Fondazione Arturo Pinna Pintor SIQuAS VRQ
Dalla qualità percepita alla percezione dell'errore medico - Metodologia integrata per l'individuazione dell'errore medico
Sabato 15 Ottobre 2005
Aula Fondazione Arturo Pinna Pintor
Via Vespucci 61 – Torino

L’ERRORE IN MEDICINA: PREVENZIONE MEDIANTE CONTROLLO DI QUALITA’

L’ESPERIENZA DELLA CARDIOCHIRURGIA DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE


Dott. Alessandro Verzini, Prof Ottavio Alfieri

Divisione Universitaria di Cardiochirurgia IRCCS San Raffaele Milano.



INTRODUZIONE
Si definisce ‘errore medico’ una omissione di intervento o un intervento inappropriato, a cui consegue un evento avverso clinicamente significativo. Rientra nella definizione il concetto che non tutti gli eventi avversi siano dovuti ad errori, ma solo quelli evitabili. Le strategie per evitare gli errori dovrebbero tendere a eliminare o prevenire le cause, a migliorare le prestazioni degli operatori sanitari e a predisporre le barriere che intercettino gli effetti avversi. Tutto ciò non può prescindere dalla stima precisa dell’entità del problema e dal controllo di qualità adottato in ambito medico, dopo il notevole successo riscontrato nell’analisi dei processi di produzione industriale.
In ambito cardiochirurgico il monitoraggio della performance si identifica sempre più frequentemente con l’analisi di outcome quali mortalità e degenza intra-ospedaliera. Questo nasce dall’esigenza di rendere il monitoraggio semplice, attuale,intuitivo e facilmente realizzabile. Gli indicatori di qualità più utilizzati a questo scopo sono la somma cumulativa (CUSUM) e la mortalità cumulativa normalizzata per il rischio preoperatorio (calcolato con L’EUROscore o il Parsonet score) dei pazienti (CRAM) .

MATERIALI E METODI
Dal I gennaio al 31 dicembre 2004 sono stati raccolti prospetticamente in un database computerizzato i dati relativi ai pazienti ricoverati presso la Cardiochirurgia dell’Ospedale San Raffaele di Milano e successivamente sono stati analizzati mediante l’elaborazione di curve CRAM.

RISULTATI
Nel lasso di tempo preso in esame sono state effettuate 1375 procedure chirurgiche.
La mortalità osservata complessiva è stata 1.52%, rispetto ad una mortalità attesa secondo quanto previsto dall’EUROscore del 5.8%. La mortalità osservata è sempre risultata considerevolmente più bassa rispetto a quella attesa anche nella valutazione mensile dei dati raccolti. Le curve CUSUM e CRAM relative alla popolazione generale e diversificate per tipologia di intervento chirurgico effettuato hanno confermato che la mortalità riscontrata è sempre più bassa rispetto a quella prevista dall’EUROscore.

CONCLUSIONI
L’analisi dei risultati di ogni singolo centro, lungi dall’essere causa di falsi orgogli o preoccupazioni, deve diventare, nella pratica quotidiana, un mezzo da affiancare all’EUROscore per migliorare le prestazioni da offrire ai pazienti.

BIBLIOGRAFIA

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Spiegelhalter D.J Monitoring clinical performance: A commentary. J Thorac Cardiovasc Surg 2004;128:820-822:

Treasure T, GallivanS, Sherlaw-Johnson C.J. Monitoring cardiac surgical parformance: A commentary. J Thorac Cardiovasc Surg 2004;128:823-825.



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last update: 2005/11/07 Document made with Nvu