Gli Austriaci.
Il principe Carlo di Lorena schiera al centro 16.500 fanti ed alle ali 8.200 cavalieri e 3.300 tra ussari, che sono stati dotati di moschetti, e cavalleggeri croati. Dispne inoltre di 40 cannoni per un totale di 28-33.000 uomini.

I Prussiani.
Federico II re di Prussia dispone di 35 battaglioni di fanteria e 2 compagnie di granatieri per un totale di 18.400 fanti, 70 squadroni di cavalleria pari a 9.600 uomini, ed 82 pezzi d’artiglieria.
In tutto 23.500-28-33.000 uomini. È presente il reggimento di fanteria Roeder guidato da Franz Ulrich von Kowalk.

La Battaglia.
Gli austriaci passano Czaslau (Czaslau, Caslav) ed incontrano l’avanguardia prussiana, guidata da Leopold II Maximilian “Il Giovane” di Anhalt-Dessau, a Chotusitz (Chotusice, Chotusic).
L’attacco è iniziato dalle forze prussiane presenti, appoggiati dai cannoni pesanti (ore 6:00): 25 battaglioni e 20 squadroni prussiani dell’ala destra guidati dal luogotenente generale Wilhelm Dietrich von Buddenbrock. La cavalleria austriaca dell’ala sinistra è respinta ma mentre quella prussiana si riordina è caricata da numerosi reggimenti di dragoni e corazzieri ed è messa in rotta.
Giunge Federico II con il grosso. L’ala sinistra prussiana, guidata da Waldow, attacca gli austriaci e li avvolge.
Chotusitz, difesa dal principe Leopold II, è attaccata da 12 battaglioni di fanteria austriaci che dopo dura lotta la prendono e la incendiano. La fanteria austriaca si disperde per saccheggiare.
Federico II fa avanzare di nascosto 23 battaglioni alle spalle dell’avversario per tagliargli la ritirata verso Tschaslau ma gli austriaci ripiegano in ordine dietro Czaslau (ore 11:00) e reclamano la vittoria.

Bilancio della Battaglia.
I prussiani hanno 4.084 caduti e feriti (128 ufficiali) più 719 dispersi (18 ufficiali), catturano 14 cannoni ed una petriera (18 pezzi d’artiglieria in altre fonti). Le perdite più elevate sono tra i reparti di dragoni prussiani.
Gli austriaci lasciano 2.972 tra caduti e feriti (154 ufficiali) più 3.366 prigionieri e disertori (41 ufficiali). In totale le perdite austriache ammontano 6.332-7.000 uomini, pari a circa un quarto degli effettivi. In mano austriaca restano 2 bandiere, 14 stendardi, un centinaio di prigionieri e 2.000 cavalli.