Tavola Rotonda
La pubblicizzazione dell'errore medico e l'aumento del contenzioso influenzano la qualità delle cure?
Intervento del
Prof. Avv. Giovanni Comandé
Professore Straordinario di Diritto Privato Comparato
Parlare di un rischio di vivere in
Italia fenomeni di proporzioni e natura simili a quelli statunitensi in
tema di responsabilità sanitaria non è corretto per le
profonde differenze giuridiche, strutturali, economiche e sociali
fra i due paesi. Parafrasando il bel titolo di questa giornata (Dalla
qualità percepita alla percezione dell’errore medico),
potremmo dire “Dal contenzioso percepito al contenzioso
effettivo”, perché in realtà -salvo pochi dati- non
abbiamo informazioni precise, non tanto sul numero delle controversie
quanto su chi fa causa e perché, cioè non solo su quali
sono le aree più bersagliate ma per capire quali sono i fattori
che fanno scattare la richiesta di risarcimento.
Ciononostante tutti i professionisti della sanità percepiscono
una notevole crescita del contenzioso in sede penale e civile. Questa
percezione genera naturalmente delle reazioni comportamentali, che
però si riflettono sul sistema (maggiori costi e rischi per la
salute) piuttosto che generare medicina difensiva in senso tecnico o
astensionistica. Il grosso problema alla base della c.d. crisi italiana
del sistema assicurazione-responsabilità sanitaria è
questo: in Italia le Aziende Ospedaliere e i singoli medici non hanno
meccanismi per mettersi a nudo dal punto di vista dell’effettiva
propensione al rischio, né effettivamente il mondo assicurativo
ha gli strumenti adatti per misurare effettivamente la
probabilità di rischio cui gli assicurandi sono esposti; mancano
le basi di conoscenza del rischio in sanità prima ancora degli
strumenti per la sua gestione.
La responsabilità civile non è di per sé una
risposta ottimale e completa ai mali della sanità così
come non lo sono altre e più “recenti” risposte
volte (solo) a gestire il rischio in sanità se considerate in
isolamento. Innanzitutto bisogna ricostruire un tessuto connettivo fra
tutti gli attori che sono sulla scena, dal paziente al medico, alle
strutture ospedaliere, ai sistemi sanitari regionali al sistema
sanitario nazionale, che devono attrezzarsi per permettere una vera
misurazione del rischio.
Si può creare un sistema di “pacificazione” tra gli
attori e gli utenti della sanità e ciò passa attraverso
una serie di meccanismi, anche normativi, che riavvicinino il paziente
e il medico, perché molto spesso il paziente ricorre al
contenzioso perché non ha le informazioni corrette; non sa cosa
è successo. Questo percorso non necessita di un intervento
legislativo ma richiede di mettere attorno ad un tavolo istituzionale e
credibile tutti gli attori, con lo scopo di migliorare il livello della
salute del cittadino ed eliminare le scollature fra questi e chi lo
assiste.
Questa operazione può essere fatta a livello regionale
perché a questo livello si può riorganizzare il sistema
sanità su basi di condivisione e di riacquistata
legittimità di tutti gli attori.
last
update:
2005/12/01 |
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