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ESERCITI DELL'EPOCA
DELL'ASSOLUTISMO

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SPAGNA (Asburgo)

Eserciti dell'Epoca dell'Assolutismo.

Gli Effettivi.
Nei Paesi Bassi Spagnoli i 70.000 uomini presenti al momento della pace di Pirenei (1659) scendono a 15.000 uomini (1690), poi a 6.500 (1695).
Le difficoltà finanziare abbassano gli effettivi totali a 17.000 uomini (1700).

Fanteria.
L’organizzazione della fanteria si basa sul tradizionale tercio (creato nel 1534, riformato nel 1632).
Una regia ordinanza (1685) fissa la compagnia del tercio a 78 uomini: un capitano, un paggio, un alfiere, un sergente, 2 musici, 6 cabos, 22 picchieri, 22 archibugieri e 22 moschettieri. Un tercio è formato da 12-13 compagnie fuori dalla Spagna (950-1.000 uomini teorici). In pratica le compagnie possono essere 10 e gli uomini per compagnia 40-50-60 (360-420-700 uomini per tercio) ed usano schierarsi in battaglioni di 4-500 uomini.
I tercios provinciali hanno 13 compagnie più 2 di riserva (di 54 uomini, più gli ufficiali).
I tercios dei Paesi Bassi sono riformati (1699) e comprendono 540 uomini in 12 compagnie (compreso 1 capitano, 1 luogotenente, 1 alfiere, 1 sergente, 40 cabos).
L’esercito ammonta a 33 tercios spagnoli e 32 tercios stranieri (1700):

Il fucile con baionetta sostituisce l’archibugio, la picca è soppressa. Sono istituite compagnie di granatieri (1685) con fucile "de chispa" (inventato nel 1675), baionetta e piccole granate (abbandonate nel corso del secolo, diventano truppa scelta di ogni battaglione).
Sono riorganizzate le milicias provinciales che costituiscono una riserva.

La Cavalleria.
Carlo II organizza i trozos de caballería in 7 compagnie di cavalleria ed 8 di dragoni, lo schieramento è su 2-3 brigate. Sono poi ridotti a 8 compagnie di 50 cavalieri (1697).

La Guardia Real.
La Guardia Real di Filippo III d’Asburgo comprende reparti di fanteria e di cavalleria: i primi sono una compagnia di 50 Estradiotes e 100 guardias flamencos, chiamate Archeros de la Cuchilla; i secondi sono una compagnia di 50 Hombres de Armas, una di 50 Cavallo Ligeros, una di 50 Herreruelos, ed una di 60 Arcabuceros a Caballo.
Filippo IV riforma le compagnie di Hombres de Armas, rinominate Caballo-Corazas e portate a 60 uomini, alleggeriti di gran parte dell’armatura, e quelle di Arcabuceros a Caballo, rinominate Caballos-Carabinas. Le compagnie di entrambe sono raggruppate in 12 trozos di 100 uomini.
La prima compagnia di Dragones (1638) diviene in seguito un tercio di 1.000 uomini. Permangono sia i 100 arcieri che i 50 stradiotti, ma questi sono rinominati Guardia de la Lancilla.
Carlo II raggruppa la cavalleria in brigadas di 2 o 3 trozos, per un totale di 9 trozos ed 8 compagnie di 50 uomini (1697). I dragoni aumentano a 9 trozos ripartiti in Spagna, Italia e Paesi Bassi. Infine tutta la cavalleria della guardia è riunita nel Regimiento de Caballería de la Guardia, di 660 uomini (1697).



SPAGNA (Borboni)


Le Riforme di Filippo V.
Filippo V riforma l'esercito spagnolo su modello francese e decreta che tutti i colonnelli siano nobili titolati, il resto degli ufficiali almeno caballeros hodalgos, i sergenti si siano distinti tra la truppa e questa si arruolata con reclutamento forzoso.
Introduce poi il sistema del quintas che obbliga un uomo valido (tra i 18 ed i 30 anni) ogni cinque a servire nell'esercito per tre anni, in particolare i vagabondi e nullafacenti. Gli effettivi sono completati mediante ingaggi e leve, nonostante le resistenze della popolazione. Sono inoltre ingaggiati mercenari italiani e tedeschi.
È aumentato il controllo statale sulle industrie militari ed è introdotta la baionetta.

I Tercios.
Filippo V di Borbone all’avvento al trono (1701) dispone di 64 tercios per un totale teorico di 200.000 uomini di fanteria, in realtà 30-40.000 uomini:

I primi provvedimenti militari di Filippo V comprendono la formazione del Tercio Vieho de los Morados, a Barcellona, composto da un reggimento spagnolo ed uno vallone per un totale di 6.000 uomini (inizio 1701), con compiti di guardia di palazzo, del corpo Fusileros Reales guidato dal marchese de Villarocha e del Tercio de Infantería Ligera guidato dal maresciallo di campo Blas de Trinchería.
Le 12 Compañías de Marina sono raggruppate in 5 Tercios de la Armada (13 IX 1701).
La riforma dell’esercito (ordinanze del 18 XII 1701) inizia dalle truppe nei Paesi Bassi, nel ducato di Milano e nel Regno di Napoli, con la formazione di nuovi tercios (che prendono il nome dei colonnelli): 5 tercios fiamminghi, 1 tercio spagnolo (destinato a presidiare i porti africani di Ceuta, Melilla e Peñón de la Gomera), 1 tercio napoletano ed 1 tercio lombardo; seguito dall’arruolamento di altri 13 tercios in Fiandra ed 1 nel Napoletano (inizio 1702). L’Italia è rinforzata anche con l’invio di 5 tercios dalla Spagna (III 1702).
La riorganizzazione dei 36 tercios fuori dalla Spagna prosegue ad opera del marchese di Bedmar (ordinanza del 10 IV 1702) con regole sulla composizione, l’anzianità, la disciplina. I tercios spagnoli hanno l’onore di formare l’avanguardia.
I tercios comprendono 12 compagnie di Fusileros ed 1 compagnia di Granaderos riunite in uno o due battaglioni. La compagnia comprende 1 capitán, 1 teniente, 1 segundo teniente, 2 sargentos, 1 tambor, 37 arcabuceros (compresi 3 caporales e 3 lanspesadas) e 10 piqueros (compresi caporales e 3 lanspesadas). Il coronel è affiancato da 1 teniente coronel, 1 sargento mayor, 1 ayudante, 1 mariscal de logis, 1 capellán ed 1 cirujano (scrivano).
In Spagna è istituita la leva generale di un uomo ogni 100, il fucile con baionetta sostituisce completamente il moschetto, l'archibugio e la picca (1702).
Giunto in Italia (fine 1702) Filippo V, coadiuvato dal Comisario General de la Infantería Francisco Fernández de Córdoba, fa sostituire all’archibugio il moschetto con baionetta e riforma i tercios viejos fissando gli effettivi a 1.000 uomini.
Francisco Fernández de Córdoba forma 13 nuovi tercios (27 XI 1703) su 12 compagnie, sono formati 8 tercios di 500 uomini in Galizia e 16 in Andalusia, per sostituire i veterani dei presidii (inizio 1704).
La riforma della Milicias Provinciales, in battaglioni di 500 uomini, fallisce sul nascere (1692-1694).

I Reggimenti.
Filippo V abolisce i tercios (Real Ordenanza del 28 IX 1704), sostituiti da reggimenti secondo l’uso francese.
Il reggimento è composto da 11 compañías di fucilieri ed 1 di granatieri, per un totale di 600-650 uomini.
Ogni compagnia comprende 1 Capitán, 1 Teniente, 1 Lugar-Teniente, 2 Sargentos, 3 Cabos de escuadra, 3 Segundos Cabos de escuadra, 2 Carabineros, 1 Tambor e 39 Soldados, per un totale di 50 uomini. Lo stato maggiore del reggimento comprende 1 Coronel, 1 Teniente Coronel, 1 Sargento Mayor, 1 Ayudante, 1 Capellán, 1 Cirujano ed 1 Tambor Mayor.
I reggimenti sono forniti territorialmente da 11 capitaneias general (che sostituiscono le audiencias).
È inoltre stabilito che i reggimenti stranieri possano essere solo valloni ed irlandesi (1705) ma questa norma non viene rispettata e sono arruolati, ad esempio, reggimenti svizzeri.
In seguito (30 XII 1706) i reggimenti sono suddivisi in 2 Batallones aggiungendo una compagnia, 1 Capitàn-Comandante (comanda il secondo battaglione), 1 Ayudante, 1 Capellàn, 1 Cirujano. La compagnia "Coronela" rimane di 50 uomini mentre le altre 11 sono ridotte a 40 (per un totale di 980 uomini per reggimento).
I reggimenti sono quasi completamente riformati, pur conservando i vecchi privilegi, quando i loro nomi sono resi definitivi (Real Ordenanza del 28 II 1707). Durante lo stesso anno sono richiamati dall’Italia e dai Paesi in Spagna Bassi, 4 reggimenti spagnoli (compreso il Fusileros de Milán), 3 italiani, 2 tedeschi, 1 svizzero, 1 grigione.
Gli effettivi aumentano per la formazione dei secondi battaglioni, la formazione di 6 nuovi reggimenti spagnoli e l’ingaggio di 4 reggimenti irlandesi di Luigi XIV re di Francia (1709).
Con l’inizio dell’evacuazione dell’Ejèrcito de Flándes (1710) giungono in Spagna 4 reggimenti spagnoli, 3 italiani e 15 valloni. Frattanto sono formati altri 3 nuovi reggimenti spagnoli ed 1 italiano (1711). Il fiammingo Prospero de Verboom istituisce il corpo degli ingenieros (1711).
In Spagna rientrano 28 reggimenti (1712-1713): 9 reggimenti spagnoli e 2 italiani dalla Sicilia, 2 reggimenti spagnoli, 3 italiani e 12 valloni dai Paesi Bassi, portando il totale a 127 reggimenti. Filippo V effettua una rivista e fissa definitivamente le anzianità, la numerazione ed i privilegi dei reggimenti (1714): 88 sono spagnoli (compresi la Guardias Españolas e la Guardias Valonas), 4 irlandesi, 11 italiani e 27 valloni.
L'esercito permanente raggiunge i 70.000 uomini (VI 1718).

Le Milicias Provinciales.
Filippo V crea le prime Milicias Provinciales (8 II 1704), nelle 17 provincie del regno di Castiglia: sulla carta ammonta a 50 reggimenti di 500 uomini e 51 tra ufficiali, sottufficiali ed aiutanti (25.000 uomini teorici).
Il reggimento comprende 9 compagnie di fusileros (40 soldati, un sergente, un alfiere, un tenente e un capitano), una compagnia di granatieri (50 soldati e 4 c.s.), una compagnia del colonnello (50 soldati, una colonello, un sergente maggiore, un alfiere, un aiutante) ed una compagnia del tenente colonello (40 soldati, 5 c.s.).
L’anno seguente (1705) sono disponibili 206 compagnie nel regno di Siviglia, 60 nel regno di Cordova, 23 nella provincia di Jaén ed una compagnia di balestrieri a Santiago, per un totale di 12.000 uomini.
La Milizia è poi aumentata sulla carta a 100 reggimenti (50.000 uomini).
Altre ordinanze rivelano una scarsa operatività dei reggimenti della milizia (26 V 1728), che è riformata (31 I 1734).

La Cavalleria.
All’avvento di Filippo V la cavalleria spagnola è in pessime condizioni ed ammonta a 5.100 uomini inquadrati in 18 tercios de Caballería e 9 di Dragones, stanziati in Spagna, Lombardia e nei Paesi Bassi.
Filippo V adotta su modello francese la suddivisione in squadroni e fissa gli effettivi delle unità (1701), privilegiando la formazione di Caballeria Mixta (Dragones). La carica di maestro di campo é sostituita da quella di coronel (colonnello).
I tercios de Flandes sono i primi ad essere riformati (1703), su 3 esquadrones, ciascuno formato da 4 compagnie che comprendono 3 ufficiali, cioè un capitán, un teniente ed un alférez, un mariscal de logis (sergente), 2 brigadieres, un tambur, un pifano e 28 dragoni a cavallo armati di archibugio con baionetta, pistola, sciabola. Il tercio è guidato da un maestre de campo e comprende un teniente coronel, un sargento mayor, un ayudante, un capellán, un cirujano, un portaguión ed un tambor maestro.
L'anno successivo (1704) il reggimento di dragoni è riformato e portato a 12 compagnie di 28 uomini.
All'inizio della Guerra di Successione Spagnola (1705) sono formati tre nuovi reggimenti di dragoni (Vallejo, Grafton e Ferrari), poi il reggimento di dragoni del duca d'Ossuna (1 IV 1707) ma durante la guerra gran parte dei 70 reggimenti di cavalleria è dissolta riducendosi a 12 reggimenti di cavalleria su 3 squadroni di 4 compagnie (1718) e 10 reggimenti di dragoni.
Hanno vita breve il primo reggimento di coraceros, detto "Real Alemán" (1735-1749) ed il primo reggimento húsares (1742-1747).

La Guardia Real.
Filippo V riforma il reggimento di cavalleria della Guardia Real suddividendolo in due corpi: Regimento de la Reina e Real de Asturias (1701). Sono poi aggiunti i Carabinieros Reales (con compiti di polizia, 1730).
La guardia comprende un reparto di Alabarders. La cavalleria è inquadrata nei reparti di Guardia Exterior a Caballo e Reales Guardias de Corps.

Gli Svizzeri.
Filippo V di Borbone grazie all’appoggio di Luigi XIV ottiene anche il riconoscimento da parte dei cantoni cattolici (Lucerna, Ury, Scheweiz, Underwalden, Zug, Glarus, Friburgo e Soleure) della Confederazione Svizzera (VII 1701), l’alleanza perpetua (1706) e numerosi reggimenti di fanteria durante la Guerra di Successione Spagnola, tra i quali si distinguono particolarmente quelli forniti dal cantone di San Gallo ed i due seguenti:

Altri reggimenti svizzeri sono arruolati per il tentativo di riconquistare i territori italiani, che scatena la guerra contro la Quadruplice Alleanza:

Filippo V riduce drasticamente i reggimenti svizzeri vietando il servizio ai protestanti (21 I 1721): I reggimenti Maior e se Salis sono aggregati dal colonello Carlo Ignazio de Niederöst (20 II 1721) in un unico reggimento di 1.600 uomini in 2 battaglioni di 4 compagnie.
Nuovi reggimenti svizzeri sono arruolati per la guerra in Africa (1725), la Guerra di Successione Polacca (1733-1735) e la Guerra di Successione Austriaca (1740-1748):


La Marina.
All’avvento di Filippo V anche la flotta è in pessime condizioni, fatto evidenziato dal detto "La Marina de España, Cuatro Navios y una Tartana".
Congiuntamente alla Francia è emessa una Ordenanza de Corso (5 VIII 1702) contro i corsari inglesi.
Dopo la fine della Guerra di Sucessione Spagnola (1701-1715) sono varate nuove navi, altre sono acquistate a Genova, è rafforzata la base navale di Cadige ed è approntata la base navale di Ferrol.
I tentativi di riordinare la marina comprendono delle ordinanzas (1718, 1748) ed una istrucción (1740). Sono istituiti un Cuerpo de Infanteria de Marina con vari tercios navali e 3 departamentos amminsitrativi.


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