cavallo e si prepara a caricare
alla testa della cavalleria. Vede un ufficiale francese che fugge, impugna la pistola e gli
spara.
Il giovane capitano Isnard del reggimento Touraine fa osservare al duca di Richelieu che dispone di
4 pezzi d’artiglieria leggera. Il generale Lowendahl raggiunge il maresciallo di Sassonia ed
esclama “Questo è un gran giorno per il re; non deve fuggire!”.
I francesi piazzano i quattro pezzi d’artiglieria ed aprono il fuoco a mitraglia contro il quadrato
anglo-hannoveriano, che è poi attaccato sui due fianchi.
Contro il lato destro del quadrato al reggimento Vaisseaux ed alla Brigata Irlandese si unisce il
reggimento Normandia, che è accoltro dal fuoco di 6 pezzi a mitraglia ed in pochi minuti
lascia tra caduti e feriti 2 capitani, 14 ufficiali e 250 uomini. Il reggimento Normandia, guidato
da Bérenger, respinge alla baionetta gli avversari e supera i cannoni. La brigata irlandese,
guidata da Clare, carica al grido “Cuimhnigigidh ar Limerick argus feall na sassonach” (Ricordate
Limerick e la perfidia inglese); una testimonianza riporta “Urlando come Selvaggi”. Il reggimento
Bulkely cattura due bandiere delle Coldsteam Gards. Gli irlandesi adottano poi il grido
"Cuimhnigigidh ar Fontenoy!").
Contro il lato sinistro il duca di Richelieu ed il conte di Estress guidano la Maison du Roy, la
Gendarmerie, i Carabiniers, i dragoni e le brigate di fanteria Aubeterre, Le Roy, Royal e La
Couronne. I Carabiniers penetrano nella breccia aperta dall’artiglieria. Le Gardes Françaises si
aprono un varco alla baionetta. Nei resoconti inglesi i francesi della brigata Le Roy sono
paragonati a dei leoni. Il reggimento Royal perde 6 capitani, 3 tenenti, 21 ufficiali feriti e 615
uomini tra caduti e feriti.
Dopo mezz’ora di furiosa mischia, la fanteria anglo-annoveriana si ritira in ordine, scende dalla
collina in piccoli gruppi, incalzati dai francesi, e continua a rispondere al fuoco. Cumberland e
numerosi altri ufficiali rimangono con i reparti più esposti.
La Ritirata degli Alleati.
La cavalleria della Guardia inglese, guidata dal conte Crawford, interviene per coprire la ritirata,
ingaggia la cavalleria francese ed è disturbata su un fianco da un reparto di Grassins, che
il maresciallo di Sassonia ha inviato per il bosco di Berry.
Gli alleati si ritirano senza essere inseguiti dai francesi, a causa delle perdite subite.
Luigi XV invia il duca d’Arcout, capitano delle guardie, dal colonnello del reggimento Normandia a
dirgli “Messieurs de Normandie, c’est à vous à qui je suis redevable de la
victoire que je remporte sur mes ennemis et je vous en suis très obligé” (Signori di
Normandia, è a voi che sono debitore della vittoria che ho riportato sui miei nemici e ve ne
sono molto obbligato).
Gli inglesi hanno 1.237 caduti e 2.425 feriti. La fanteria lascia 3.614-3.662
perdite, la cavalleria 340 e 629 cavalli, l’artiglieria 39 perdite.
Otto reggimenti inglesi, su 19 impiegati, hanno perdite superiori ai 200 uomini, due di questi
superiori ai 300 (Il 23° Royal Welsh Fusiliers ha 322 perdite).
Tra i caduti ci sono il generale Ponsomby, il capitano delle guardie lord Berry (figlio del conte
d’Albemarl) e lord Campbell; tra i feriti il conte d’Albemarle, il conte di Crawfort,.
Gli hannoveriani hanno 432 caduti e 978 feriti. Fanteria 1.432 perdite,
cavalleria 311 e 475 cavalli, artiglieria 19 perdite. Il reggimento Boschlanger ha perso 200
uomini, più degli altri quattro reggimenti messi insieme.
Gli austriaci lasciano tra la cavalleria 23 caduti, 58 tra feriti e dispersi,
e 117 cavalli.
È catturato, ferito mortalmente, il barone di Colben, aiutante del maresciallo
Königseck. Königseck è ferito da alcuni cavalli, che l’hanno calpestato.
Gli olandesi hanno tra la fanteria 503 caduti (18 ufficiali), 898 feriti e
dispersi (44 ufficiali), tra la cavalleria 60 caduti (2 ufficiali) e 83 feriti e dispersi (2
ufficiali feriti) più 360 cavalli, per un totale di 1.544 perdite, pari al 7% della forza
impiegata.
Cadono il signore di Salis, il barone di Boëtzelaer, colonnello del reggimento guardie, il
colonnello Ryssel, i maggiori Van Collen e Anderley, il colonnello barone de Lynden de
Blitterswyck. Tra i feriti c’è il conte d’Efferen.
I Francesi.
I francesi hanno tra la fanteria 53 ufficiali e 1.681 soldati caduti, 321 ufficiali e 3.282 soldati
feriti, tra la cavalleria 1.800 perdite per un totale di 7.137 perdite (3-4.000 nelle fonti
francesi, con 520 ufficiali). Altre fonti indicano 5-6-7.200 tra caduti, feriti e prigionieri.
I reparti più provati sono i seguenti:
reggimento Royal: 6 caduti e 32 feriti tra gli ufficiali, 136 caduti e 509 feriti tra la truppa;
reggimento Courten: 6 caduti e 14 feriti tra gli ufficiali, 206 caduti e 75 feriti tra la truppa;
reggimento Le Roi: 4 caduti e 79 feriti tra gli ufficiali, 33 caduti e 299 feriti tra la truppa;
reggimento Normandie: 4 caduti e 19 feriti tra gli ufficiali, 57 caduti e 152 feriti tra la truppa, principalmentre nel primo battaglione;
reggimento d’Aubeterre: 22 ufficiali feriti, 129 caduti e 177 feriti tra la truppa;
reggimento La Couronne: 2 caduti e 35 feriti tra gli ufficiali, 41 caduti e 218 feriti tra la truppa;
La brigata irlandese lascia 656 caduti, compresi i colonnelli Dillon e Lally.
Cadono il duca di Grammont colonnello delle Gardes Françaises, il signore di Brocard comandante
dell’artiglieria, il marchese di Clisson capitano delle Gardes Françaises, il signore di Escher,
tenente dei granatieri delle Gardes-Suisses, il cavaliere de Suzy ufficiale delle Gardes-du-Corps,
il cavaliere di Checrier ufficiale della Gendarmerie, il signore di Marclesi colonnello del reggimento
Courte, il signore di Oneille colonnello del reggimento Clare.
A causa delle ferite riportate cadono il cavaliere di Saumery ufficiale delle Gardes-du-Corps, il
marchese de Langey capitano dei granatieri delle Gardes Françaises, il marchese di Craon
colonnello del reggimento Hainault, il signore di Longaunai dello stato maggiore.
La vittoria è celebrata con un “Te Deum” ed una messa seguita da tre salve di 160
cannoni e 40 mortai e da tre salve di moschetteria.
Fontenoy è una delle tre grandi battaglie della Guerra di Successione Austriaca, assieme ad
Hohenfriedberg e Kesselsdorf, ed è l’ultima grande vittoria francese prima della
Rivoluzione.
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