Fondazione Arturo Pinna Pintor SIQuAS VRQ
Dalla qualità percepita alla percezione dell'errore medico - Metodologia integrata per l'individuazione dell'errore medico
Sabato 15 Ottobre 2005
Aula Fondazione Arturo Pinna Pintor
Via Vespucci 61 – Torino

Tavola Rotonda

La pubblicizzazione dell'errore medico e l'aumento del contenzioso influenzano la qualità delle cure?

Intervento del Dott. Maurizio Maggiorotti 

Presidente Associazione Medici Accusati  di Malpractice Ingiustamente (AMAMI)


I parte
….. Da quanto ascoltato fin ora viene fuori  che si fanno spesso degli errori concettuali. Bisogna capire che differenza c’è tra errore medico e conflittualità paziente/medico. Troppo spesso si crede che questi termini siano sinonimi. E’ da qui che poi traggono spunto i giornali quando titolano: “90 morti al giorno per errore medico”. Questo è un dato che continua a risuonare nelle mie orecchie da tempo. Secondo me bisogna fare chiarezza su di un concetto errato : “errore = conflittualità = denuncia” . Tempo fa, durante un congresso ortopedico chiesi ai colleghi in sala: “…chi dei presenti non è mai stato raggiunto da un avviso di garanzia o da richiesta di risarcimento - facendo attività chirurgica - alzi la mano”. Avrei voluto fotografare quella sala e darla alla Magistratura, perché c’erano solo 4 colleghi che  hanno alzato la mano. Una intera sala di chirurghi ortopedici era stata raggiunta da avviso di garanzia o richiesta di risarcimento ! Allora il dubbio viene spontaneo: o siamo  dei banditi col camice bianco addosso, oppure si è rotto qualche meccanismo.
Noi distinguiamo una conflittualità prevalentemente onesta da una prevalentemente disonesta. La prima è data dagli errori che realmente esistono in ambito sanitario. Non è compito mio oggi parlare di questo aspetto, alcuni errori dipendono dalla Struttura, altri dal medico, alcuni dalla “catena di montaggio”, altri possono dipendere dalla aziendalizzazione della sanità e dal fatto che l’USL sia diventata ASL ? Quanto contenzioso dipende dal fatto che il paziente è diventato cliente? Poi una piccola parte dipende da noi, dall’eccesso di aspettative che possiamo ingenerare nel paziente. Se creo troppe aspettative, sicuramente avrò un risultato differente dall’attesa.
Non parliamo più della conflittualità prevalentemente onesta, parliamo della conflittualità prevalentemente disonesta, quella che arreca un danno al medico, un danno patrimoniale ed extrapatrimoniale (un danno biologico, morale ed esistenziale). E’ quella che genera sempre una medicina difensiva, non solo a volte. Ho notato che anche su questo non ci capiamo sulle parole. Che cos’è la medicina difensiva? La medicina difensiva è operare quelle scelte dettate da cautela giudiziaria e non da effettivo convincimento terapeutico. State tranquilli che i medici che sono stati citati in giudizio, metteranno in atto un miliardo di attenzioni verso il magistrato molto prima che verso il paziente. O ci nascondiamo dietro un dito, o altrimenti diciamo le cose come stanno.
Abbiamo numerose altre problematiche: ad esempio quella assicurativa. Voi sapete che il sinistro in ambito automobilistico è quando due macchine si urtano. In ambito medico il sinistro è dato dalla richiesta di risarcimento ! Voi lo sapete che quando arriva un avviso di garanzia la compagnia disdice il medico ?
Con quello di oggi sono giunto  al 58° evento in cui sono stato relatore in tre anni, sempre seduto a fianco di magistrati assolutamente illuminati, purtroppo a volte non informati. In uno dei miei congressi, non ricordo più in quale città italiana dissi ad un pubblico ministero: “Dottore, Lei si rende conto che quando viene inviato un avviso di garanzia, a chi lo riceverà costerà circa 50.000 euro ?  Perché la Compagnia di Assicurazione lo disdetterà, anche se poi verrà archiviata la pratica. Adesso, perché io per tutta la vita dovrò pagare 2-3-4-5.000 euro di più, solo perché ho avuto un avviso di garanzia. E chi me li ripaga? Chi mi pagherà le spese legali ?” Il magistrato mi ha confessato di non avere mai avuto una simile notizia.
Si è visto un caso in Campania dove per un paziente deceduto sono stati mandati 94 avvisi di garanzia ! Signori, ci sono 93 persone che verranno disdette dalla compagnia e non avranno nessuna colpa se non forse essere fisicamente presenti nell’ospedale in cui si è verificato l’evento.
Nelle situazioni non obbligatorie ovviamente, non di fronte ad accertamento irripetibile (di questo non ne voglio neanche parlare, è ovviamente doveroso) ma quando viene mandato un avviso di garanzia ai medici che hanno avuto la sola colpa di vedere il paziente per 5 minuti o peggio essere solo presenti in turno ? Altri problemi sono costituiti dai media: “90 morti per errore medico” titolano, offendendo anche l’intelligenza di chi legge. Poi c’e’ il problema dei colleghi che fanno i consulenti: parliamo sia di consulenti del PM che di consulenti di parte attrice, che sono due aspetti del problema differenti.
II parte
I politici ripetono una frase che condivido: “chi presenta un problema ma non offre la soluzione, fa parte del problema”, l’AMAMI tenta di offrire soluzioni.
L’AMAMI, associazione no-profit, nasce nel 2002 con una mission unica: contrastare le accuse infondate di malpractice per restituire la serenità necessaria sia al medico che al cittadino.
Abbiamo messo in atto numerosi strumenti:
 1) Divulgare la problematica dell’accusa ingiusta.
Ci siamo riusciti perché – devo dire la verità – i giornalisti non sono sempre cattivi con noi. Una volta offertagli la notizia, anche dell’accusa ingiusta del medico, la pubblicano. Sono infatti decine e decine gli articoli che hanno parlato dell’AMAMI e di quanto abbiamo fatto. E così anche radio e televisione ci hanno dato spazio, da Rai1 a RAI3, dalla La 7 a numerosi emittenti televisive regionali ecc.
2)I rapporti di partnership con le Società Scientifiche, con i Sindacati, con gli Ordini dei Medici. I rapporti di collaborazione con i rappresentanti della cittadinanza: io oggi sono qui anche a portare il saluto di Stefano Inglese, che non ha potuto venire e mi ha chiamato perche’ portassi il suo saluto. Questo per dirvi che l’AMAMI, all’inizio sembrava ad alcuni una bandiera contro i pazienti (così era stata ahimé rappresentata dai media) ma non era assolutamente questo quello che volevamo !
Abbiamo scoperto col Tribunale del Malato che siamo dalla stessa parte: anche loro si sono resi conto che l’ingiusta accusa determina dei danni sia al medico che al cittadino. Con l’ OTE -Osservatorio della Terza Età abbiamo magnifici rapporti e addirittura il loro giornale, Tuoquotidiano.it, , ha offerto l’abbonamento gratuito a tutti i nostri associati e periodicamente riporta le notizie dell’Associazione.
3) Abbiamo creato un pronto soccorso legale gratuito per tutti gli associati. Significa che siccome il medico, come dice il mio amico magistrato: “non è un delinquente abituale ma un delinquente occasionale”, non ha sempre l’avvocato pronto. Così l’AMAMI offre un soccorso legale gratuito, cioè via telefonica, via e-mail immediatamente dà un primo parere tecnico dell’accaduto. Al solo fine di indirizzare correttamente i primi passi del medico. Poi l’AMAMI si ritira, perché in quella fase l’AMAMI non sa se il medico è stato accusato giustamente o ingiustamente e non si occupa evidentemente di contenzioso: è un problema che si vedrà il medico con il suo avvocato.
4) Abbiamo costituito la Conferenza Permanente di Specialità.
E’ noto che prima dei magistrati, che sono degli ottimi tecnici, veniamo giudicati dai nostri colleghi. Il problema è questo. Perché il magistrato non può entrare nella vicenda tecnica, non può sapere se ad esempio quella lussazione di spalla andava operata con una o due ancorette, e se andavano messe “a ore 12 o a ore 10”. Allora si affida, giustamente, ad un consulente che ritiene di buon livello. Ma ormai la medicina è cambiata, non c’è più il consulente buono per tutte le stagioni, fatto salvo il medico legale che continua ad abitare a Palazzo di Giustizia, quel  lo può andar bene lo stesso. Ma il collega che si occupa di spalla è diverso dal collega che si occupa di piede, e quello che si occupa di mano non capisce nulla di colonna. Quindi una volta che ho trovato un magistrato e mi ha detto: “…ma io ho i miei consulenti specialisti…” beh, mi ha dato gioco facile perché gli ho chiesto: “….mi deve dire chi è il Suo neuroanestesista, chi dei suoi consulenti ortopedici si occupa di protesica mininvasiva…”.
Lui ovviamente non sapeva di che cosa si trattasse e dissi: “ Guardi che neppure il Suo consulente lo sa.” L’operato di un chirurgo non può essere giudicato da chi l’ha letto sui libri. Quindi è stata creata la Conferenza Permanente di Specialità che ha riunito tutti i presidenti delle Società Scientifiche Italiane che hanno voluto farne parte per offrire – a richiesta Magistrato – i consulenti, in ogni parte di Italia, di esperienza pari o superiore del medico convenuto in giudizio, da affiancare al medico legale per il corretto inquadramento di ogni singolo caso.  Fino ad ora è si attiva in 12-24 ore e immediatamente, il Presidente della Società Italiana coinvolta comunica chi è lo specialista ideale, per livello di esperienza comprovata, da coinvolgere. Quindi rifuggiamo dalla logica degli “elenchi di amici” pre-costituiti.
5) L’ultima cosa che abbiamo fatto è stata un attività di deterrenza. Affiancare legalmente, gratuitamente, il collega associato,assolto da ogni accusa infondata per il ristoro dei danni che ha patiti dall’accusa scellerata. Inizialmente i medici legali hanno avuto paura di questo e ci hanno fatto la guerra, fraintendendo quanto ci eravamo proposti. Poi ci siamo incontrati con il SISMLA (sindacato dei medici legalia) e i medici legali, così come il Tribunale del malato, ci hanno dato ragione. Ci muoviamo solo quando il medico è stato assolto da ogni tipo di accusa, quando ha subito un danno e quando è partito tutto da un’accusa priva di fondamento scientifico. Questo è un punto fondamentale.
Proposte ulteriori: Fondo vittime alea terapeutica, per risarcire le vittime di quella che sono le complicanze incomprimibili e inprevenibili insite nelle cure. Complicanze che spesso devono essere risarcite, ma non dal medico. Se un paziente a 4 mesi dall’impianto di protesi d’anca manifesta un’infezione, qualcuno deve pagare, non il medico, non deve avere l’avviso di garanzia per questo, non è giusto. Ma un fondo che si debba costituire sul modello di quello per le vittime della strada.
Altra proposta, già presentata e sposata dalla Regione Sicilia è creare un osservatorio su base regionale e nazionale non solo degli eventi indesiderati ma anche del contenzioso, che abbia obbligo di comunicazione per tre soggetti: le assicurazioni, i medici le Strutture sanitarie. Solo così potremo triangolare i dati. il vantaggio e’ semplice, 1) imparare dagli errori, come ci avete insegnato, perché allora veramente avrò i numeri; 2) evitare che i giornali scrivano: 90 morti al giorno per errore, perché gli diremo: “…non è vero, stai dicendo una bugia !” 3) le assicurazioni la smetteranno di dire che hanno un rapporto uno a tre tra premi incassati e sinistri. Verranno alla luce i sinistri riservati (cioè non spesi, ma messi da parte) e quelli pagati realmente.
Concludendo vi dico che abbiamo oggi 30500 associati, tra cui gli ortopedici, tutta la CIMO, il sindacato e la società scientifica dei Radiologi, la società di Chirurgia Plastica ed Ricostruttiva estetica, la Società di Chirurgia Vascolare e di Ginecologia. Presenza massiccia sui media e con quello di oggi abbiamo preso parte a 57 eventi scientifici . Deterrenza in numerosi casi di richieste infondate che hanno desistito: abbiamo dei colleghi che sono stati raggiunti da una richiesta di risarcimento completamente folle, ci hanno telefonato e abbiamo consigliato di scrivere una lettera all’avvocato per fare presente al suo assistito che essendo il medico, associato all’AMAMI, l’Associazione non avrebbe esitato - qualora il collega fosse stato affrancato da ogni tipo di accusa infondata - ad affiancarlo per il ristoro dei danni subiti, contro il suo consulente ed eventualmente contro il paziente. Ebbene, vi posso dire che a memoria d’uomo 14-15 casi sono spariti tutti.
Due gol politici: nel dicembre 2004 il governo si è impegnato a prevedere l’emanazione di normative per la collegialità dei periti, e il 6 ottobre (la trovate allegata al libro degli atti) è stata fatta un’interrogazione parlamentare per denunciare la problematica assicurativa al Ministro della Salute e delle Attività produttive per sapere cosa intendano fare per calmierare il Mercato.
Vi lascio con l’invito a venire al III° Congresso nazionale AMAMI di Padova il 24 febbraio 2006, in cui ci metteremo intorno ad un tavolo con i magistrati, i politici, i giornalisti, con le società scientifiche e con gli assicuratori per riscrivere, come recita il titolo dell’evento,”Le regole del gioco”.



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