Tavola Rotonda
La pubblicizzazione dell'errore medico e l'aumento del contenzioso influenzano la qualità delle cure?
Intervento del Dott. Maurizio Maggiorotti
Presidente Associazione Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente (AMAMI)
I parte
….. Da quanto ascoltato fin ora viene fuori che si fanno
spesso degli errori concettuali. Bisogna capire che differenza
c’è tra errore medico e conflittualità
paziente/medico. Troppo spesso si crede che questi termini siano
sinonimi. E’ da qui che poi traggono spunto i giornali quando
titolano: “90 morti al giorno per errore medico”. Questo
è un dato che continua a risuonare nelle mie orecchie da tempo.
Secondo me bisogna fare chiarezza su di un concetto errato :
“errore = conflittualità = denuncia” . Tempo fa,
durante un congresso ortopedico chiesi ai colleghi in sala:
“…chi dei presenti non è mai stato raggiunto da un
avviso di garanzia o da richiesta di risarcimento - facendo
attività chirurgica - alzi la mano”. Avrei voluto
fotografare quella sala e darla alla Magistratura, perché
c’erano solo 4 colleghi che hanno alzato la mano. Una
intera sala di chirurghi ortopedici era stata raggiunta da avviso di
garanzia o richiesta di risarcimento ! Allora il dubbio viene
spontaneo: o siamo dei banditi col camice bianco addosso, oppure
si è rotto qualche meccanismo.
Noi distinguiamo una conflittualità prevalentemente onesta da
una prevalentemente disonesta. La prima è data dagli errori che
realmente esistono in ambito sanitario. Non è compito mio oggi
parlare di questo aspetto, alcuni errori dipendono dalla Struttura,
altri dal medico, alcuni dalla “catena di montaggio”, altri
possono dipendere dalla aziendalizzazione della sanità e dal
fatto che l’USL sia diventata ASL ? Quanto contenzioso dipende
dal fatto che il paziente è diventato cliente? Poi una piccola
parte dipende da noi, dall’eccesso di aspettative che possiamo
ingenerare nel paziente. Se creo troppe aspettative, sicuramente
avrò un risultato differente dall’attesa.
Non parliamo più della conflittualità prevalentemente
onesta, parliamo della conflittualità prevalentemente disonesta,
quella che arreca un danno al medico, un danno patrimoniale ed
extrapatrimoniale (un danno biologico, morale ed esistenziale).
E’ quella che genera sempre una medicina difensiva, non solo a
volte. Ho notato che anche su questo non ci capiamo sulle parole. Che
cos’è la medicina difensiva? La medicina difensiva
è operare quelle scelte dettate da cautela giudiziaria e non da
effettivo convincimento terapeutico. State tranquilli che i medici che
sono stati citati in giudizio, metteranno in atto un miliardo di
attenzioni verso il magistrato molto prima che verso il paziente. O ci
nascondiamo dietro un dito, o altrimenti diciamo le cose come stanno.
Abbiamo numerose altre problematiche: ad esempio quella assicurativa.
Voi sapete che il sinistro in ambito automobilistico è quando
due macchine si urtano. In ambito medico il sinistro è dato
dalla richiesta di risarcimento ! Voi lo sapete che quando arriva un
avviso di garanzia la compagnia disdice il medico ?
Con quello di oggi sono giunto al 58° evento in cui sono
stato relatore in tre anni, sempre seduto a fianco di magistrati
assolutamente illuminati, purtroppo a volte non informati. In uno dei
miei congressi, non ricordo più in quale città italiana
dissi ad un pubblico ministero: “Dottore, Lei si rende conto che
quando viene inviato un avviso di garanzia, a chi lo riceverà
costerà circa 50.000 euro ? Perché la Compagnia di
Assicurazione lo disdetterà, anche se poi verrà
archiviata la pratica. Adesso, perché io per tutta la vita
dovrò pagare 2-3-4-5.000 euro di più, solo perché
ho avuto un avviso di garanzia. E chi me li ripaga? Chi mi
pagherà le spese legali ?” Il magistrato mi ha confessato
di non avere mai avuto una simile notizia.
Si è visto un caso in Campania dove per un paziente deceduto
sono stati mandati 94 avvisi di garanzia ! Signori, ci sono 93 persone
che verranno disdette dalla compagnia e non avranno nessuna colpa se
non forse essere fisicamente presenti nell’ospedale in cui si
è verificato l’evento.
Nelle situazioni non obbligatorie ovviamente, non di fronte ad
accertamento irripetibile (di questo non ne voglio neanche parlare,
è ovviamente doveroso) ma quando viene mandato un avviso di
garanzia ai medici che hanno avuto la sola colpa di vedere il paziente
per 5 minuti o peggio essere solo presenti in turno ? Altri problemi
sono costituiti dai media: “90 morti per errore medico”
titolano, offendendo anche l’intelligenza di chi legge. Poi
c’e’ il problema dei colleghi che fanno i consulenti:
parliamo sia di consulenti del PM che di consulenti di parte attrice,
che sono due aspetti del problema differenti.
II parte
I politici ripetono una frase che condivido: “chi presenta un
problema ma non offre la soluzione, fa parte del problema”,
l’AMAMI tenta di offrire soluzioni.
L’AMAMI, associazione no-profit, nasce nel 2002 con una mission
unica: contrastare le accuse infondate di malpractice per restituire la
serenità necessaria sia al medico che al cittadino.
Abbiamo messo in atto numerosi strumenti:
1) Divulgare la problematica dell’accusa ingiusta.
Ci siamo riusciti perché – devo dire la verità
– i giornalisti non sono sempre cattivi con noi. Una volta
offertagli la notizia, anche dell’accusa ingiusta del medico, la
pubblicano. Sono infatti decine e decine gli articoli che hanno parlato
dell’AMAMI e di quanto abbiamo fatto. E così anche radio e
televisione ci hanno dato spazio, da Rai1 a RAI3, dalla La 7 a numerosi
emittenti televisive regionali ecc.
2)I rapporti di partnership con le Società Scientifiche, con i
Sindacati, con gli Ordini dei Medici. I rapporti di collaborazione con
i rappresentanti della cittadinanza: io oggi sono qui anche a portare
il saluto di Stefano Inglese, che non ha potuto venire e mi ha chiamato
perche’ portassi il suo saluto. Questo per dirvi che
l’AMAMI, all’inizio sembrava ad alcuni una bandiera contro
i pazienti (così era stata ahimé rappresentata dai media)
ma non era assolutamente questo quello che volevamo !
Abbiamo scoperto col Tribunale del Malato che siamo dalla stessa parte:
anche loro si sono resi conto che l’ingiusta accusa determina dei
danni sia al medico che al cittadino. Con l’ OTE -Osservatorio
della Terza Età abbiamo magnifici rapporti e addirittura il loro
giornale, Tuoquotidiano.it, , ha offerto l’abbonamento gratuito a
tutti i nostri associati e periodicamente riporta le notizie
dell’Associazione.
3) Abbiamo creato un pronto soccorso legale gratuito per tutti gli
associati. Significa che siccome il medico, come dice il mio amico
magistrato: “non è un delinquente abituale ma un
delinquente occasionale”, non ha sempre l’avvocato pronto.
Così l’AMAMI offre un soccorso legale gratuito,
cioè via telefonica, via e-mail immediatamente dà un
primo parere tecnico dell’accaduto. Al solo fine di indirizzare
correttamente i primi passi del medico. Poi l’AMAMI si ritira,
perché in quella fase l’AMAMI non sa se il medico è
stato accusato giustamente o ingiustamente e non si occupa
evidentemente di contenzioso: è un problema che si vedrà
il medico con il suo avvocato.
4) Abbiamo costituito la Conferenza Permanente di Specialità.
E’ noto che prima dei magistrati, che sono degli ottimi tecnici,
veniamo giudicati dai nostri colleghi. Il problema è questo.
Perché il magistrato non può entrare nella vicenda
tecnica, non può sapere se ad esempio quella lussazione di
spalla andava operata con una o due ancorette, e se andavano messe
“a ore 12 o a ore 10”. Allora si affida, giustamente, ad un
consulente che ritiene di buon livello. Ma ormai la medicina è
cambiata, non c’è più il consulente buono per tutte
le stagioni, fatto salvo il medico legale che continua ad abitare a
Palazzo di Giustizia, quel lo può andar bene lo stesso. Ma
il collega che si occupa di spalla è diverso dal collega che si
occupa di piede, e quello che si occupa di mano non capisce nulla di
colonna. Quindi una volta che ho trovato un magistrato e mi ha detto:
“…ma io ho i miei consulenti specialisti…”
beh, mi ha dato gioco facile perché gli ho chiesto:
“….mi deve dire chi è il Suo neuroanestesista, chi
dei suoi consulenti ortopedici si occupa di protesica
mininvasiva…”.
Lui ovviamente non sapeva di che cosa si trattasse e dissi: “
Guardi che neppure il Suo consulente lo sa.” L’operato di
un chirurgo non può essere giudicato da chi l’ha letto sui
libri. Quindi è stata creata la Conferenza Permanente di
Specialità che ha riunito tutti i presidenti delle
Società Scientifiche Italiane che hanno voluto farne parte per
offrire – a richiesta Magistrato – i consulenti, in ogni
parte di Italia, di esperienza pari o superiore del medico convenuto in
giudizio, da affiancare al medico legale per il corretto inquadramento
di ogni singolo caso. Fino ad ora è si attiva in 12-24 ore
e immediatamente, il Presidente della Società Italiana coinvolta
comunica chi è lo specialista ideale, per livello di esperienza
comprovata, da coinvolgere. Quindi rifuggiamo dalla logica degli
“elenchi di amici” pre-costituiti.
5) L’ultima cosa che abbiamo fatto è stata un
attività di deterrenza. Affiancare legalmente, gratuitamente, il
collega associato,assolto da ogni accusa infondata per il ristoro dei
danni che ha patiti dall’accusa scellerata. Inizialmente i medici
legali hanno avuto paura di questo e ci hanno fatto la guerra,
fraintendendo quanto ci eravamo proposti. Poi ci siamo incontrati con
il SISMLA (sindacato dei medici legalia) e i medici legali, così
come il Tribunale del malato, ci hanno dato ragione. Ci muoviamo solo
quando il medico è stato assolto da ogni tipo di accusa, quando
ha subito un danno e quando è partito tutto da un’accusa
priva di fondamento scientifico. Questo è un punto fondamentale.
Proposte ulteriori: Fondo vittime alea terapeutica, per risarcire le
vittime di quella che sono le complicanze incomprimibili e
inprevenibili insite nelle cure. Complicanze che spesso devono essere
risarcite, ma non dal medico. Se un paziente a 4 mesi
dall’impianto di protesi d’anca manifesta
un’infezione, qualcuno deve pagare, non il medico, non deve avere
l’avviso di garanzia per questo, non è giusto. Ma un fondo
che si debba costituire sul modello di quello per le vittime della
strada.
Altra proposta, già presentata e sposata dalla Regione Sicilia
è creare un osservatorio su base regionale e nazionale non solo
degli eventi indesiderati ma anche del contenzioso, che abbia obbligo
di comunicazione per tre soggetti: le assicurazioni, i medici le
Strutture sanitarie. Solo così potremo triangolare i dati. il
vantaggio e’ semplice, 1) imparare dagli errori, come ci avete
insegnato, perché allora veramente avrò i numeri; 2)
evitare che i giornali scrivano: 90 morti al giorno per errore,
perché gli diremo: “…non è vero, stai
dicendo una bugia !” 3) le assicurazioni la smetteranno di dire
che hanno un rapporto uno a tre tra premi incassati e sinistri.
Verranno alla luce i sinistri riservati (cioè non spesi, ma
messi da parte) e quelli pagati realmente.
Concludendo vi dico che abbiamo oggi 30500 associati, tra cui gli
ortopedici, tutta la CIMO, il sindacato e la società scientifica
dei Radiologi, la società di Chirurgia Plastica ed Ricostruttiva
estetica, la Società di Chirurgia Vascolare e di Ginecologia.
Presenza massiccia sui media e con quello di oggi abbiamo preso parte a
57 eventi scientifici . Deterrenza in numerosi casi di richieste
infondate che hanno desistito: abbiamo dei colleghi che sono stati
raggiunti da una richiesta di risarcimento completamente folle, ci
hanno telefonato e abbiamo consigliato di scrivere una lettera
all’avvocato per fare presente al suo assistito che essendo il
medico, associato all’AMAMI, l’Associazione non avrebbe
esitato - qualora il collega fosse stato affrancato da ogni tipo di
accusa infondata - ad affiancarlo per il ristoro dei danni subiti,
contro il suo consulente ed eventualmente contro il paziente. Ebbene,
vi posso dire che a memoria d’uomo 14-15 casi sono spariti tutti.
Due gol politici: nel dicembre 2004 il governo si è impegnato a
prevedere l’emanazione di normative per la collegialità
dei periti, e il 6 ottobre (la trovate
allegata
al libro degli atti) è stata fatta un’interrogazione
parlamentare per denunciare la problematica assicurativa al Ministro
della Salute e delle Attività produttive per sapere cosa
intendano fare per calmierare il Mercato.
Vi lascio con l’invito a venire al III° Congresso nazionale AMAMI
di Padova il 24 febbraio 2006, in cui ci metteremo intorno ad un tavolo
con i magistrati, i politici, i giornalisti, con le società
scientifiche e con gli assicuratori per riscrivere, come recita il
titolo dell’evento,”Le regole del gioco”.
last
update:
2006/09/01 |
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