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LA LEGA D'AUGUSTA (1686-1687)

Guerra della Lega d'Augusta.

La Questione del Palatinato e la Revoca dell’Editto di Nantes.
Dopo la morte dell’Elettore Carlo von Wittelsbach conte del Palatinato Renano (26 V 1685) gli succede il conte palatino di Neuburg ma Luigi XIV reclama parte dell’eredità (Oppenheim, Simmern, Kaiserslautern, Sponheim) per sua cognata Elisabetta Carlotta "La Palatine" duchessa d’Orleans (sorella di Carlo).
Luigi XIV innaugura la propria statua d'oro nella Place des Victories" (III 1686).
La flotta francese bombarda Tripoli (19-25 VII 1685).
Luigi XIV revoca l’editto di Nantes (18 X 1685), inducendo numerosi ugonotti ad emigrare e paventando un riaccendersi delle guerre di religione in Europa.
L'esercito francese ammonta a 375.000 uomini. La fanteria è armata di moschetti con baionetta (3/4) e picche (1/4). Dal 1690 ogni reggimento ha una compagnia armata di carabina rigata. Sono inoltre presenti i primi reggimenti di artiglieria (dal 1684), per un totale di 12 compagnie, in parziale sostituzione del personale civile.
È istituita una milizia di 25.000 uomini a ferma biennale a spese delle parrocchie (1688).
La flotta francese, riorganizzata da Colbert, ammonta a 219 vascelli e 45 galere. I vascelli di linea sono 113: 35 di IIIa classe (46-60 cannoni) e 28 di IVa classe (36-44 cannoni). I cannoni sono più pesanti di quelli inglesi ed olandesi. La flotta abbisogna di 23.000 marinai (1690). Gli uomini impiegati dalla marina sono 60.000.
Una squadra navale francese bombarda Algeri (1688), impiegando la prima volta le galeotte-bombardiere che imbarcano mortai, ideate da Renau Elicagaray.
Durante la guerra sono varati 74 vascelli: 25 con più di 76 cannoni, 14 con 60-76 cannoni e 35 con 36-60 cannoni. In particolare negli ultimi 4 anni sono varati 19 vascelli: 2 di Ia classe, 9 di IIIa ed 8 di IVa.

Le Simpatie della Savoia.
Vittorio Amedeo II di Savoia sale al trono con un piccolo colpo di Stato destituendo la madre, Giovanna Battista di Savoia-Nemours (16 II 1686) e su pressione di Luigi XIV inizia la persecuzione contro i sudditi valdesi.
Il duca di Savoia ordina una crociata contro gli eretici valdesi (1686).
L’esercito sabaudo ammonta a 6 reggimenti di fanteria, 3 di dragoni, 1 di cavalleria e 4 compagnie di gendarmi per un totale di 2.000 cavalieri ed 8.000 fanti, più 30.000 uomini di milizia provinciale.

La Lega d’Augusta in Germania.
L’elettore Federico Guglielmo duca di Brandeburgo, detto il "Grande Elettore", firma un accordo secreto con l’Imperatore Leopoldo I d’Asburgo (III 1686), al quale promette il suo aiuto contro i turchi; Federico Guglielmo rinuncia ai diritti sulla Slesia ed ottiene il circolo di Schwiebus, elevato a principato di Glogau.
L’Imperatore Leopoldo I d’Asgurgo forma la Lega d’Augusta (6 VII 1686), alleanza difensiva in funzione anti-francese che comprende l’elettore Palatino, l’elettore Federico Guglielmo I duca di Brandeburgo, l’elettore Giovanni Giorgio di Sassonia, l’Hannover ed altri stati minori tedeschi. La lega prevede di mobilitare 60.000 uomini.
L’esercito austriaco dispone di 30.000 uomini, che durante la guerra salgono a 50.000. Gli imperiali hanno abbandonato la picca nelle guerre contro i turchi.
L’amministriazione militare austriaca è macchinosa e corrotta, l’approvvigionamento malfunzionante (tranne il servizio ospedaliero), i soldati tedeschi e slavi sono veterani e buoni combattenti, in particolare la cavalleria ha un’ottima reputazione. Le maggiori carenze si riscontrano tra gli alti ranghi.

La Lega d'Augusta in Europa.
Alla lega d'Augusta aderiscono le Province Unite (6 VII 1686), il re di Spagna (9 VII), il re di Svezia (duca di Pomerania) e Cristiano V re di Danimarca (duca d’Holstein).
Luigi XIV revoca i vantaggi commerciali concessi alle Province Unite con il trattato di Nimega (XI 1687).
I contingenti di Svezia e Danimarca sono quelli previsti per i loro territori in Germania.
L'esercito e la marina spagnola, come l'amministrazione civile, sono all’apice della disorganizzazione. Oltre ai reparti nazionali, dispone di truppe vallone, del ducato di Milano e del regno di Napoli.
L'esercito delle Province Unite ammonta a 11.000 cavalieri, 2.000 dragoni e 60.000 fanti. I reggimenti guardie sono pagati dalla Gran Bretagna che inoltre fornisce 3 reggimenti inglesi e 3 scozzesi. Truppe "ausiliarie" sono fornite da Brandeburgo, Svezia (3.000 fanti e cavalieri) ed una decina di altri principi. È ancora attiva ma non utilizzata la Toch-en-Wacht (leva feudale).
La flotta olandese ammonta a 66 navi (7 da 90 cannoni); 20 delle quali sono nuove. Durante la guerra sono varati 78 vascelli (24 negli ultimi 4 anni): 8 con piů di 76 cannoni, 31 con 60-76 cannoni e 39 con 36-60 cannoni. I marinai salgono da 16.000 a 24.000 uomini. La principale debolezza è dovuta al fatto che l’amministrazione della flotta è suddivisa tra 5 Admiraliteitscollegién indipendenti (dal 1597).

La Baviera si Schiera.
La Francia offre all’elettore Massimiliano Emanuele II duca di Baviera un’alleanza offensiva, l’appoggio per l’elezione imperiale, per il riconoscimento dei diritti su Ratisbona, Norimberga, Augusta, sui territori tra l’Inn ed il Danubio, e promette un sussidio. In cambio chiede l’appoggio della candidatura del delfino al trono di Spagna con la cessione di quello di Napoli e Sicilia alla Baviera.
L’elettore di Baviera ottiene dall’Imperatore l’appoggio per la successione del fratello Giuseppe Clemente vescovo di Frisinga e Ratisbona all’elettorato di Colonia, dalla Spagna la promessa della cessione di una parte delle Fiandre ed aderisce alla Lega d’Augusta.

La Posizione Inglese.
Guglielmo d’Orange propone inutilmente a Giacomo II un’alleanza contro la Francia (3 III 1687) e contatta l’opposizione inglese.
Giacomo II Stuard promulga la Dichiarazione d’Indulgenza (14 IV 1687) che annulla i Test Acts del 1673 e 1678 concedendo libertà religiosa ai cattolici ed ai non conformisti, scioglie il parlamento (12 VII), modifica alcuni statuti per l’elezione dei rappresentati, chiede la restituzione dei 3 reggimenti inglesi e 3 scozzesi al soldo delle Province Unite.
L'esercito inglese, dispone inoltre di alcuni reggimenti permanenti e di una milizia di 6.000 cavalieri e 74.000 fanti teorici, inglesi e gallesi, mobilitata solo nei distretti minacciati. Non è mai impiegata in combattimento.
Giacomo II Stuard ordina a Richard Talbot Buttler conte di Tyrconnell viceré d'Irlanda di rafforzare l’esercito irlandese. I reparti già esistenti comprendono i cavalieri della guardia, i granatieri a cavallo, 3 reggimenti di cavalleria, uno di dragoni, un reggimento di fanteria della guardia (2 battaglioni) e 4 reggimenti di fanteria (1 battaglione ognuno). A questi si aggiungono 5 nuovi reggimenti di cavalleria, 7 di dragoni e 39 di fanteria, composti però da reclute male armate e poco addestrate, per un massimo di 40.000 uomini.
Durante la guerra l’esercito inglese sale ad un massimo di 93.635 uomini (1694), compresi 32 reggimenti stranieri.
La flotta inglese ammonta ad un centinaio di vascelli, numero più o meno costante per la durata della guerra, e 20.000 marinai, che salgono ad un massimo di 48.000 (1694-96). Durante la guerra sono varati 69 vascelli (44 negli ultimi 4 anni): 4 con più di 76 cannoni, 23 con 60-76 cannoni e 42 con 36-60 cannoni. Cala l’impiego di mercantili armati e di grosse navi a tre ponti, più costose e meno adatte alla navigazione d’inverno. Durante la guerra la Gran Bretagna concede 400 licenze a corsari. Sono potenziati gli arsenali di Portsmouth, Deptfort, Chatham, Woolwich e ne è impiantato uno a Plymouth, che supera gli altri per importanza.


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