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Claudio Nerone Druso nasce nel 39 a.C. da Tiberio Claudio Nerone e Livia
Drusa, detta "Drusilla".
Drussila in seguito divorzia per sposare il princeps Ottaviano
Augusto, che in pratica governa l'Impero Romano (ufficialmente è
ancora una democrazia). Il patrigno preferisce Druso al fratello maggiore Tiberio e rafforza il
legame familiare dandogli in moglie la nipote Antonia, figlia di Ottavia
(figlia di Ottaviano) e di Marco Antonio.
Druso si distingue con le prime esperienze militari in Hispania tanto da
ottenere in seguito un comando generale.
La Guerra Retica (16 - 15 a.C.).
La base di Tridentum (odierna Trento), fondata da Publio Silo (17 a.C.) è minacciata dai bellicosi celti Reti.
Il ventitreenne Druso dispone di cinque legioni, tra le quali si distingue la XXI Rapax.
Nella prima campagna Druso sconfigge le tribù degli Isarci e Breoni
sull'Isauro ed avanza tra piccoli scontri fino al passo della Resia (16 a.C.).
La tattica consiste nell'occupare un versante delle vallate, per garantirsi le
comunicazioni, lasciando che i Rezi occupino l'altro versante, oltre il fondovalle
paludoso che viene sfruttato per rallentarne gli attacchi e creare sacche di annientamento.
La campagna si chiude con il rientro alla base operativa, posta a Pons Drusi (odierna Bolzano).
L'anno successivo Druso sconfigge in val Venosta i Genauni, l'ultima tribù
alpina a opporre resistenza, supera il passo del Brennero e si congiunge sul lago
di Costanza alla colonna guidata dal fratello Tiberio, che ha risalito il Rodano da Lione.
Insieme sconfiggono in battaglia i Vindelici (1 VIII 15 a.C.) ed occupano l'arco
alpino (odierne Svizzera e Baviera), compresa parte della Rezia (odierna
Austria). L'arma tipica dei Vindelici è la scura.
Al ritorno Druso organizza i territori conquistati e fonda Castrum Maiense (odierna Merano).
Le regioni sono proclamate province romane (Retia e Noricum, 16 a.C.),
viene iniziata la costruzione della via Claudia-Augusta ed i nuovi sudditi
forniscono dei bellicosi auxilia, inquadrati nelle Coorti
Retiche, alcune delle quali mantengono come arma il tipico gaesum
(giavellotto). I meno disposti a sottomettersi sono invece deportati in Valle
d'Aosta.
In seguito Vindonissa (odierna Windisch) diviene campo permanente della legione XI Claudia.
In Gallia (13 a.C.).
La conquista dell'arco alpino consente all'impero romano di avvolgere le
tribù germaniche anche da sud, quindi l'abile generale Agrippa, appoggiato
da Ottaviano Augusto, predispone la campagna di conquista della Germania.
Druso, al quale frattanto è nato Cesare Germanico (14 a.C.), è
inviato in Gallia Transalpina che viene divisa nelle tre province Aquitania, Lugdunensis e Belgica (13 a.C.).
Le sue disposizioni comprendono un
censimento, la costruzione di strade, di una cinquantina di basi fortificate
lungo il Reno, appoggiate ai campi militari di Magontiacum (odierna Magonza)
e Castra Vetera, la realizzazione di un ponte sulla Lupia (odierna Lippe) e di
un canale navigabile tra lo Zuidersee e l'Issel, detto Fossa Drusiana.
Druso non trascura la diplomazia e raduna i capi gallici a Lugdunum (12 a.C.),
dove nasce il suo secondogenito Claudio (futuro imperatore).
Il piano di Agrippa prevede la penetrazione via terra dal Reno e
quella contemporanea della flotta dal Mar del Nord, risalendo i fiumi
della Germania, tuttavia la morte del generale (12 a.C.) lascia a Druso
il comando delle forze d'invasione.
Le Campagne in Germania (12 - 9 a.C.).
La prima campagna (12 a.C.) vede la flotta romana scendere la Lupia, passare
nello Zuidersee, costeggiare la Frisia e giungere all'Ems. Con una serie di
sbarchi i Romani ottengono la sottomissione dei Frisi e dei Batavi, ed erigono
il Castellum Flevum alle foci del Weser, ma il tentativo di risalire questo
fiume fallisce.
Nella seconda campagna (11 a.C.) il piano si concretizza. La flotta compie il tragitto
dell'anno precedente e risale il Weser mentre l'esercito avanza via terra.
Druso guida le legioni e gli auxilia da Castra Vetera attraverso i
territori boscosi dei Tucheri, dei Catti e dei Cherusci, tra continui
combattimenti. L'imboscata più insidiosa ha luogo quando il Weser è
quasi raggiunto, ma viene respinta. L'unione con la flotta, carica di
preziosi rifornimenti, consente l'erezione del castrum di Alisio
(presso l'odierna Hattern).
L'inverno l'Imperatore visita la Gallia e Druso lo accompagna Roma.
L'anno seguente (10 a.C.) i Germani reagiscono all'occupazione Romana.
Le tribù dei Catti prendono le armi ma sono sconfitte e costrette a
sottomettersi.
Nella quarta campagna (9 a.C.) la più vasta ribellione di Catti, Marcomanni
(chiamati Suebi dai Romani), Sigambri e Cherusci è domata da Druso
che può così passare il Weser e raggiungere l'Elba.
Ottaviano Augusto si è spostato a Lugdunum (odierna Lione) per meglio
seguire le conquiste del figliastro favorito ma Druso, tornando dalla
Saal al Weser, cade da cavallo e si ferisce al femore. Suo fratello Tiberio
lo raggiunge rapidamente dalla Pannonia, lo assiste negli ultimi attimi di
vita e ne celebra i funerali. Il luogo è chiamato Scelerata Castra.
Druso, con la moglie Antonia ed il primogenito Cesare Germanico sono raffigurati
sull'Ara Pacis.
Le Ultime Campagne Romane in Germania (8 a.C. - 17 d.C.).
Tiberio ottiene la sottomissione dei Germani (8 a.C.) e ripete la campagna
del fratello fino all'Elba (5 d.C.) ma i soprusi del governatore P.
Quintilio Varo causano una vasta ribellione che porta al disastro della
selva di Teutoburgo (9 d.C.). Le legioni XVI, XVIII, XIX, tre alae e
sei cohortes di auxilia sono annientate ed il luogo viene
chiamato Fallrum (Fall Roms).
Ottaviano Augusto muore nel 14 d.C. lasciando erede il figliastro Tiberio.
Cesare Germanico, figlio di Druso, con due legioni, otto alae e
ventisei cohortes di auxilia effettua una feroce campagna in
Germania (14 d.C.), ripetuta nei due anni seguenti con otto legioni.
La vittoria di Idistavisto (16 d.C.) ristabilisce in parte il prestigio delle
armi romane ma nella campagna del 17 d.C., durante il ritorno, la flotta
con parte dell'esercito è colpita nel mar del Nord da una forte tempesta.
Le perdite nel disastro sono irreparabili.
Germanico celebra il trionfo per la vittoria (17 d.C.) ma Tiberio decide di
rinunciare alla conquista della Germania. Le truppe sono ritirate sulla
riva sinistra del Reno, dove sono ipocritamente create le provincie
Germania Superiore e Germania Inferiore.
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