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La Battaglia di Bloody Marsh (7 VII 1742).

Guerra di Successione Austriaca (1742) - Guerra dell’Orecchio di Jenkin

Gully Hole Creek.
Manuel de Montiano governatore spagnolo della Florida con 52 navi e 2.000 uomini invade l’isola di St. Simons, in Georgia.
Montiano invia due colonne in esplorazione verso Forte Frederica (mattina del 7 VII 1742). Una di queste, composta da un centinaio di spagnoli ed indiani, è ingaggiata dai ranger avversari che danno l’allarme. Il generale James Edward Oglethorpe interviene da Forte Frederica con 650 inglesi, highlander scozzesi ed indiani e raggiunge gli avversari a Gully Hole Creek. Dopo un’ora di combattimenti gli spagnoli lasciano un terzo di caduti, compreso un capitano, ed un altro capitano tra i prigionieri. I fuggitivi raggiungono Montiano a Forte St. Simons.

Bloody Marsh.
Il capitano don Antonio Barba esce da Fort St. Simons con 3 compagnie di granatieri spagnoli (circa 200 uomini) ma mentre attraversa una zona paludosa cade in un agguato (pomeriggio del 7 VII 1742). A sinistra della strada sono disposti i 60 uomini del 42° reggimento guidati dal capitano Raymond Demere, a destra tre plotoni di highlanders, la compagnia highland Darien guidata dal tenente Charles MacKay, un plotone di rangers highland e gli indiani alleati (60 uomini in tutto).
Tre plotoni inglesi, temendo di essere aggirati, si ritirano lasciando al fianco sinistro solo il plotone del tenente Patrick Sutherland. Dopo un’ora gli spagnoli sono a corto di munizioni ed Antonio Barba, gravemente ferito, ordina la ritirata a Fort St. Simons. Lo scontro è chiamato “Battle of Bloody Marsh” (Battaglia della Palude Insanguinata).
Tre giorni dopo Montiano si ritira in Florida, a Sant’Agostino.



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